L’Italia completerà l’acquisto degli F35. Potrebbe allungare i tempi della loro acquisizione, ma anche strategicamente non ha alcun interesse a ridurre o addirittura dimezzare il numero di aerei da guerra commissionati, come parrebbe essere intenzionato il governo Renzi, passando da 90 a 45 caccia. Queste le convinzioni dell’ambasciatore americano a Roma, John Phillips, espresse durante la registrazione della trasmissione ’2next’, in onda martedì in seconda serata su Raidue. "Noi abbiamo accordi con l’esercito italiano e si è detto che si andrà avanti. Forse si dovrà rallentare l’acquisizione, ma non credo ci sia alcun interesse nel ridurne il numero", le parole di John Phillips. "Perché - spiega il diplomatico - tra 10 o 15 anni si rimarrebbe senza questi aerei e l’Italia svolge un ruolo molto importante nella difesa dei territori. Guardiamo cosa è successo in posti caldi come la Libia, l’Afghanistan, il Libano o l’Iraq". L’ambasciatoreamericano esalta il ruolo delle forze armate italiane nelle missioni internazionali, ma le sue analisi suonano come un richiamo agli impegni presi. "L’Italia ha una posizione strategica e ha bisogno di una capacità per poter affrontare tutte queste situazioni - sottolinea Phillips -. Siamo stati grandi partner, Italia e America insieme: però abbiamo bisogno degli investimenti militari e delle apparecchiature, per gestire tutto questo in futuro. E’ importantissimo". Phillips ricorda di aver discusso il dossier F35 con il presidente americano Barack Obama durante la sua recente visita a Roma. "L’F35, per quanto riguarda gli aerei del futuro, è stato costruito da diversi Paesi, compresa l’Italia, ed è un’operazione congiunta - sottolinea il diplomatico -. Sono i caccia che sostituiranno quelli esistenti nei prossimi 10, 15, 20 anni. E l’Italia deve guardare a quale tipo di apparecchiatura militare avrà tra 15 o 20 anni, soprattutto adesso che la questione della sicurezza diventa unproblema, come in Ucraina. L’Europa e gli Stati Uniti devono svolgere il loro ruolo per avere una difesa solida. Posticipare questa decisione significa che tra 10 o 15 anni non si potrà partecipare alle decisioni degli altri Paesi europei". F35, Pinotti rassicura: "Non acquisteremo nulla che non sia sicuro" "L’italia non acquisterà niente che non sia più che sicuro per i piloti". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a margine del salone dell’aerospazio di farnborough, in relazione agli ultimi problemi tecnici avuti dagli F35, l’aereo militare da caccia di nuova generazione della Lockheed Martin.
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