La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato, nella riunione del 13 giugno, un documento sulle strutture residenziali psichiatriche, con approfondimenti su aspetti come le indicazioni sull’assetto organizzativo, il Piano di trattamento individuale e il Progetto terapeutico riabilitativo personalizzato, tipologia delle Strutture Residenziali Psichiatriche, indicazioni per l’accreditamento delle residenze psichiatriche, monitoraggio e verifiche. Il documento (attuativo del Piano nazionale di azioni per la salute mentale) e stato poi trasmesso dal Presidente della Conferenza delle Regioni al Ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio, al fine di attivare una fase istruttoria che possa portare ad un accordo in Conferenza Unificata. Il testo si propone di fornire indirizzi omogenei nell’intero territorio nazionale, mirati a promuovere, all’interno del sistema di offerta dei Dipartimenti di Salute Mentale, unaresidenzialita funzionale ai percorsi individualizzati e strutturata sia per intensita di trattamento (dal trattamento intensivo al sostegno socio riabilitativo), sia per programmi e tipologie di intervento correlati alla patologia ed alla complessita dei bisogni. Viene quindi adottata una metodologia incentrata sui percorsi di cura, che si fonda sulla necessita di lavorare per progetti di intervento, specifici e differenziati, sulla base della valutazione dei bisogni delle persone, mirando a rinnovare l’organizzazione dei servizi, le modalita di lavoro delle equipe, i programmi clinici offerti agli utenti. L’organizzazione del lavoro si fonda sui principi del governo clinico (governance clinicoassistenziale), in base ai quali le organizzazioni sanitarie devono impegnarsi per il miglioramento continuo della qualita dei servizi e per il raggiungimento di standard assistenziali elevati. Le strutture residenziali psichiatriche, nell’ambito delle direttive regionali e aziendali,operano sulla base di linee guida clinico-assistenziali, validate dalla comunita scientifica nazionale e internazionale. Ciascuna struttura adotta, inoltre, una propria Carta dei Servizi in cui definisce le proprie caratteristiche, le tipologie di offerta, la dotazione organica con le figure professionali e le specifiche competenze, le procedure di ammissione/trattamento/dimissione, le modalita di relazione con altre strutture, i piani di formazione e aggiornamento del personale. La tipologia delle strutture viene distinta sia per il livello di intervento terapeutico-riabilitativo, sia per il livello di intensita assistenziale offerto. Vengono quindi individuate tre tipologie di struttura residenziale: -Struttura residenziale psichiatrica per trattamenti terapeutico-riabilitativi a carattere intensivo (SRP1) -Struttura residenziale psichiatrica per trattamenti terapeutico-riabilitativi a carattere estensivo (SRP2) -Struttura residenziale psichiatrica per interventisocioriabilitativi, con differenti livelli di intensita assistenziale, articolata in tre sottotipologie, con personale sociosanitario presente nelle 24 ore, nelle 12 ore, per fasce orarie (SRP3) Sono queste le categorie cui le Regioni e le Province Autonome devono far riferimento nel caso in cui decidano di riconvertire Case di cura psichiatriche in strutture residenziali psichiatriche a differente livello di intensita di cura.
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