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Il commercio clandestino di animali |
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In sciopero della fame contro il commercio illegale di animali. Frutta dai 40 ai 50 milioni l’anno il traffico clandestino di animali esotici e da compagnia. E’ per dire basta ai traffici clandestini di animali e per chiedere al governo di dichiarare illegale la vendita di animali esotici e da compagnia via internet, a rate e con il diritto di recessione che il presidente nazionale dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente (AIDAA) Lorenzo Croce da undici giorni sta effettuando lo sciopero della fame, e che in assenza di risposte da parte delle autorita’ nei prossimi giorni iniziera’ anche un parziale sciopero della sete. Il presidente AIDAA in questi undici giorni di sciopero della fame ha perso complessivamente 10 kg. Le sue condizioni di salute iniziano a risentire della drastica decisione di rifiutare il cibo (se non una piccola quantita’ in frutta necessaria per l’assunzione quotidiana di farmaci ai quali non e’ possibile rinunciare)anche se non sono ancora state considerate critiche dal medico curante Lanfranco Palvarini che in questi giorni segue da vicino il presidente. Se nei prossimi giorni dovesse affiancarsi lo sciopero parziale della sete le condizioni del presidente AIDAA potrebbero peggiorare. "Io sinceramente spero di non dover arrivare alla riduzione drastica di ingestione di liquidi da affiancare alla riduzione drastica di cibo che ho gia messo in atto- dice Lorenzo Croce- ma se sara’ necessario non esitero’ ad intraprendere anche questa strada per denunciare il traffico illegale di animali che in Italia frutta alla malavita circa 60 milioni di euro. Ma soprattutto voglio che si smetta di vendere animali a rate e con diritto di recesso, fenomeno questo che causa la morte di migliaia di cuccioli di cani e gatti ogni anno, Se sara’ necessario per farci ascoltare- conclude Croce-non esitero’ a smettere di bere, forse allora il mio silenzio sara’ la loro voce e saranno ascoltati". Fabio Sebastiani
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