"Stop alle esercitazioni militari" esulta il parco dell’alta Murgia
 











"Stop alle esercitazioni militari a fuoco nel Parco dell’Alta Murgia". Quella che per settimane è stata una speranza si è trasformata in una realtà ("una notizia emozionante"), secondo il presidente dell’ente Cesare Veronico, tramite Facebook. "Sono sospese quelle di settembre  -  si legge in un entusiastico post  -  e le prossime saranno discusse su proposta delle forze armate dalle istituzioni preposte, tra cui l’Ente Parco. È un risultato importante sul quale in pochi avrebbero scommesso". A lanciare l’appello per chiedere l’interruzione erano stati in tanti, dalla Provincia di Bari e Bat, alla Regione Puglia, passando per comitati ed associazioni ambientaliste, parlamentari pugliesi e amministratori dei Comuni dell’area interessata.
L’utilizzo delle servitù militari da parte dell’esercito, era il centro della denuncia, rischiava di alterare l’ecosistema, spaventando gli animali presenti e mettendo a repentaglio lavegetazione in crescita a causa dei rumori e i danni provocati dai proiettili e dai mezzi. Agli effetti negativi sullo sviluppo di flora e fauna si sono aggiunte anche ricadute negative sul turismo per la chiusura di alcuni percorsi per motivi di sicurezza. Veronico, di recente, aveva già osservato la "buona volontà delle autorità militari" nel concordare un calendario per l’uso dei poligoni presenti nel Parco, indicando però il 17 settembre, data prevista in origine come inizio dei nuovi test, come "un serio problema".
Dopo le numerose sollecitazioni è arrivato l’annuncio del presidente della commissione difesa del Senato, il pugliese Nicola Latorre: "Le esercitazioni a fuoco avevano creato disagi nell’area protetta  -  recita la sua nota  -  per questo si è deciso di sostituirle con esercitazioni non a fuoco. Il nuovo calendario sarà comunicato al Comitato Misto Paritetico della Regione Puglia" per "preservare l’area protetta del Parco Nazionale dell’AltaMurgia senza inficiare l’addestramento dei militari italiani impegnati nelle missioni internazionali". Per trovare un equilibrio tra la tutela del territorio e il necessario addestramento dei militari della Brigata Pinerolo in autunno e primavera riprenderanno presto i dialoghi. "Ora bisognerà estendere questo metodo a tutti i parchi italiani  -  chiosa Veronico - per arrivare all’obiettivo che ci eravamo preposti". Gianvito Rutigliano-repubblica









   
 



 
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