“L’IZS di Foggia fulcro della ricerca prima del suo arrivo. Si dimetta” LETTERA aperta del dottor Angelo Castelluccio, Medico Veterinario dell’Ordine dei Medici veterinari della provincia di Foggia al presidente Giuseppe Vallerio, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata di Foggia. Le valutazioni espresse nella missiva nascono dall’interrogazione “puntuale” del consigliere regionale Antonio De Caro “sullo stato dell’arte dello stesso istituto”. “Partendo dalla masseria a cui fa riferimento il presidente: probabilmente si tratta di un immobile di sua proprietà – dice Castelluccio – L’IZS di Foggia è stato il fulcro della ricerca e della scienza veterinaria, permettendo alle Regioni Puglia e Basilicata di essere all’avanguardia nella tutela del patrimonio zootecnico e di rappresentarne un punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi attività di profilassi e pianificazione degli interventi di salvaguardiadella sanità animale e della salute umana”. “Tutto questo, non me ne voglia il presidente , fino al suo arrivo”, dice Castelluccio. “L’IZS ha accolto professionisti e ricercatori eccelsi ed amministratori seri e motivati. Colleghi che sono stati gratificati e riconosciuti anche a livello accademico, come il professor Vezio Puccini (parassitologo di fama mondiale) o Tommaso Corsalini (docente di malattie infettive all’Ateneo di Bari), e grandi uomini di scienza come il professor Sobrero o il professor Battelli. Anche io – dice Castelluccio – insieme a generazioni intere di veterinari, mi sono formato alla corte della scienza veterinaria dell’Istituto Zooprofilttico di Foggia e al cospetto di veri maestri. Questo, non me voglia il presidente, fino al suo arrivo”. “Noi nelle masserie ci siamo andati, ma dopo avere imparato all’IZS ciò che serviva sapere per affrontare adeguatamente profilassi ed eradicazione di malattie storiche come il carbonchio ematico, l’afta epizootica etante altre di cui il presidente, probabilmente, non conosce neanche la denominazione. Ciascuna di queste patologie animali è stata affrontata sul campo, in quelle masserie dove personalmente ho trovato più dignità, decoro e rispetto per la professione veterinaria di quanto ne dimostra il presidente”. “A tutela del proprio onore, farebbe bene ad evitare paragoni bucolici. Avremmo apprezzato il suo lavoro all’IZS se l’avesse ricondotto ai fasti riconosciuti quando era “la masseria” che lei dice fosse. Invece, la debolezza e la miopia della politica, compresa quella espressa dal partito in cui milito, poteva permettere una situazione di questo genere. E’ questa politica che il presidente ed il consiglio di amministrazione non rinnovato da tempo immemore devono ringraziare per la poltrona su cui siedono immeritatamente”. “La invito, signor presidente, a compiere un solo atto utile: apporre la firma delle sue dimissioni sul libro che narra la storia del nostro nobile Istituto. Noiveterinari cercheremo di dimenticarLa prima possibile”, conclude il dottor Angelo Castelluccio.(...) Istituto Zooprofillatico Sperimentale Nazionale (St) – Nel Mezzogiorno d’Italia la prima Stazione Sperimentale per lo studio delle patologie e l’applicazione di strategie profilattiche delle malattie infettive del bestiame venne istituita a Napoli nel 1908 per volere del Reale Istituto di Incoraggiamento alle Scienze Naturali, su proposta del Prof. Salvatore Baldassare, di origini foggiane, illustre Direttore e Professore ordinario di Zootecnia presso la regia Scuola Superiore di Veterinaria. Risale a quel periodo la nascita della Sezione staccata di Foggia, “una scelta imposta dall’esigenza di avere nel territorio pugliese un presidio sanitario pienamente coinvolto nella lotta alla grave epidemia di vaiolo ovino esplosa in Puglia negli anni successivi alla prima guerra mondiale”. Infatti si deve a questa grave emergenza sanitaria che la Direzione Generale diSanità dei Ministero dell’Interno, dette parere favorevole all’Istituzione dei Laboratorio antischiavinico (il vaiolo ovino era noto come “schiavina”) di Foggia, come Sezione distaccata della Stazione Sperimentale di Napoli con il preciso scopo di studiare l’epidemia e preparare adatti presidi immunizzanti. Superata l’emergenza, la Stazione ha ampliato le proprie competenze divenendo via via un punto di riferimento diagnostico importante per tutta la regione. Fu per questo motivo che con il Regio Decreto 21/6/1928 n.1836 avvenne la trasformazione del laboratorio antischiavinico in stazione Sperimentale autonoma. Nel 1949 la gestione della Stazione venne affidata ad un Commissario governativo con l’incarico di trasformare l’Ente da struttura a carattere provinciale in un complesso interprovinciale e interregionale. Nel 1952 venivano inaugurate le Sezioni di Bari e Campobasso; nel 1953 quella di Matera e dopo quattro anni anche quella di Brindisi e Lecce. La Sezione di Potenza venneinaugurata nel 1963. Questa, inizialmente appartenente all’Istituto di Napoli, passava poi sotto la giurisdizione di Foggia. Il decreto Presidenziale 10 Febbraio 1956 n. 463 approvò il nuovo statuto dell’Ente modificandone la denominazione in Istituto Zooprofilattico Salvatore Baldassarre di Foggia. In tale occasione fu chiaramente definita la giurisdizione territoriale dell’Ente a tutta la Puglia, il Molise e la Basilicata. Nel 1970 viene emanata la legge n. 503 del 23 giugno 1970. In quella occasione l’Istituto viene ribattezzato in Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata con competenze sul territorio della Puglia e della Basilicata mentre le competenze sul Molise vennero trasferite allo Zooprofilattico di Teramo. Nel 1989 la Sezione diagnostica della Provincia di Bari è stata trasferita dal capoluogo a Putignano. LA RECENTE PROPOSTA DI LEGGE DI MARINO E MENNEA – “Garantire il corretto funzionamento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dellaPuglia e Basilicata attraverso un inquadramento giuridico e tecnico”. E’ l’obiettivo della proposta di legge presentata dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Ruggiero Mennea e Leonardo Marino. “In mancanza di un quadro regionale normativo di riferimento – spiegano i due consiglieri – l’Istituto è retto da un consiglio di amministrazione vecchio oramai di 12 anni ed ampiamente rimaneggiato da dimissioni mai reintegrate. Il disegno di legge regionale che abbiamo presentato è pertanto finalizzato, in attuazione del decreto legislativo 270/93, alla rimodulazione e al riordino dello strumento giuridico di governo dell’Istituto, individuandone le fonti, la natura e le funzioni, disciplinando i percorsi di affidamento delle responsabilità gestionali, economiche e scientifiche, oltre che di controllo amministrativo e tecnico”. “L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata – continuano Mennea e Marino – è un centro di riferimento per le attività diassistenza diagnostica, clinica, microbiologica, chimico-fisica ed epidemiologica al servizio delle aziende sanitarie locali, in materia di sanità ed epidemiologia veterinaria, igiene degli allevamenti e dei mangimi, nonché del controllo degli alimenti di origine animale. In virtù della sua alta professionalità, l’Istituto è sempre stato in prima linea nelle azioni di salvaguardia e tutela del patrimonio zootecnico di Puglia e Basilicata, fungendo da vero e proprio fulcro di tutte le campagne di bonifica sanitaria dalle malattie del bestiame e diventando, quindi, indispensabile strumento di assistenza scientifica per generazioni di allevatori”. “A ciò si aggiunge l’acquisizione di straordinaria valenza nel campo della ricerca ed innovazione scientifica, attraverso la produzione di strumenti terapeutici e di vaccini che hanno permesso sviluppo e modernità alla nostra zootecnia. Per questo – concludono i due consiglieri regionali del Partito Democratico – abbiamo presentato unostrumento normativo che, senza oneri finanziari a carico della Regione, ottimizzi l’assetto dell’Istituto Zooprofilattico, mettendolo nelle condizioni di sfruttare ancora di più le sue potenzialità”.(...) Istituto Zooprofilattico “Troppe irregolarità per un Istituto che si configura come ente pubblico erogatore di servizi tecnico scientifici a tecnologia avanzata e che, nell’ambito del servizio sanitario nazionale, deve garantire alle Regioni e ad altre aziende sanitarie locali il supporto tecnico scientifico necessario all’espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria. Stiamo parlando dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata dove, dalla relazione negativa di Onofrio Mongelli, dirigente del Servizio programmazione assistenza territoriale e prevenzione della Regione Puglia, sarebbe stato rilevato ‘un degrado funzionale’ dell’Istituto riconducibile principalmente alla mancata applicazione di parti salientidel Contratto nazionale del lavoro per il personale medico-sanitario ma anche una ‘sospetta illegittimità’ di incarichi di direzione amministrativa e tecnica affidati e criticità della gestione economico-finanziaria”. La questione viene sollevata dal consigliere Alfonso Ernesto Navazio con un’interrogazione al Presidente De Filippo dove viene dettagliatamente “messo in luce l’iter amministrativo oltre che il silenzio da parte della Regione Basilicata di fronte all’azione intrapresa dalla Regione Puglia sul commissariamento dell’Istituto. Nello specifico il dirigente del Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione della Regione Puglia con una nota del 18 marzo 2010, indirizzata all’assessore alle Politiche della Salute della medesima Regione, denunciava un ‘degrado funzionale’ dell’Istituto e, contestualmente, chiedeva all’assessore alle Politiche della Salute di valutare la possibilità di commissariamento dell’Istituto. Il competente Servizio ProgrammazioneAssistenza Ospedaliera e Specialistica della Regione Puglia chiedeva così l’attivazione di una visita ispettiva urgente da parte del Nucleo Ispettivo Regionale (NIR)”. “Dall’ indagine ispettiva – fa notare Navaio - emergeva, oltre ‘all’illegittimità della prorogatio" del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto dal 1990 e del relativo Presidente dal 1995, numerose irregolarità, disfunzioni e criticità in relazione alla nomina del Direttore generale dell’Istituto, agli atti di bilancio, alla stabilizzazione del personale, alla contrattazione integrativa. La Giunta regionale pugliese, con la DGR n.2648 del 30 novembre 2010, ha avviato così il procedimento per lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, che ha sede a Foggia. Una decisione che, a quanto pare, ha lasciato completamente indifferente la Regione Basilicata rimasta in evidente silenzio”. “Come può, si chiede Navazio, una struttura in prorogatio,continuare a spendere, nel 2011 circa 100mila euro di retribuzione per gli incarichi?Ovviamente politici. Solo per citarne qualcuno, oltre 23mila euro all’anno per il Presidente o i quasi 19mila euro per il Vicepresidente. La Regione Basilicata, dunque, preferisce non esprimersi rispetto all’azione intrapresa dalla Regione Puglia prima nel 2010 e sollecitata poi con una nota successiva nel marzo 2011 nei confronti di un Istituto che, sulla base degli esiti circa le valutazioni di performance messo in atto dal Ministero della Salute dove si registra una performance complessivamente buona, presenta una forte criticità per l’area della ricerca. Una delle componenti fondamenti per un istituto sperimentale”. Navazio si rivolge al Presidente De Filippo per conoscere “i motivi per i quali, la Regione Basilicata non si è espressa rispetto all’azione intrapresa dalla Regione Puglia, le valutazioni rispetto alla nota del dirigente dell’Ufficio Ispettivo della Regione che evidenziava oltreall’illegittimità della prorogatio del Consiglio di Amministrazione, numerose irregolarità, disfunzioni e che avrebbero compromesso il regolare funzionamento dell’IZSPB”. In ultimo Navazio chiede al Governatore di conoscere “le azioni che intende intraprendere alla luce della deliberazione della Giunta Regione Puglia che, per i gravi motivi espressi nella parte istruttoria della stessa, non può essere ignorata”.(...) Struttura complessa sede centrale di - Reparti Direzione Direttore Dott. Doriano Chiocco tel. 0881/786304 Amministrazione Segretario Amm.vo Dott. A.V. Miano tel. 0881/786305 Struttura Complessa di Chimica Responsabile Dott.D. Palermo tel. 0881/786309 Mangimi, metalli e radioattività: responsabile Dott. E. Chiaravalle tel. 0881/786353 Anabolizzanti e Pesticidi: responsabile Dott.ssa V. Nardelli tel. 0881/786353 Analisi bromatologiche, biotossine e farine animali: responsabile Dott.ssa A. Di Taranto tel.0881/786325 Residui farmaci, farmacovigilanza e tossicologia: responsabile Dott.ssa M. Muscarella tel. 0881/786353 Micotossine e metodi immunoenzimatici: responsabile Dott.ssa R. De Pace tel. 0881/786325 U.O. Batteriologia degli Alimenti Responsabile Dott.ssa E. Goffredo tel. 0881/786396 U.O. Diagnostica Generale Responsabile Dott. P. Troiano tel. 0881/786397 U.O. AQ Biblioteca e Formazione Responsabile Dott.ssa B. Consenti tel. 0881/786347 U.O. Virologia e Malattie Esotiche Responsabile Dott. N. Cavaliere tel. 0881/786308 U.O. Osservatorio Epidemiologico Responsabile Dott.ssa M.C. Nardella tel. 0881/786323 U.O. Stabulario Responsabile Dott.A. Petrella tel. 0881/786375 U.O. Servizio Sicurezza e Protezione Responsabile Dott. D. Palermo tel. 0881/786309 U.O. Sierologia Responsabile Dott. D. Scaltrito tel. 0881/786388 U.O. C.P.O. Responsabile Dott. A. Fasanella tel. 0881/786330 U.O. C.P.R.S. Responsabile Dott.ssa G. Lasalandra tel. 0881/786396 Istituto Zooprofilattico di Foggia, centro di eccellenza nel panorama sanitario nazionale - L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Foggia ha rappresentato per decenni e rappresenta ancora un centro di diagnosi e ricerca di eccellenza nel panorama sanitario nazionale. L’Istituto (noi veterinari lo chiamiamo così, per antonomasia ed affetto) è stato fucina di scienza e di scienziati, nonché scuola di formazione per centinaia di colleghi, me compreso. La nomina a commissario dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata di Ciro Mundi da parte della Regione Puglia sta incontrando, però, la resistenza ostinata del presidente destituito Scarano, argomentata con presupposte incompatibilità e deficit concertativi fra le due regioni interessate. La resistenza è così ostinata che lascerebbe intravedere la pressoché unica volontà di non abbandonare l’incarico e la poltrona. Forse il tempotrascorso (credo più di vent’anni) nel consiglio di amministrazione prima e alla presidenza dopo hanno profondamente coinvolto affettivamente il presidente Scarano, tanto da sentirsi legato indissolubilmente all’Istituto stesso. Io credo, invece, che una ventata di aria nuova sia necessaria per restituire slancio e autorevolezza al mitico IZS di Foggia,che nonostante un ventennio e oltre di amministrazione da parte del vecchio consiglio non è riuscito , a mio modesto parere, ad entrare in un ottica di modernità ed innovazione che invece ha sempre avuto, merito della direzione di personaggi storici e qualitativamente eccellenti come il prof. Battelli, il Prof. Puccini e tanti altri che per brevità non cito. Pertanto la scelta della Regione Puglia di commissariare l’Istituto, seppure tardiva, è ampiamente apprezzabile. Se a questo si aggiunge che la scelta del Commissario è caduta su Ciro Mundi, non può che essere ancor di più lungimirante ai fini del rilanciodell’Istituto stesso. Mundi ha le competenze capacità e l’esperienza amministrativa necessarie a tracciare ed attuare una visione strategica per lo sviluppo del “nostro” Istituto. Sono certo che il presidente Scarano e i preistorici consiglieri d’amministrazione sapranno guardare al bene dell’Istituto e non solo alle proprie personali aspirazioni. Angelo Castelluccio (...) Zooprofilattico di Foggia abbandonato a se stesso Il Consiglio di amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata non ha più i numeri. Il centro di eccellenza, 180 dipendenti e 7 sedi tra Puglia e Basilicata, punta di diamante per la ricerca sull’antrace e sulla radioattività, con le dimissioni del consigliere Augusto Calbi (di qualche giorno fa) non ha più un Cda di 7 componenti con i quali ha governato negli ultimi anni. E’ venuta meno la stretta maggioranza della metà più uno dei 12 consiglieri insediatisi nel lontano 1990, una pattuglia già dimezzata nel tempo dadecessi e dimissioni, che finora però aveva i numeri per amministrare.Il presidente dell’Izs, Felice Scarano, ha segnalato la situazione ai governatori di Puglia e Basilicata, sollecitando a Vendola la reintegra della quota parte pugliese del Cda, 4 consiglieri (su 6 spettanti alla Puglia), che consentirebbero all’organismo di ricomporsi. Non è, come si comprende, una pura questione numerica: «Ci sono settori determinanti di competenza del Cda - spiega Scarano - che rimangono paralizzati, come bilancio e organici. La giunta esecutiva ha i numeri ed opera, ma è il Cda che decide e delibera, ad esempio, in materia di formazione e di assunzioni di categorie protette, che sono due degli argomenti da affrontare a breve". L’emergenza-numeri emerse anche nel 2011, quando la morte di un altro consigliere già decimò la risicata maggioranza del Cda, una circostanza segnalata alle due regioni, anche allora, da Scarano. Non era la prima volta che l’Izs finiva sotto i riflettori per questioni,per così dire, amministrative. Un anno prima, nel 2010 (quando Scarano non era ancora presidente) la giunta regionale pugliese avviò lo scioglimento del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico per "degrado funzionale dell’Istituto riconducibile principalmente a mancata applicazione di parti salienti del Contratto collettivo nazionale del lavoro per il personale sia medico che sanitario, sospetta illegittimità incarichi di direzione amministrativa e tecnica affidati e criticità della gestione economico-finanziaria". Anna Langone-lagazzettadelmezzogiorno (...) zooprofilattico di foggia La nomina di Ciro Mundi alla guida dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata è una buona notizia per Foggia e la Capitanata, oltre ad essere il riconoscimento tangibile della sua professionalità medica e capacità di gestione di una struttura tanto prestigiosa quanto complessa. Finalmente il governo regionale valorizza le competenzeespresse dal mondo sanitario foggiano ed a loro affida il rilancio di una struttura di eccellenza del sistema nazionale della ricerca scientifica nel settore veterinario. L’assenza di una strategia di governo dell’Istituto ne ha più volte compromesso il ruolo e la funzione, oltre ad aver provocato notevoli problemi all’operatività del qualificato personale. L’auspicio è che la nomina di Ciro Mundi imprima una decisa e positiva svolta alla sua gestione, restituendo allo Zooprofilattico una capacità di agire all’altezza della sua funzione e del prestigio guadagnato negli oltre 20 anni di attività.(...) Zooprofilattico, Castelluccio : Istituto in decadenza ’Ho letto con attenzione - scrive Castelluccio - la nota di risposta del presidente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata, che ha sede nella nostra città, all’interrogazione puntuale del consigliere regionale Antonio De Caro sullo stato dell’arte dello stesso istituto e ritengoutile esprimere alcune valutazioni. Partendo dalla masseria a cui fa riferimento il presidente: probabilmente si tratta di un immobile di sua proprietà. L’IZS di Foggia è stato il fulcro della ricerca e della scienza veterinaria, permettendo alle Regioni Puglia e Basilicata di essere all’avanguardia nella tutela del patrimonio zootecnico e di rappresentarne un punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi attività di profilassi e pianificazione degli interventi di salvaguardia della sanità animale e della salute umana. Tutto questo, non me ne voglia il presidente ,fino al suo arrivo. L’IZS ha accolto professionisti e ricercatori eccelsi ed amministratori seri e motivati. Colleghi che sono stati gratificati e riconosciuti anche a livello accademico, come il professor Vezio Puccini (parassitologo di fama mondiale) o Tommaso Corsalini (docente di malattie infettive all’Ateneo di Bari), e grandi uomini di scienza come il professor Sobrero o il professor Battelli. Ancheio, insieme a generazioni intere di veterinari, mi sono formato alla corte della scienza veterinaria dell’Istituto Zooprofilttico di Foggia e al cospetto di veri maestri. Questo, non me voglia il presidente, fino al suo arrivo. Noi nelle masserie ci siamo andati, ma dopo avere imparato all’IZS ciò che serviva sapere per affrontare adeguatamente profilassi ed eradicazione di malattie storiche come il carbonchio ematico, l’afta epizootica e tante altre di cui il presidente, probabilmente, non conosce neanche la denominazione. Ciascuna di queste patologie animali è stata affrontata sul campo, in quelle masserie dove personalmente ho trovato più dignità, decoro e rispetto per la professione veterinaria di quanto ne dimostra il presidente. A tutela del proprio onore, farebbe bene ad evitare paragoni bucolici. Avremmo apprezzato il suo lavoro all’IZS se l’avesse ricondotto ai fasti riconosciuti quando era "la masseria" che lei dice fosse. Invece, la debolezza e la miopia dellapolitica, compresa quella espressa dal partito in cui milito, poteva permettere una situazione di questo genere. E’ questa politica che il presidente ed il consiglio di amministrazione non rinnovato da tempo immemore devono ringraziare per la poltrona su cui siedono immeritatamente. La invito, signor presidente, a compiere un solo atto utile: apporre la firma delle sue dimissioni sul libro che narra la storia del nostro nobile Istituto. Noi veterinari cercheremo di dimenticarLa prima possibile.
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