Ventidue denunce e quattro perquisizioni. E’ questo l’esito delle operazioni di polizia giudiziaria eseguite dal personale del Corpo Forestale dello Stato tra i comuni di Monte Sant’Angelo, Cagnano Varano, Vico del Gargano, Ischitella e Carpino. Nello specifico in agro di Cagnano Varano e Ischitella i Forestali hanno provveduto ad eseguire il sequestro penale preventivo di diverse strutture, edificate in assenza di titoli concessori in violazione alle normative di natura urbanistico/ambientale. Le attività svolte hanno portato al deferimento a piede libero all’Autorità Giudiziaria di otto persone tra cui il progettista di una struttura realizzata. A Cagnano Varano, in località “Isola Varano” è stata posta sotto sequestro dagli agenti forestali una struttura di 600 metri quadrati ancora in fase di realizzazione molto probabilmente da adibire a deposito di materiale di vario genere del tutto priva di autorizzazioni edilizie. Dopo gli accertamentiesperiti anche grazie all’ausilio di ortofoto aeree, GPS e sistema operativo SISTER, il committente dei lavori è stato denunciato per aver edificato in assenza del permesso di costruire, per aver omesso l’acquisizione del nulla osta paesaggistico ambientale e del nulla osta dell’Ente PNG, per omessa denuncia dei lavori in zone sismiche e per aver edificato in assenza di un progetto esecutivo e sotto la direzione di un tecnico abilitato. L’area interessata, da successivi riscontri risultava essere di proprietà de demanio pubblico dello stato ramo marina, pertanto il responsabile veniva segnalato per il reato di occupazione di demanio marittimo e invasione di terreni appartenenti al demanio dello stato. Sempre a Cagnano Varano in località “Orti di Tullio” sequestrate due darsene per il rimessaggio di natanti realizzate abusivamente su un suolo di proprietà del demanio pubblico delle stato, due persone venivano deferite all’autorità Giudiziaria per reati di natura edilizia, ambientale eper occupazione del demanio marittimo. Ad “Isola Varano” in agro di ischitella è stato denunciato il proprietario/committente dei lavori di una costruzione abusiva in fase di realizzazione di complessivi metri quadrati 500 da adibire ad uso di civile abitazione. L’uomo, originario del posto, è stato deferito per aver edificato in assenza di permesso di costruire e per aver omesso l’acquisizione del nulla osta paesaggistico e della valutazione di incidenza ambientale in quanto zona di protezione speciale e sito di importanza comunitaria oltre ad essere classificata area ad alto pericolo idraulico. Sempre a “Torre Varano”, a seguito di indagine esperita dagli agenti forestali, la procura della repubblica di Foggia ha emesso due avvisi di garanzia a carico del proprietario di un immobile nonché committente dei lavori e del progettista responsabile dell’esecuzione delle opere per il reato di abusivismo edilizio e concorso di reato poiché procedevano alla demolizione, ricostruzione edampliamento di un edificio omettendo di acquisire l’autorizzazione paesaggistica, titolo propedeutico all’edificazione. Altre due persone invece sono state deferite per aver violato i sigilli apposti ad altrettante strutture sequestrate nelle Località “Isola Varano e Lungo Lago”. In agro di Monte Sant’Angelo, Cagnano Varano e Carpino sette persone sono state denunciate a vario titolo per furto aggravato, deturpamento di bellezze naturali e ricettazione. In località “Spigno”, denunciate due persone per furto aggravato, ricettazione e concorso nel reato per aver trafugato materiale legnoso per quintali 40 da un’area di proprietà demaniale in assenza di autorizzazioni, la refurtiva e i mezzi usati venivano sequestrati. A “Coppa delle Rose” a Carpino sono state denunciate due persone per i reati di furto aggravato in concorso, per aver trafugato 40 quintali di materiale legnoso da una superficie di terreno demaniale nella circostanza veniva posta sotto sequestro una trattriceagricola, un rimorchio, la refurtiva e altri mezzi per perpetrare il reato. Sempre in agro di Carpino denunciate due persone che si introducevano in area demaniale danneggiando una recinzione in assenza di autorizzazioni, i soggetti, colti in flagranza sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per invasione di terreni o edifici demaniali e danneggiamento aggravato in concorso. A Cagnano Varano a seguito di posto di controllo sulla SP 43, stata denunciata una persona per ricettazione poiché gli agenti forestali, in servizio di polizia stradale, accertavano che il trasportatore dell’automezzo non recava con sé documentazione idonea a garantire la "tracciabilità" del legname trasportato e le notizie fornite sull’effettiva provenienza dello stesso non hanno trovato conferma dalle verifiche documentali e tecniche effettuate. Esclusa la legittima provenienza della legna, l’autocarro e il suo carico sono stati posti sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sempre in agrodi Cagnano Varano Nelle località “fiumicello – friscale”, deferite all’autorità giudiziaria tre persone per aver esercitato la pesca ai molluschi bivalvi (vongole veraci) in violazione alle specifiche norme penali ambientali e per aver usato come ausilio all’attività illecita attrezzo denominato “draga idraulica – turbo soffiante” non consentito dalla legge per quella specifica attività. Ad Ischitella denunciata una persona per danneggiamento e getto pericoloso di cose per aver bruciato dei rifiuti plastici in assenza di autorizzazioni. A Vico Garganico zona “Carpinosa - Sfilzi” denunciate due persone per invasione di terreni ed edifici e danneggiamento aggravato in concorso, poiché si introducevano in aree demaniali in assenza di autorizzazioni. Sempre in agro di Vico del Gargano, eseguite quattro perquisizioni locali e domiciliari, denunciata una persona per ricettazione in quanto si accertava che nella sua disponibilità vi erano oggetti provento di furto. Abusivismo edilizio: prima condanna per l’ecomostro di Sant’Agata L’Abusivismo edilizio, grave causa di degrado del territorio e dell’ambiente anche in provincia di Foggia , ha ricevuto un significativo contrasto con la recente sentenza del Tribunale di Foggia nell’ambito della vicenda del cosiddetto “Ecomostro” di Sant’Agata di Puglia. L’attività investigativa, avviata nel 2009 dal Corpo Forestale dello Stato, ha portato al sequestro dell’immobile e al deferimento all’Autorità Giudiziaria di diversi soggetti. La struttura, formata da quattro blocchi per complessivi sette piani, è ubicata alle porte del Comune di Sant’Agata in area a rischio idrogeologico, e costituisce una ferita per il territorio e per il paesaggio. Il Giudice dell’Udienza preliminare con la sentenza in data 13 marzo 2014 relativa ad una parte del procedimento ha disposto la demolizione dell’opera abusiva nonché il risarcimento delle parti civili, tra cui l’associazione Italianostra,ribadendo, implicitamente, il principio che l’abuso edilizio arreca un danno alla collettività portatrice di interessi nel mantenimento dell’integrità del territorio.
|