Renzi su Eni: “Pezzo fondamentale dell’intelligence”. Brunetta: “Che gaffe”
 











“Gaffe inqualificabile e pericolosa”, la definisce oggi Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. In effetti l’uscita di ieri sera di Matteo Renzi sull’Eni è stata indubbiamente poco felice. Parlando a ‘Otto e mezzo’ delle nomine ai vertici delle aziende di Stato si è lasciato candidamente scappare che l’Eni è oggi un pezzo fondamentale non solo, come è ovvio, della nostra politica energetica e della nostra politica estera, ma anche di quella di intelligence,”e quando dico intelligence dico i servizi“. “Ma il presidente del Consiglio italiano, dottor Matteo Renzi, si rende conto di quello che ha detto?”, è la domanda retorica di Brunetta. Che sottintende: se, come è noto almeno a livello ufficioso, presso le sedi estere del gruppo energetico sono ospitati anche uomini dei servizi, la cosa è coperta dal segreto di Stato. E l’ultima cosa da fare è rivelarla in tv. “Quella di Renzi è una frase sconcertante a livello nazionale einternazionale, fatta nei confronti di una grande multinazionale dell’energia, quotata in borsa. Siamo veramente senza parole. Come giustifica Renzi questa affermazione? Cosa voleva dire Renzi riferendosi a politica di intelligence e a servizi? Che tipo di intelligence? Che tipo di servizi? Intelligence commerciale, geopolitica, sul terrorismo? E’ proprio di una società quotata in borsa fare intelligence e occuparsi dei servizi?”.
“E quando l’Eni partecipa ad una gara internazionale la vince per la sua capacità tecnologica, per la sua capacità di competere o per la sua intelligence? E’ assolutamente inaudito, aberrante. Ma Renzi si rende conto della gravità di tutto questo o nell’ubriacatura di slogan e battute ha perso la percezione del peso delle proprie parole? Poveri noi, povera Italia. In ogni caso – ha concluso Brunetta – delle sue affermazioni gli chiederemo conto in Parlamento già dalla prossima settimana”.









   
 



 
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