Quasi 500 pareri per un valore complessivo di circa 3 miliardi e 300 milioni di euro in poco più di quattro anni di attività. Sono questi i numeri principali del Nucleo regionale di verifica contratti e appalti delle Aziende sanitarie e degli Enti pubblici del Servizio sanitario regionale istituito presso l’AresPuglia con la legge regionale n.4 del 25 febbraio2010. Il Nucleo di Verifica – informa una nota dell’ARES - svolge attività di sorveglianza preventiva della legittimità, della regolarità, dell’efficacia e della opportunità degli atti e delle procedure di gara per i contratti pubblici relativi ad acquisti di beni, servizi, tecnologie e dispositivi medici di importo pari o superiore alla soglia comunitaria (200mila euro) nonché, in caso di lavori, su gare di importo pari o superiore a 1milione di euro. Da agosto 2009 a ottobre 2013 il Nucleo di Verifica si è riunito con frequenza almeno mensile, ha espresso 480 pareri di cui 123senzacriticità, 293 senza criticità ma con prescrizioni finalizzate al raggiungimento delle migliori opportunità del mercato, 64 con criticità non emendabili che avrebbero prodotto una rilevante diseconomia per il sistema. Il Nucleo di Verifica esprime pareri vincolanti sugli aspetti procedurali delle gare in relazione a: - completezza e specificità del contenuto contrattuale; - adeguatezza e trasparenza della procedura contrattuale; - criteri di valutazione per l’aggiudicazione delle offerte; - opportunità dell’acquisizione dei beni e dei servizi anche in relazione alle procedure interne all’ente; - congruità della spesa preventiva (nel caso delle tecnologie medicali e dei servizi). Il Nucleo – conclude la nota - ha attivato un Gruppo Regionale di HTA (Health Technology Assessment) per la valutazione dell’appropriatezza clinica delle tecnologie e delle organizzazioni e per la redazione di specifiche linee guida, coinvolgendo tutti gli stakeholdersregionali(professionisti, fornitori, associazioni di pazienti). Lo stesso supporta tecnicamente le Asl e promuove processi di omogenizzazione e standardizzazione delle gare, favorendo le unioni d’acquisto e costituendo una preziosa banca dati sulle forniture. Tutti gli atti del Nucleo di Verifica Contratti e Appalti vengono pubblicati sul sito internet dell’AresPuglia.(...) Foggia sono stati scoperti sprechi e frodi per oltre 100milioni di euro, denunciando oltre 400 persone Nel 2013 in provincia di Foggia sono stati scoperti sprechi e frodi per oltre 100milioni di euro, denunciando oltre 400 persone. E’ il bilancio della Guardia di finanza nel contrasto alle illegalità nella spesa pubblica. In particolare i finanzieri hanno accertato danni erariali per oltre 88milioni di euro causati da 28 persone, tra funzionari pubblici e privati. ottomilioni il valore di beni mobili e immobili sequestrati dalle fiamme gialle. nell’ambito dei finanziamentinazionali e comunitari sono state denunciate 213 persone, sette quelle arrestate e circa 20 i milioni di euro illecitamente percepiti. Un milione di euro, l’ammontare della truffa al Servizio Sanitario Nazionale che ha portato alla denuncia di 15 presunti truffatori. Nel 2013 sono state 97 le persone denunciate, tra amministratori, funzionari ed impiegati pubblici infedeli, per reati contro la pubblica amministrazione, che hanno causato sia lo sviamento delle risorsepubbliche dalle finalità a cui erano destinate che la distorsione del regolare andamento dell’azione. Duecentodiciassette, invece, i “furbetti” - su un totale di 246 posizioni a rischio monitorate - che hanno omesso il pagamento dei ticket sanitari.(...) Scandolo ASL Foggia:condanne per forniture e appalti truccati Condanne per complessivi 8 anni e 9 mesi di carcere. E’ la sentenza emessa nell’ambito del processo “Spending Review”, il blitz messo a segno daicarabinieri dei Nas di Bari che accertò un giro di mazzette in cambio di forniture mediche: taglia-aghi e sistemi informatici di telemedicina. Sentenza emessa dal Gip Antonio Buccaro per i sette imputati che hanno scelto di esser giudicati con rito abbreviato; per gli altri 13 è in corso di svolgimento la fase dibattimentale. Tre anni e otto mesi per Stefano Frongia imprenditore e amministratore unico di una ditta di Urbino; un anno e 10 mesi (pena sospesa) per Nicola Perrella, dipendente Asl; due anni e sei mesi per Sabino Conte, altro dipendnete Asl ed infine un anno e quattro mesi (pena sospesa) per quattro medici: Giuseppe Altieri, Paolo de Marzo, Lucio Ferrozzo e Paride Morlino. Secondo le indagini dei militari dei Nas, ogni taglia aghi veniva acquistato dalla Asl al prezzo di3.240 euro mentre il costo commerciale era di 240 euro; inoltre il relativo materiale di consumo veniva fatturato al prezzo di 463 euro a scatola a fronte del valore effettivo che era di 1 euro e 92centesimi. Il danno causato all’azienda sanitaria locale per la fornitura di 149 dispositivi taglia aghi e 361 confezioni di materiale di consumo ammonta a 626.907 euro. Stesso discorso per il T-Med, a fronte di un prezzo di vendita della ditta produttrice di circa 30 mila euro l’Asl di Foggia ha sborsato 208mila euro. Anche in questo caso il danno causato all’azienda di Piazza Libertà per la fornitura dei 4 sistemi informatici di telemedicina ammonta a 832.320 euro di cui 185mila euro sono stati versati in tangenti. Mazzette che si concretizzavano in bonifici bancari, voli aerei, cene e pernottamenti nei migliori ristoranti e alberghi di Urbino, biglietti aerei e vacanze. Inoltre, il GUP haordinato la confisca di somme di denaro, di automobili e di beni immobili intestati o nelladisponibilità di Frongia Stefano e Conte Sabino. Come segnalato dagli stessi Nas, “confermando l’impianto accusatorio formulato dalla Procura della Repubblica di Foggia, il GUP ha dichiarato Altieri, DeMarzo, Ferrozzi e Morlino (primari in servizio all’Ospedale di San Severo)nonché Perrella (Direttore dell’Area Gestione risorse finanziarie dell’ASL di Foggia) colpevoli dei reati di truffa e falso; Frongia Stefano (imprenditore marchigiano titolare della ditta Effe Multi Utility) e Conte Sabino (funzionario addetto alle risorse finanziarie della ASL di Foggia) colpevoli di associazione per delinquere, truffa falso e corruzione”. Le indagini condotte dai carabinieri del Nas di Bari, comandante Cap. A.Citarella, hanno arrestato 10 persone tra dirigenti medici, funzionari, imprenditori e dipendenti di aziende operanti nel settore delle apparecchiature biomedicali ritenuti responsabili dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla truffa ed al falso. Leordinanze di custodia cautelare sono state disposte dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura delle Repubblica che ha diretto le attivita’ investigative dei carabinieri del Nas. Ildanno a carico del Servizio Sanitario Nazionale, finora accertato, e’ di un milione e mezzo di euro. DETTAGLI OPERAZIONE “SPENDING REVIEW”. All’allarme corruzione nella Sanità lanciato dalla Corte dei Conti nel Rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica hanno risposto dunque i Carabinieri del N.A.S. di Bari, che sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia, hanno svolto indagini su gare d’appalto svolte dalla ASL di Foggia e finalizzate all’acquisto e la fornitura di dispositivi medici destinati agli ospedali di Manfredonia, Cerignola, San Severo e Lucera. Nell’ambito del contesto investigativo le gare di appalto riguardano la fornitura massiva ed a prezzi “fuori mercato” di dispositivi “taglia aghi” (AILUIG 500) e del relativo materiale di consumo,nonché la fornitura di quattro sistemi informatici di telemedicina (T-MED), destinati ai reparti di cardiologia che sebbene regolarmente forniti, ma non richiesti da nessuno, non erano, a distanza di anni,mai entrati in funzione. Entrambe le forniture erano costate alla ASL di Foggia, rispettivamente 626.907,90 € per i taglia aghi e 832.320,00 € per i T-MED, per un totale, già corrisposto, di 1.459.228,00 €. La fornitura di tali dispositivi è stata effettuata da tre ditte operanti nel settore e facenti capo ad altrettanti imprenditori che si aggiudicavano l’appalto corrompendo funzionari amministrativi della ASL di Foggia, dell’Area Gestione del patrimonio, e primari ospedalieri, mediante l’uso di atti falsi e manipolando in toto delibere e determine. Dalle indagini svolte presso tutti i reparti ospedalieri in argomento, emergeva che gran parte di tali dispositivi, non venivano utilizzati ed in alcuni casi erano accantonati dove venivano rinvenuti, dopo due anni, ancoraimballati. Da ulteriori accertamenti effettuati presso le ditte in questione si accertava che ogni singolo dispositivo taglia aghi, veniva acquistato dalla ASL di Foggia al prezzo di 3.240 € mentre il costocommerciale era di 240 €, inoltre il relativo materiale di consumo veniva acquistato al prezzo di 463 € a scatola, 250 volte superiore al reale costo commerciale di 1,92 €. Quindi, il danno causato alla ASL per la fornitura accertata di 149 dispositivi taglia aghi e 361 confezioni di materiale di consumo, ammonta a 626.907,90 €. La seconda truffa, costituita dalla fornitura di 4 sistemi informatici di Telemedicina (T-MED) presso i reparti di cardiologia degli ospedali di Cerignola, San Severo e Lucera permetteva di accertare che ogni sistema informatico veniva venduto alla ASL al prezzo di 208.000 €, 7 volte superiore al reale costo commerciale di 30.000 €. Durante le indagini si accertava che la fornitura ai reparti, era avvenuta all’insaputa del personale medico edinfermieristico su iniziativa di uno degli indagati che aveva fatto ricorso a delibere e determine di acquisto false. Infine durante le indagini, si accertava che in nessun sistema informatico di telemedicina eraattivo o mai entrato in funzione, nelle strutture dove era stato fornito. Anche in questo caso il danno ingente causato alla ASL per la fornitura accertata dei 4 sistemi informatici di telemedicina (T Med) ammonta a 832.320,00 € di cui 140.000 € versati in tangenti. Le aziende, per compensare i dipendenti e i dirigenti ASL, investivano in regali, auto, viaggi, pranzi, soggiorni in hotel a 4 stelle, soggiorni in resort, nonché denaro contante, accertato nell’ordine del 20% per ogni affare concluso. A conclusione delle attività investigative il G.I.P. presso il Tribunale di Foggia (dott.ssa Rita Pasqualina CURCI), concordando con la tesi investigativa fornita dal NAS di Bari, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Foggia, il Dott. Antonio LARONGA,ritenendoli responsabili, a vario titolo tra loro, dei reati di associazione per delinquere corruzione, turbativa d’asta e falso, in data 2 giugno 2012 emetteva 10 ordinanze di custodia cautelare (5 in carcere e 5domiciliari) nei confronti dei personaggi coinvolti. Nelle prime ore della mattinata odierna è stata data esecuzione alle operazioni di P.G. nelle città di Bari, Foggia, San Severo, Manfredonia, Urbino, Andria e Canosa da personale del NAS di Bari e Foggia, unitamente a personale del Gruppo Tutela Salute d Napoli e dei Comandi provinciali di Bari, Foggia, Pesaro-Urbino. Sono state perquisite nella contestualità dell’esecuzione delle misure gli uffici e studi di 5 primari ospedalieri nonche’ le sedi di 3 aziende operanti nel settore. I NOMINATIVI Nicola Marinaro, funzionario Asl Foggia – OCC in carcere Vincenzo Nuzziello, Foggia – OCC in carcere Sabino Conte, dipendente Asl Foggia – OCC incarcere Nazario Di Stefano, dip. Asl Foggia, di San Severo – OCC in carcere Stefano Frongia, imprenditore di Lugo di Romagna, res. ad Urbino – OCC in carcere Sabino Inchingolo, ex dirigente Asl/Fg, sub commissario e consigliere comunale Andria – ai domiciliari Giovanni Bruno,imprenditore Foggia – ai domiciliari Chiara Di Lella, dipendente Asl, di San Severo – ai domiciliari Renato Milione, di San Severo, dipendente Asl – ai domiciliari Nominativi verso i quali sono state effettuate delle perquisizioni Giuseppe Altieri, medico e consigliere comunale Romolo De Francesco, già dirigente Area Patrimonio Area Fg Paolo De Marzo, Bari, medico Paolo Di Mauro, funzionario Asl Foggia Lucio Ferrozzi, medico Raffaele Granatiero, di Manfredonia,dipendente Asl/Foggia (coinvolto precedente indagine) Silvano Lamedica, medico Torremaggiore Paride Morlino, medico (coinvolto precedente indagine) Nicola Perella, funzionario Asl/Fg Maria Netti, dipendente Asl Foggia Eugenio Sammartino, medico Asl Foggia
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