L’ELETTRONICA È L’ARMA ASSOLUTA
 











Militarmente parlando, le armi nucleari hanno un limite politico di impiego e un inconveniente “tecnico”. Si possono usare solo in tempo di guerra dichiarata e le aree colpite restano inagibili per un periodo di tempo medio-lungo. Le armi elettroniche invece, possono essere usate anche in caso di “guerra fredda” e addirittura in periodi di pace e persino contro paesi amici; consentono l’anonimità ; rendono difficilmente spiegabile la necessità di “rivincite” e le proteste delle pubbliche opinioni del paese bersaglio ; sono utilizzabili comunque: dai satelliti ai sottomarini. L’elettronica privilegia i Paesi ad alto tasso di istruzione tecnologica ed a forte coesione nazionale, in quanto il personale non motivato non serve a nulla o – wikileaks insegna – può rivelarsi dannoso.
Paradossalmente, mentre il nucleare impedisce il conflitto perché scatenerebbe ” l’isterismo atomico” delle popolazioni coinvolte, l’elettronica lo favorisce ( lo stiamovedendo) perché è entrata in tutte le case, sotto il nome di Internet, che era applicazione militare segreta fino quasi alla caduta del muro di Berlino, e ha sulla coscienza i morti di Libia, Tunisia, Egitto, Siria, Serbia, Ucraina. Per capire le potenzialità applicative in campo strategico, servono alcuni esempi e un minimo di storia a Volo d’uccello. intanto un pò di anagrafe: l’elettronica è figlia della elettricità e del telegrafo. Ha raggiunto la maggiore età solo col telegrafo senza fili. In guerra aveva fatto le sue prove anche da adolescente: tagliare i fili del telegrafo, impediva ai nemici di comunicare e si ci si appostava a uno dei capi tagliati. Si poteva, senza troppo rischio, fare prigioniero il soldato che percorreva la linea alla ricerca della interruzione. Era un buon bottino per l’intelligence, perché veniva da un comando, dove si è meglio informati, ed era più un tecnico che un militare portato al sacrificio. Durante la guerra di Crimea ( 1852) gli inglesi posero uncavo telegrafico tra Balaclava e i dintorni di Varna , odierna Bulgaria, che permise il collegamento con Londra nel giro di minuti, rispetto alle 40 ore prima necessarie. Fu il primo caso in cui gli inglesi fornirono la tecnologia e noi la carne da cannone (in realtà la maggior parte dei nostri bersaglieri morì di colera e sono in un cimitero a parte…).
Il taglio dei fili telegrafici era talmente fastidioso che gli inglesi , durante la guerra Boera,( 1901) in risposta a questi gesti, incendiavano le fattorie dei coloni. La prima battaglia vinta dall’elettronica fu quella di Tsushima che inaugurò – militarmente parlando – il passaggio dall’era del telegrafo a quella della radio. Il traffico tra le navi russe, rivelò ai giapponesi verso quale canale dello stretto di Corea, (il canale orientale) si dirigeva la flotta russa comandata dall’ammiraglio Rozhestvenskij (che inventò in quella occasione la tattica del silenzio radio,poi diffusasi universalmente) e ne consentì la sorpresa e ladistruzione (1905). La prima guerra mondiale, apportò molti perfezionamenti tecnici, ma nessuna importante innovazione strategica, consacrando però i duellanti principali: Germania e Inghilterra. Verso la fine degli anni trenta, entrò in scena il radar, e l’elettronica entrò nella maturità. Interessante il fatto che sia gli inglesi che i tedeschi giunsero alla scoperta indipendentemente e non condivisero questa tecnologia con i rispettivi alleati. Gli inglesi erano così convinti di essere gli unici detentori del segreto, che impiegarono due anni e molte perdite ad accettare il fatto che anche i tedeschi erano arrivati al radar, attribuendo a colpi della contraerea notturna tedesca (FLACK) le ingenti perdite causate ai propri bombardieri invece dalla caccia tedesca radioguidata. L’ultima fase della seconda guerra mondiale e la prima fase della guerra fredda furono caratterizzate dal cambio dei duellanti – che divennero USA e Russia – e dallo sviluppo della radioguida in tutte le sueforme, fino ad ottenere la possibilità di spedire aerei bomba senza pilota prima su rotte prestabilite, poi su rotte addirittura modificabili, ma la crescente potenza distruttiva delle armi nucleari fece si che si effettuassero massicci investimenti sui sistemi di monitoraggio e difesa, dando così un ruolo preminente alla elettronica che poté essere usata anche indipendentemente, assumendo un più strategico ruolo di intelligence (early warning). Sono gli anni che all’elettronica si aggiunge il computer che nel frattempo ha raggiunto livelli di velocità di calcolo e miniaturizzazione fantascientifici. Questa fase segnò l’inizio della “segretazione” dei progressi dell’elettronica e del vuoto informativo della pubblica opinione mondiale, che ancora permane, sul tema.
A questa ignoranza contribuì potentemente l’Unione Sovietica, con la sua campagna di disinformazione sullo SDI, meglio noto in Italia come scudo stellare, bollato come la trovata pubblicitaria di “un attore di film disecondo ordine” (Reagan). Dalla sorveglianza dei missili nemici a ottomila Km di distanza, era nata l’idea di colpirli al decollo facendo esplodere testate difensive con effetti unidirezionali (come le esplosioni a carica cava realizzate con esplosivi tradizionali). Per colpire, bisognava avere energia diretta (raggi X o laser) su un punto e farla partire dallo spazio alla velocità della luce: potevano farlo solo con onde elettromagnetiche, che, grazie alla particolare conformazione della testata “difensiva” ed una serie di “specchi” avrebbero indirizzato l’energia verso un punto preciso sulla terra o sott’acqua. L’ipotesi, non ancora messa a punto ma oggetto di enormi investimenti, fu di tale impatto da indurre l’Unione Sovietica alla resa, a creare un sistema politico a maggiore e crescente tasso di consenso popolare ed a riconoscere e smantellare l’ obsoleto l’arsenale nucleare che aveva assorbito buona parte di mezzo secolo di PIL russo. La spesa ebbe un effetto dirompente sulbilancio degli USA che ancora si avverte e che spinse a commercializzare alcune scoperte rimaste segrete per anni. Eliminata l’opzione direttamente militare per forfait dell’avversario, si è passati ad un utilizzo geopolitico dell’elettronica con la pubblicizzazione di Internet, diventato uno strumento di intelligence globale (pensate che il generale de Lorenzo fu dimissionato per aver schedato 136.000 cittadini italiani su pochi elementi, mentre con Facebook si sono autoschedati a milioni e con molti più dettagli…).
Una seconda applicazione geopolitica, l’abbiamo vista all’opera con le varie rivoluzioni arancioni in Ucraina, in Serbia, in Egitto, in Siria: i social network. Grazie ad un sapiente utilizzo del sistema moltiplicatore degli inviti ad iscriversi, che tutti conosciamo, alla citazione di numerosissimi nomi come referenza, agli inviti ripetuti a manifestazioni a nome di amici più o meno noti, alla sottoscrizione di appelli che risultano firmati da milioni di persone, sicrea una impressione di consenso popolare, si incoraggiano i pavidi e i dubbiosi, si diffondono informazioni atte a pilotare migliaia di persone verso luoghi di manifestazione del pensiero democratico, dove poche decine di attivisti sperimentati riescono a far esplodere manifestazioni in forme anche violente, come è avvenuto in Egitto con alcune giornaliste europee e USA violentate da questi “scugnizzi” guidati da borsisti-militanti con in tasca anche un passaporto USA che in quei paesi equivale ad un lasciapassare diplomatico. Il caso del candidato alla presidenza, ElBaradei, in Egitto, ha dimostrato che i seguaci virtuali non sono poi massa democratica reale. Abbiamo letto tutti dell’attacco virtuale israeliano (o partito da Israele) che ha creato miliardi di danni all’Iran scompaginando il suo programma nucleare a rischio anche di provocare una catastrofe.
Gli USA lamentano vari attacchi informatici provenienti dalla Cina… Wikileaks è figlia di nessuno, ma è una realtà accadutasotto i nostri occhi. L’applicazione dell’elettronica al sistema finanziario mondiale ha consentito di lanciare una campagna nei confronti dell’euro in maniera da fargli perdere oltre tredici centesimi sul dollaro USA (con la condiscendenza tedesca che vede migliorare le sue esportazioni che iniziavano a languire) per salvare il ruolo della valuta USA come mezzo di pagamento nelle transazioni internazionali che rischiava di essere detronizzato e provocare un collasso globale. Come hanno messo in ginocchio l’euro e l’Italia? Con un sistema software finanziariamente ingegnoso, chiamato IOC (immediate or cancel order) che chiede a chi lo riceve – milioni di investitori nel mondo segnati nel database delle cinque istituzioni finanziarie globali – di acquistare (mettiamo dei BPT italiani) o di cancellare immediatamente l’ordine fatto. Pochi secondi per decidere. La maggior parte, ovviamente, preme il tasto “cancella”, il sistema registra così milioni di rifiuti che indeboliscono il nostroBTP e i contemporanea cancella la traccia che dimostra l’imbroglietto.
Uno sciame di IOC su un titolo modifica il suo apprezzamento e il “parco buoi” segue. L’operazione sfugge alla Consob, posto che stia attenta. E non serve alcun capitale iniziale. Se volete saperne di più ecco wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/high_frequency_trading. Accanto a queste istituzioni paludate che – per colpire – accolgono i bersagli indicati da prestigiose lobbies, esistono una serie di hackers – alcuni autentici Robin Hood, altri briganti di passo – che possono operare solo grazie a protezioni statali interessate ad avere a disposizione entità capaci di colpire e sparire, come esistevano - negli anni settanta – bande terroristiche a disposizione per atti di cui non sarebbe stato opportuno riconoscere la paternità. L’inconveniente più grave provocato dalla elettronica, specie militare, è il suo distaccoda qualsiasi forma etica (la convenzione di Ginevra non prevede nulla del genere), la impossibilità di distinguere tra guerra e pace e la possibilità di far fallire una banca con dieci milioni di clienti nel giro di una notte. Il vantaggio più prossimo è in campo medico: si può ricostruire il mio corpo in ogni dettaglio e “provare” una delicata operazione di trapianto prevedendo il risultato con esattezza matematica, o trovate le particelle che vanno a velocità superiore a quella della luce, cercare di precedere il tempo, prevedendo il futuro. Antonio de Martini,www.corrieredellacollera.it

 









   
 



 
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