Appalti truccati alla Asl di Brindisi, chiuse le indagini: 51 indagati
 











Un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato a 51 persone nell’ambito di una inchiesta che riguarda la Asl di Brindisi sulla presunta assegnazione di gare d’appalto, da parte dell’Ufficio tecnico, a imprenditori "amici", oltre che su ipotesi di associazione per delinquere, falso e peculato.
Il procedimento coinvolgeva in totale 133 persone, tra cui figuravano nomi di politici la cui posizione - a quanto si è saputo - è in procinto di essere archiviata. In 13, tra cui il presunto "capo" di una presunta associazione per delinquere, l’ingegnere capo dell’Area tecnica dell’Asl di Brindisi Vincenzo Corso, sono già sottoposti a processo, dopo che i due pm, il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi e il pm Giuseppe De Nozza, avevano formulato richiesta di giudizio immediato.
Nell’ambito dell’operazione, chiamata ’Virus - Mercadet’, e condotta dai carabinieri del Nas di Taranto e dalla guardia di finanza di Brindisi,furono eseguiti 22 arresti il 12 novembre scorso. L’ultimo a lasciare il carcere, qualche giorno fa, è stato Corso, che ha ottenuto i domiciliari ma dovrà indossare il braccialetto elettronico.
Tra coloro che hanno ricevuto l’avviso di fine indagini, che prelude a una probabile richiesta di rinvio a giudizio, vi sono l’ex direttore generale della Asl di Brindisi, Rodolfo Rollo, l’ex direttore amministrativo Alfredo Rampino, l’attuale direttore sanitario dell’ospedale Perrino di Brindisi, Antonio Piro, l’ex assessore comunale di Brindisi Cosimo Elmo, che è anche un dipendente Asl del settore Area tecnica, l’urologo Salvatore Brigante, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, che è accusato di peculato per essersi recato, con altre due persone, il 21 luglio del 2007 a un congresso dei Ds a Roma con l’auto della Asl di Brindisi.repubblica