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Dalla Ue 5 milioni ai pescatori di rifiuti |
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Chioggia, Cattolica, Ancona e Molfetta. Sono i primi quattro porti italiani coinvolti in " DeFishGear ", un piano da cinque milioni e 535 mila euro finanziato dall’Unione Europea per pulire il mare Adriatico. Il progetto riguarda sette paesi e coinvolge ricercatori, associazioni, pescatori e aziende specializzate nel riciclo dei rifiuti. L’obiettivo infatti non è solo recuperarla, la monnezza abbandonata sul fondale. Ma anche studiarla: per scoprire cause e conseguenze dell’inquinamento marino sull’ecosistema e sulla salute. «Alla fine del progetto, prevista per il marzo del 2016», scrivono gli organizzatori: «l’Adriatico avrà il primo grande studio sulle scorie marine basato su dati certi raccolti in aree pilota, ovvero avrà una miglior conoscenza dei veleni rilasciati dalla plastica e i loro effetti biologici. Inoltre gli strumenti e le prassi per ridurre i rifiuti continueranno anche dopo il termine del piano». Gli ultimi interventi "sulcampo" riguardano proprio l’Italia. Dal 29 maggio al 4 giugno , gli esperti europei, insieme ai ricercatori dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale) e del Cnr, con l’aiuto dei sommozzatori della Polizia di Stato e dei volontari dell’associazione "Tegnue di Chioggia Onlus" hanno individuato e iniziato a levare vecchie reti e attrezzature da pesca abbandonate sul fondale. Francesca Sironi,l’espresso
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