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Otto tonnellate e mezzo di rifiuti sequestrati al porto di Bari
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Sottoprodotti di lavorazione dell’acciaio secondo la documentazione, ma in realtà rifiuti pericolosi. I finanzieri del Gruppo Bari hanno sequestrato questa mattina nel porto circa 8,5 tonnellate di cascami e avanzi di acciaio inox, provenienti dalla Grecia e destinati a una ditta di Lanciano. Il carico di rifiuti era all’interno di un autoarticolato appena sbarcato da una motonave, accompagnato da una documentazione che dopo i controlli si è rivelata non essere in regola. L’autista del mezzo e i responsabili legali delle ditte interessate al trasporto, sono stati denunciati per traffico internazionale di rifiuti. "Si tratta di un fenomeno che si sta ripetendo ciclicamente, e che per questo motivo è oggetto di particolare attenzione da parte della Finanza", ha affermato il tenente colonnello Massimiliano Tibollo del Comando provinciale di Bari. Il porto di Bari, oltre a essere destinazione d’arrivo, è spesso il punto di partenza per il trafficotransfrontaliero di rifiuti, diretto per lo più verso l’Albania. Francesco Loiacono,repubblica
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