Il nuovo che non c’era, il rinnovamento radicale che tutti aspettavano è nato e si chiama governo Renzi. E’ la prima volta che un sindaco va direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, senza essere parlamentare, senza essere stato votato o indicato dagli elettori. Per gli ex comunisti del PD è normale quando a farlo sono loro. Renzi è stato indicato dal popolo (?) come guida di un partito e di conseguenza alla guida del “come dicono loro” paese. Renzi scalza un suo uomo di partito e lo manda a casa servendosi della presidenza della repubblica. Nessuna sfiducia in parlamento, soltanto un gioco sporco di segreterie di partiti, accordi fuori dalle istituzioni, trame e tradimenti. Una prassi ormai instaurata perché non possiamo dimenticare il governo della Bocconi Letta, ricordando che anche l’ultimo governo Berlusconi fu azzerato senza il dovuto passaggio parlamentare. Dopo le grida di allarme durate un solo giorno, tutti hannoaccettato questa altra offesa alla intelligenza degli italiani e alla democrazia di cui tanto si parla ma che nessuno mette in pratica. Ma esiste la democrazia, il potere del popolo? Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si da’ al popolo l’illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità resta nelle mani di altre forze talora irresponsabili e segrete. La democrazia è un regime senza re, ma con moltissimi re talora più esclusivi, tirannici e rovinosi che un solo re che sia tiranno. (Così diceva Benito Mussolini: che dire, questo male assoluto era anche veggente?...) Pensate che Renzi è il portavoce del nuovo, del rinnovamento, della snellezza, della concretezza. Il rottamatore ha nel suo esecutivo nove ministri del governo defenestrato e questo è il rinnovamento e la serietà dimostrata. Quale credibilità può avere chi predica bene e nell’immediatezza razzola male? Anche lui ha dovuto lottare contro i poteri occulti chesono i veri padroni delle nomine e delle poltrone ministeriali e la guerra intestina è d’altra parte subito esplosa con i vice ministri e la flotta dei sottosegretari. Una caterva di membri, anche indagati, per essere più snelli e flessibili. Nessun primato per questo rampollo, neppure quella di essere il primo 39venne presidente del consiglio nella storia d’Italia. Non sappiamo quanti di voi hanno potuto ascoltare il discorso di insediamento o di richiesta di fiducia da parte del neo presidente alle Camere, comunque possiamo affermare senza timori di smentita che non abbia detto nulla. Un vuoto assoluto, frasi fatte, slogan, pagine di libro imparate a memoria. Il niente che parla e si muove. Il crollo di uno stile ma anche di contenuti. Nessun cenno alla crisi di governo architettata per cacciare Letta, nessun cenno al complotto posto in essere da lui come segretario del partito di Letta e sulle manovre della sua cordata lobbista. Un programma utopico in un monologo di teatro.Forse perché questo è il momento dei commedianti, dei giullari, dei comici che hanno fatto crollare il livello della politica. Sono venute a mancare le regole, i principi, le ideologie, la serietà, la compostezza per fare e dare spazio all’improvvisazione. Non esiste più la competenza e l’onestà. Doti mai riscontrate in Italia dal dopoguerra ma che i predecessori sapevano ben mascherare. Tante veloci promesse prive di ogni fondamento. Tanto parlare sulla disoccupazione dilagante come mai nella repubblica dal 1970, senza però un serio piano di intervento se non l’indicazione di una ulteriore precarizzazione del lavoro con il fumo del cosiddetto “Job’s Act”. Siamo al 50% di disoccupazione giovanile. I problemi dello stato dovrebbero essere risolti dai privati… imprenditori italiani che miracoli in questi ultimi 30anni non ne hanno certo fatti, tanto da essere stati loro assistiti e foraggiati con fiumi di denaro a fondo perduto, costruzioni di stabilimenti (gratis), casseintegrazioni inventate, chiusure, delocalizzazioni e licenziamenti (con la complicità della sedicente classe sindacale italiana che sa bene di cosa stiamo parlando). Renzi compie il primo errore quando parlando di disoccupati, si ferma ai giovani sino ai 28anni discriminando l’altra popolazione giovanile esistente. Dimentica volutamente i giovani che hanno dai 30 ai 35 anni e che non hanno mai potuto lavorare. Di questi cosa ne facciamo ? E come li chiamiamo gli esodati, i precari, i cassintegrati, i mobilitati e i giovani che lavorano meno di 20ore settimanali ? Occorre un piano generale per i cittadini italiani senza occupazione e per i giovani che cercheranno occupazione. Un piano straordinario ad ampio raggio e con indicazioni mirate. Dove prenderà questo governo i soldi per intraprendere l’attività di governo? Abbiamo appreso tutti che Letta aveva sperato nell’intervento della Cassa Depositi e Prestiti e che la Ragioneria dello Stato aveva bocciato l’iniziativa.Come mai Renzi ripete la storiella della Cassa Depositi e Prestiti (peraltro una manovra da gioco delle tre carte, con la banca depositi e prestiti che garantisce altre banche…), come mai ora il presidente di questo ente Bassanini (di vecchia conoscenza) dice che è possibile percorrere questa strada? Perché il partito dei traditori del centro destra plaude ora e non prima per i 60milioni di euro trovati (Lupi da Vespa)? Perché le banche dovrebbero anticipare 60milioni di euro con la garanzia dei depositi e dei titoli postali? O meglio: quanto lo faranno e comunque cosa riceveranno ancora in cambio? Perché a Renzi la Ragioneria dello Stato dovrebbe dire sì e a Letta ha detto no? Queste anticipazioni significheranno debito e interessi da pagare visto che dovrebbero essere rimborsati in dieci anni dai vari ministeri, Enti dello stato e quanti ne faranno ricorso. Di fatto sappiamo che il primo vagito di questo governo diceva “tassare…” poi rettificato e diciamo soltanto aparole perché immediatamente sono scattati i soliti aumenti di tariffe, carburanti, tasse sulla casa, con aumenti delle imposte comunali, i “contributi” sui redditi da pensione, le patrimoniali sogno antico della sinistra. Siamo lo Stato con il maggior peso fiscale che è pari al 60%. Verificate il costo finale di un litro di benzina verde. Il prodotto acquistato, raffinato, trasportato, considerato il guadagno dei petrolieri ed ogni spesa possibile costa allo stato 0,70 centesimi. Lo stato lo rivende ad 1,70 guadagnando 1euro su ogni litro di benzina. Conti effettivi senza alterazioni. Come si chiama questo modo di fare cassa a spese dei cittadini? Perché vengono praticati sconti solo alle regioni e zone regionali al confine con la Francia per esempio, oltre a disonesti comportamenti statali atti a favorire minoranze insignificanti del nordest cui sono riservati sconti fantasiosi discriminando l’intera popolazione italiana? Questo è il nuovo (Renzi), questo significa ilvirtuale niente nuove “tasse” (la foglia di fico bucata del centrodestra). Con il comune di Roma che riscuote 600milioni di euro per continuare a mantenere i carrozzoni politici: tutto come prima. Siamo convinti che questa è l’ultima spiaggia per poi andare al voto, ma con una legge elettorale che non restituisce affatto agli italiani la possibilità di nominare i parlamentari. Questo passaggio lo conosce bene anche Renzi che meglio di noi conosce anche quanto durerà quest’altra farsa debitoria a danno del popolo italiano. Quello che conta è il personalismo, il prestigio, “la Famiglia”. Bisognava defenestrare Letta e mettersi al suo posto per stare al centro dell’attenzione in Europa. Se non ci fosse stato il semestre a guida italiana, Letta sarebbe rimasto al suo posto a sbrogliarsi la matassa da solo contro tutti. Questo governo sarà come i tanti che lo hanno preceduto. Amministrerà, si fa per dire, per un anno solare. Deve ancora nascere l’esecutivo che riordinerà questaNazione e nascerà solo quando si sveglieranno le persone e diranno basta a questo regime corrotto in ogni sua manifestazione. Basta leggere la stampa non allineata per rendersi conto che dire “non funziona nulla” è poca cosa. Abbiamo superato lo sfascio più completo che avrebbe fatto insorgere qualsiasi popolo, mentre noi stiamo ancora a guardare. Stiamo ancora parlando di destra, di sinistra, di nuovi centri, di coalizioni, di comunismo e di antifascismo. Il degrado è al massimo storico italiano, mai lo Stivale è stato in queste pietose condizioni e nelle mani di spregiudicati avventurieri allo sbaraglio. Nel nostro bilancio esistono ancora fiumi di soldi a diecimila enti inutili, dalle associazioni partigiani ai garanti controllori inventati soltanto per lucrare contributi in più dai cittadini, a manifestazioni di propaganda per reggere a galla il sistema. Renzi non può capire, come tanti prima di lui, cosa significhi cercare un lavoro, mantenere una famiglia, lottare per lasopravvivenza, pagare bollette, il gas, la luce e l’acqua bollette colme di balzelli ed ogni invenzione legaltruffaldina per succhiare il sangue (denaro) e mantenere clientele, poltrone e carrozzoni politici. Renzi è un figlio di Famiglia (la Famiglia) che doveva raggiungere questo traguardo e per questo si sono mossi potentati e lobby, banche e imprenditori e i fatti per fortuna, sono sotto gli occhi di tutti. Alan Friedman nel suo libro, ha solo documentato quello che noi sapevamo da sempre e non manca nel libro neppure l’anticipazione sul “caso Renzi” (la manovra). Quando, tempo fa, nei comizi in uso parlavamo di tangenti, di percentuali che ricevevano i partiti politici e i politicanti, di corruzione, la gente rideva di noi, non credeva; gli avversari per minimizzare dicevano che eravamo pazzi, i soliti fascisti in cerca di spazi e non ci querelavano. Nessuna denuncia, poi … le manette, la repressione di ogni libero pensiero: tutti all’ammasso. Questo governo è più debole delprecedente e il tempo ci darà ragione, perché è in cerca di consensi diversi e si basa sui voti del tradimento. Si fonda sul nulla, improvviserà quotidianamente. Vorrebbe fare una riforma al mese… con quello che succede nelle aule parlamentari quotidianamente. Pensate che nessun governo sino ad oggi ha potuto fare più di due riforme in una legislatura durevole, non balneare. Se non dovesse essere così chiederemo scusa, vorrà dire che staremo meglio anche noi e le nostre famiglie. Però per stare meglio e chiedere scusa, non dovremmo più avere figli disoccupati, figli rientrati in casa, figli sposati con prole al seguito costretti a rientrare all’ovile da mamma e papà. Ai nostri giovani, Matteo, basterebbero i soldi che vengono dati quotidianamente ai sedicenti rifugiati. Basterebbero i fiumi di soldi per assistere gli extracomunitari chiamati in Italia. Per risolvere il problema dei nostri giovani basterebbe sospendere le aggressioni all’estero. Assisteremo a giorni alrinnovo delle spese per le cosiddette missioni di pace, uno spreco enorme, un salasso economico per giocare a fare la guerra insieme agli americani che stanno invece riducendo in casa loro al minimo storico le spese per gli armamenti, aeroporti, basi e numero degli addetti ai lavori. Lavoriamo noi per chi non è capace di difenderci neppure dall’India. Cosa farai, Matteo, per i nostri Marò, mandati a fare il lavoro sporco sui mari a tutela del “libero commercio”? Non esiste più alcun cittadino o famiglia che paghi regolarmente “le bollette” alla scadenza, famiglie che riescono a pagare il fitto di casa al primo o al dieci del mese. Pianti e buonismo di stile italiano quando poi la gente si ammazza e si da’ fuoco, non servono a niente. Il popolo a breve e come sempre, sarà disorientato da altri argomenti come le elezioni europee, le consultazioni amministrative, qualcuno si accontenterà di un buono pasto di 15euro per andare a votare alle primarie di turno e tuttorimarrà come prima, più di prima. Poi arriveranno i campionati di calcio, l’estate, il mare, le vacanze… Speriamo non si offenda nessuno se continuiamo a praticare l’unica cosa che ci è rimasta: pensare liberamente. Antonio Rossini (pubblicato anche da “Siamfatticosì” il 28 febbraio)
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