Rifiuti interrati tra ulivi e menhir sigilli alla maxidiscarica abusiva
Rifiuti pericolosi interrati in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici, a pochi metri dal menhir di Miggiano, in Salento. I carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) del capoluogo salentino hanno sequestrato un terreno agricolo esteso per circa quarantamila metri quadrati a Muro Leccese. All’interno del sito erano stati effettuati illegalmente due sbancamenti di terreno, il primo già ripianato con rifiuti provenienti da scarti edili, materiale plastico e lamiere metalliche. L’intervento dei militari dell’Arma ha invece impedito che anche il secondo sbancamento, solo parzialmente riempito con rifiuti, potesse essere ricoperto completamente. Nel corso del sopralluogo i carabinieri hanno trovato altri cumuli di rifiuti stoccati abusivamente, tra cui materiale tufaceo, residui di calcestruzzo e pezzi di manto stradale. Data la particolare morfologia del terreno, che presenta una profonda fossa solo parzialmente riempita da materiali dirisulta, e vista la presenza sul terreno di residui di rifiuti recentemente bruciati, i carabinieri non escludono che vi possano essere altri rifiuti interrati nel terreno, di cui non è ancora possibile conoscere l’eventuale pericolosità. Il fondo agricolo sottoposto a sequestro è circondato da uliveti e si trova nelle immediate vicinanze del menhir Miggiano, uno dei tanti segni delle civiltà preistoriche della zona. I carabinieri stanno esaminando la posizione di cinque persone legate al terreno sequestrato, i tre proprietari e le due che ne avevano la disponibilità. I reati contestati sono di attività di gestione illecita di rifiuti speciali, sbancamento non autorizzato di terreno in area sottoposta a vincolo paesaggistico e deturpamento di bellezze naturali -repubblica