Un costo pari a 798 miliardi di euro l’anno a livello europeo, dei quali circa il 40% è legato a costi indiretti che pesano sulle famiglie. E’ questo l’impatto economico delle malattie del cervello nel loro insieme. Un dato che spinge gli esperti a definire tali patologie come la "vera sfida del XXI secolo", considerando anche le conseguenze in termini di mortalità e disabilita’ permanenti per i malati. I disturbi mentali, secondo le ultime stime, riguardano circa 17 milioni di italiani, mentre in Europa sono circa 164 milioni gli individui colpiti (il 38,2% della popolazione). Queste malattie contribuiscono per il 26,6% alla disabilità totale, anche se solo 1 paziente su 3 riceve terapia e farmaci necessari. Tra le malattie neurodegenerative, in forte aumento è anche la sclerosi multipla (sm): i numeri della piu’ vasta indagine mondiale sulla malattia aggiornata al 2013, ’Atlas’, indicano che le persone con sm hanno raggiunto, in totale, i2,3 mln, pari al 9,5% in piu’ rispetto al 2008 e sono circa 68mila i malati in Italia. Il morbo di Parkinson, invece, in Italia colpisce circa 250mila persone. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza della ricerca per vincere le malattie neurodegenerative e per migliorare le condizioni dei pazienti affetti da patologie neurologiche e psichiatriche e delle loro famiglie, il Parlamento europeo ha proclamato il 2014 ’Anno europeo del cervello’. Sul fronte dei finanziamenti, l’Europa investe per la ricerca sul cervello oltre 1,9 miliardi di euro, grazie al VII programma quadro, il piano europeo di finanziamento alla ricerca avviato nel 2007. Questi fondi hanno permesso di finanziare oltre 1200 progetti, con oltre 1500 partecipanti dell’UE. Tra i progetti finanziati dall’Unione europea figura lo Human Brain Project, che punta a realizzare, entro il 2023, attraverso un supercomputer, una simulazione del funzionamento completo del cervello umano. Per questoprogetto è previsto un finanziamento di 1 miliardo di euro nell’arco di dieci anni.
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