I rifiuti della centrale seppelliti nel terreno
 











I rifiuti speciali provenienti dalla centrale Enel di Cerano erano stati sotterrati tra gli ulivi di Manduria. Insieme agli scarti della lavorazione del cemento. Questa è la conclusione a cui sono arrivati i carabinieri del Noe di Lecce, al termine dell’indagine condotta in collaborazione con i militari del reparto operativo di Taranto, su delega della procura di Brindisi. Dopo una raffica di accertamenti i carabinieri hanno sequestrato un’area di seimila metri quadrati interna ad una impresa che tratta cemento. In quel terreno sarebbero stati “tombati” ceneri, verosimilmente provenienti dalla centrale Federico II oltre ai rifiuti prodotti dal ciclo del cemento. Sotto chiave anche un altra fetta di terreno, di circa tremila metri quadrati, esterna al perimetro aziendale. Anche qui sono stati scovati rifiuti, sfornati a Cerano. In più i militari hanno sequestrato formulari di identificazione dei rifiuti riguardanti gli anni compresi tra il 2009 e il2011, i relativi registri di carico e scarico e i certificati di analisi dei carichi, provenienti dalla centrale Enel  e conferiti nell’azienda finita nel mirino del Noe.
Le ceneri interrate tra gli ulivi sono state individuate ad alcuni metri di profondità nell’ambito degli accertamenti disposti dal dottor Giuseppe De Nozza. Le pale meccaniche hanno scavato per alcuni metri prima di trovare lo strato di rifiuti di vari colori, blu, grigio e mero. Ora saranno le analisi di laboratorio a chiarire la natura di quella sostanza. Per il titolare dell’azienda di Manduria sono scattate le contestazioni di esercizio di discarica abusiva, gestione illecita di rifiuti e getto pericoloso di cose. Mario Diliberto,repubblica
Inoltre i Cc del Noe Bari hanno arrestato per traffico di rifiuti speciali Francesco Daniele, amministratore unico della Nuova eco-plastic srl,socio e amministratore di fatto della Puglia Pet srl entrambe le società con sede a Monopoli, e amministratore di fatto diEcopet srl. Le società sarebbero coinvolte nel traffico di rifiuti speciali consistenti in pet, materiale utilizzato per accessori in materia plastica e giocattoli, inviato anche in Cina, Malta e Albania come materia prima.

 

 









   
 



 
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