Un’orsa ha aggredito un cercatore di funghi, stamattina, nei boschi di Pinzolo, in Trentino, ferendolo in maniera non grave. L’uomo è riuscito a chiamare i soccorsi ed è stato ricoverato in ospedale a Tione. Il cercatore di funghi, Gabriele Maturi, 38 anni, mentre camminava nel bosco si è imbattuto in una femmina di orsa che aveva dietro di sè due cuccioli. Secondo il suo racconto, avvistata la famigliola, lui si sarebbe nascosto dietro un albero per osservare la cucciolata. L’orsa, però, avvertendone la presenza e fiutando un pericolo che inizialmente non vedeva, si sarebbe avventata contro di lui, colpendolo prima con due zampate, una alla schiena e l’altra al ginocchio, e mordendolo infine a uno scarpone. L’esemplare, ha riferito il cercatore di funghi, era munito di radio-collare. Le guardie forestali l’hanno indentificata nell’esemplare registrato col nome di Daniza, femmina di circa 18 anni che era stata introdotta in Trentino nel 2000. Lasquadra specializzata dei forestali ha iniziato quasi subito le operazioni per localizzarla. Secondo il protocollo in vigore, l’aggressione impone che l’animale sia catturato: la Provincia autonoma di Trento sta per emettere un’apposita ordinanza e il presidente della Provincia, Ugo Rossi, ha informato il ministro all’Ambiente dell’accaduto. Se l’operazione risultasse problematica, è prevista anche l’ipotesi dell’abbattimento dell’animale. Sul posto è andato l’assessore all’Agricoltura, Michele Dallapiccola, per sincerarsi delle condizioni dell’uomo (all’ospedale era già presente il dirigente generale Romano Masè) e per seguire l’andamento delle operazioni. Il piano per la cattura è stato avviato dopo un vertice al quale hanno partecipato anche il sindaco di Pinzolo, agenti forestali, forze dell’ordine ed i rappresentanti del Parco Adamello Brenta. "Da quanto riferito da Maturi - ha affermato l’assessore Dallapiccola - si evince il comportamento anomalo da parte dell’orsa, giacchèindividuati a vista i cuccioli a circa trenta metri di distanza l’uomo si era immediatamente allontanato e nascosto. Tuttavia, nonostante i cuccioli avessero preso una direzione diversa dalla sua e nonostante si fosse comunque nascosto dietro un albero dopo essersi allontanato, è stato raggiunto dall’animale che lo ha attivamente aggredito e ferito". In realtà, la reazione dell’orsa non appare affatto anomala se si considera che aveva i cuccioli con sè e che aveva avvertito il possibile pericolo senza però vederlo o, peggio ancora, intravvedendolo soltanto, seminascosto dietro un albero. L’episodio comunque ha riacceso le polemiche sulla presenza degli orsi in Trentino. La Lega Nord, come scrive il sito dell’Alto Adige, è tornata a chiedere l’immediata fine del progetto Life Ursus che ha curato la reintroduzione e la tutela degli orsi nei territori della provincia. Di recente l’amministrazione provinciale, sull’onda delle proteste di allevatori e coltivatori danneggiati daincursioni degli animali (alcuni dei quali hanno sconfinato anche in Svizzera), aveva adottato una delibera che prevede la figura dell’"orso dannoso", per il quale è previsto espressamente l’abbattimento. L’orsa Daniza, responsabile dell’aggressione nei confronti di un cercatore di funghi nei boschi di Pinzolo in Trentino, sarà catturata ma non abbattuta. Lo prevede un’ordinanza firmata dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, sentito anche il presidente Ugo Rossi. L’animale è stato localizzato ed è sotto sorveglianza, come riferisce l’assessore Dallapiccola, ma la sua incolumità non è al rischio per il momento. "Il ricorso alla soluzione dell’abbattimento - precisa l’ordinanza - rimane come ipotesi estrema qualora l’animale, durante l’operazione di cattura, dovesse provocare un imminente, grave e non altrimenti evitabile pericolo per gli operatori e per terzi". Si tratta - sottolinea la Provincia - di una decisione "che prende atto del profilo dipericolosità che si è determinato, sulla base degli accertamenti compiuti dagli organi provinciali competenti, e che impone un intervento urgente per garantire il massimo livello di tutela della pubblica incolumità". E’ stato dimesso intanto dall’ospedale di Tione, con fasciature a braccia e gambe, Daniele Maturi, il cercatore di funghi vittima dell’aggressione. L’episodio di ieri continua comunque ad alimentare polemiche politiche. "La ricaduta sull’immagine del Trentino nel resto del paese, nel bel mezzo del Ferragosto con la massima presenza di turisti, dopo l’aggressione dell’orso ad una persona, vanifica tutti gli investimenti fatti su un territorio definito sicuro e compatibile con l’attività turistica nelle nostre valli e nei nostri boschi" afferma in una nota il consigliere provinciale di Forza Italia Giacomo Bezzi. "Ma cosa si aspettavano che facessero gli orsi con i piccoli in giro per le montagne? Mangiassero l’erba?" - si chiede polemicamente Bezzi - "Ormai il numerodi orsi presenti sul territorio è diventato incontrollabile" n difesa dell’animale si schiera la delegata regionale della Lega abolizione caccia (Lac), Caterina Rosa Marino, che sottolinea come il cacciatore di funghi "non sapeva evidentemente che si è trovato nella peggiore situazione in cui incontrare un plantigrado, l’unica realmente pericolosa: incontrare una mamma con i cuccioli". Nelle linee guida redatte dal Parco Adamello Brenta, ricorda Marino, si legge: "se ti imbatti in un mio cucciolo, non avvicinarti per osservarlo da vicino, ma allontanati con cautela, ritornando sui tuoi passi". Nuova segnalazione della presenza di un orso anche sul monte Cucal, in val di Fiemme. Lo afferma la Lega Nord Trentino che ha presentato un’interrogazione in cui chiede, dopo la vicenda di Pinzolo, "un’azione ferrea di prevenzione totale dei pericoli". "E’ evidente - si legge nell’interrogazione - che i silenzi politici e di chi è a disposizione del controllo sulla presenza degli orsi,lasciando al palo altri indispensabili servizi, non servono certo né a tranquillizzare l’opinione pubblica né a prevenire atti di aggressioni pericolose come quella successa".
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