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Il governo vive di luce riflessa
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Se dal punto di vista meteorologico non ci possiamo proprio lamentare, dal punto di vista economico e politico la situazione è a dir poco drammatica. Si va avanti a tentoni nel buio più fitto, altro che luce in fondo al tunnel. Il Paese annaspa in un mare di disoccupazione e precarietà e in una moria di piccole e medie aziende che non lascia prevedere nessuna ripresa. E se a tutto ciò ci mettiamo anche la crisi dei partiti il puzzle è bello che completato. Ci siamo infilati in un tunnel senza uscita. E la colpa è di chi ci ha condotto nell’euro, barattando la nostra sovranità in cambio di pochi spiccioli. Ormai siamo come quei vecchietti affidati al badante. E senza la badante non sanno più muovere un passo. Nel nostro caso di badante ce n’è più di una: dalla Bce all’Ue per finire al Fmi. I vari Prodi, Ciampi e compagnia bella che ci hanno condotto in questo tunnel di povertà e di perdita di ogni dignità dovrebbero essere processati per manifestaincapacità. L’aver svenduto la nostra sovranità per una manciata di spiccioli è una vergogna nazionale. E l’impasse politico in cui si trovano gli attuali partiti sinistro-centro-destro è la dimostrazione di come quell’operazione dell’ingresso nella moneta unica tanto osannata sia stata nefasta per la nostra economia e per tutto il mondo del lavoro. In queste condizioni nessuno è in grado di fare o prendere provvedimenti. Vale per il centrodestra e vale per il centrosinistra. E varrebbe anche per i cosiddetti nuovi. Alludiamo al M5S. Almeno fino a quando non ci sarà davvero uno strappo attraverso l’uscita dall’euro e dal cappio di Maastricht. E poi tutto quello che accade nelle stanze di governo e non è la dimostrazione di quanto andiamo sostenendo da anni. In questi ultimi 20 anni c’è stato forse un governo del fare? Praticamente non si è fatto quasi nulla per non irritare i potentati internazionali. Tutto sommato neanche i respingimenti sono stati risparmiati dalle critiche. Peril resto poi ci hanno bacchettato e rimesso in riga quasi quotidianamente. La dimostrazione che il Paese si stia impoverendo sempre più è rappresentato dalla volontà di questi camerieri di vendere anche gli ultimi gioielli di famiglia Italia. Parliamo di Finmeccanica, Eni e Enel. E una volta svendute queste imprese strategiche per il Paese sarà buio fitto. Se ci fosse ancora Prodi al governo probabilmente l’operazione svendita sarebbe già avvenuta. Ma è questione di tempo. C’è poco da stare tranquilli. Con questi camerieri centrosinistri e centrodestri tutto è possibile. A meno che qualcuno non si desti da questo sonno eterno, restituendo sovranità e dignità all’Italia. Ma chi è in grado di fare questo? Dubitiamo che sia Letta o Berlusconi o Renzi. E ancor meno crediamo che lo possa fare Vendola. Quindi la situazione è di per sé drammatica. Drammatica proprio per l’assenza totale di sovranità. Questo vuol dire che i vari personaggi, anche se onesti, nulla possono fare. Non perniente come si muovono al di fuori del tracciato europeo vengono subito richiamati e minacciati dalla perenne spada di Damocle dello spread. Quindi ci viene proprio da piangere quando qualcuno prospetta soluzioni del tipo Bersani-Vendola-Grillo o altro. Non è questione di larghe intese o cappi per il Berlusca ma solo di moti d’orgoglio nazionale per tornare a dettare politiche per il bene comune. E purtroppo finché avremo la testa infilata nel cappio dell’euro sarà estremamente difficile riemergere da questa drammatica situazione. Non per niente la politica del fare non trova nessuna attuazione se non quella del bilancino eurocrate. Forse, ma non è ancora detto, una delle poche cose che ci verranno fatte passare sarà l’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Giustamente non per tutti. Intanto sul cammino del governo c’è sempre l’ostacolo delle vicende giudiziarie del Cavaliere. Ma tutto sommato non crediamo proprio che possano incidere più di tanto. Anche se venisse condannatodefinitivamente per la storia dei diritti Mediaset, difficilmente il governo cadrà. Berlusconi sembra ormai orientato a tenere in piedi la sacra alleanza, imposta e voluta dal Colle. A meno che non si desti dal torpore generale. Ma non crediamo che avvenga, anche perché da tempo ormai è assuefatto alle regole impartite da Bruxelles, da Francoforte e da Washington. Poi a proposito di voci di rimpasto del governo, la cosa ci interessa molto poco. Non si può pensare al cambiamento con un semplice rimpasto della farina. E se il mulino non produce farina italiana è estremamente improbabile che il miracolo si compia. carlo tata
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