Il ”folle Putin” e i paranoici informatori d`Occidente
 











“L’Ucraina riceverà dal Fmi 18 miliardi di dollari”, titolano in prima pagina i media occidentali.
Naturalmente trascurando di  aggiungere che si tratta di un prestito ad usura. Quel tipo di “aiuti” che ha ridotto l’Italia a brandelli, e non solo l’Italia.
“Yulia Tymoshenko candidata alle elezioni presidenziali ucraine del 25 maggio”, continuano i media occidentali con accenti commossi sull’ “eroina” strappata al carcere dei suoi aguzzini.
Naturalmente trascurando di aggiungere il perché l’oligarca-miliardaria è stata condannata alla detenzione: peculato, corruzione, etc.
“Paolo Scaroni (Eni): Vedo il futuro del gasdotto Southstream fosco”, proseguono i media occidentali notando come il padre padrone dell’Eni sia andato negli Usa a trattare eventuali forniture di gas da scisto.
Naturalmente trascurando di sottolineare che negli Usa ci va con il cappello in mano perché l’Eni, dopo essere stata penalizzata dall’aggressioneoccidentale alla Libia (il pozzo maggiore in concessione non pompa più…), lo sta per essere anche per il contratto tra Gazprom-Saipem (gasdotto Southstream ) e per le forniture russe di energia che traversano l’Ucraina e che ora costeranno molto di più. E naturalmente trascurando che la realizzazione di gas dalla frantumazione delle rocce, è una tecnologia americana in fieri, alla quale ancora mancano impianti, trasporti e porti internodali e quant’altro, nonostante le recentissime assicurazioni di Barack Obama.
Al contrario i nostri acuti disinformatori, italiani e comunque occidentali, continuano imperterriti a prendersela con lo “zar Putin”, per la sua “aggressione” (quale? Mah…). Come se  tali russofobi non fossero in grado di prendere nota delle titubanze tedesche, o delle repliche bulgare (e serbe, croate, slovene, austriache) sull’impossibilità di fare a meno delle forniture energetiche russe. E come se non fossero pubblici e noti gli eventi forzati dall’Occidente chehanno condotto alla defenestrazione, con un golpe di piazza, del presidente eletto ucraino Yanukovic  (per esempio le dichiarazioni ufficiali della Nato su una prossima adesione di Georgia e Ucraina all’alleanza militare, o le varie interferenze, politiche e finanziarie, pro-rivoltosi degli inviati Usa in Ucraina), e alla reazione dei russi di Crimea che con un referendum dichiarato dagli osservatori internazionali “legittimo” hanno dichiarato al 96 per cento di essere favorevoli al ritorno della Repubblica autonoma nella Federazione Russa.
L’ultima accusa genericamente rimbalzata (da Londra) sui media occidentali contro Putin è su una sua supposta “paranoia” (sic) dimostrata, dicono e scrivono, in occasione della festa di piazza al Cremlino per il ricongiungimento della Crimea alla madre patria.
L’occasione per lanciare l’accusa di follia era stata una dichiarazione di David Cameron – al rientro da una visita ufficiale in Israele – che aveva definito “inaccettabile”l’indipendenza della Crimea dall’Ucraina.
Naturalmente ben si è guardato il primo ministro di Sua Maestà dall’adottare lo stesso metro di giudizio per dichiarare “inaccettabile” l’occupazione della Palestina da parte di Israele, o lo spezzettamento della ex Jugoslavia, dell’Iraq, o della Libia, o dello stesso Afghanistan (in Siria lo sporco gioco non sta riuscendo), dopo o grazie agli interventi aggressivi armati angloamericani o atlantici…
Gli acuti pennivendoli d’Occidente – veri e propri dinosauri dell’informazione embedded e calibrata sulle linee della propaganda angloamericana -  sono, loro, i paranoici. l.m.









   
 



 
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