Dalla Regione alle Asl, le spese folli per le sedi
 











Palazzi in centro e capannoni in zona industriale, condomini e opifici, garage, scuole, e tanti terreni. Sono gli immensi patrimoni immobiliari delle istituzioni pubbliche pugliesi. Immensi e gestiti in maniera, a volte, delirante. Dalla Asl al Comune, passando per Provincia e Regione, le amministrazioni possono contare su patrimoni immobiliari che valgono centinaia di milioni di euro.
Peccato che non bastino per contenere tutti gli uffici e che, per questo, le spese delle istituzioni pugliesi per pagare affitti e spese condominiali ammontano ogni anno a decine di milioni di euro. Una vicenda che ha anche un risvolto politico visto che nel luglio scorso il Movimento 5 Stelle Puglia aveva invitato le amministrazioni pubbliche ad avvalersi della legge n.137 del 13 dicembre scorso per annullare i contratti di locazione più gravosi. Invito protocollato a più di 200 enti pubblici pugliesi. alle prese con un’organizzazione del patrimonio immobiliare,in molti casi, caotica. E le spese per gli affitti salgono.
ASL BARI
Il caso più eclatante è forse quello dell’Asl di Bari. La terza azienda sanitaria italiana ha un patrimonio immobiliare imponente. Peccato che sia gestito in maniera irrazionale. Questo almeno è quanto ha scritto l’ispettore del ministero dell’Economia, Michele Ametta, nelle ultime pagine della relazione sui bilanci dell’Asl dal 2008 al 2012 (il documento che ha fatto scoppiare lo scandalo delle spese pazze per prestazioni aggiuntive). Fabbricati rurali inagibili, suoli privi di reddito, immobili in abbandono, sfitti o occupati abusivamente, terreni di pregio in città intestati ad altri soggetti. A fronte di questa gestione delirante, l’azienda paga ogni anno in affitti passivi una cifra pari a 4 milioni 312mila euro e spese condominiali per circa 170mila euro.
PROVINCIA
Ogni mese la Provincia di Bari spende in canoni di affitto circa 340mila euro, che in 12 mesi diventano4 milioni di euro. A pesare sono soprattutto i canoni di istituti d’arte e scuole. L’affitto trimestrale del liceo artistico Statale di Bari è un vero salasso come conferma anche il vicepresidente della Provincia Nuccio Altieri, visto che costa mezzo milione di euro l’anno. Pesante anche il canone dell’istituto d’arte/ accademia, 90mila euro ogni tre mesi che diventano 360mila euro a fine anno: "Abbiamo ereditato contratti decennali che ora sono in scadenza  -  dice Altieri  -  l’importo che si paga per gli affitti è esorbitante. Il vero problema è che si spendono questi soldi per strutture, a volte, inadeguate o non rispondenti alle esigenze". È il caso dell’accademia, posta in spazi angusti, senza luoghi espositivi.
COMUNE
Il Comune di Bari paga ogni mese circa 500mila euro al lordo di eventuale Iva. In totale nel 2012 la spesa in affitti passivi è stata di 5 milioni 45mila euro. Spesa scesa a 4 milioni 942mila nel 2013. Il risparmio in unanno è stato di 102mila euro. Dal conto totale bisogna però sottrarre gran parte degli affitti pagati dall’amministrazione per mantenere gli uffici giudiziari (tra il 70 e l’80 per cento rimborsati dallo Stato), quelli che gravano maggiormente sulle casse comunali: da soli gli uffici del giudice di pace, del palazzo di giustizia e degli uffici giudiziari penali costano più di 200mila euro al mese. Ma ciò che è forse meno noto è che il Comune di Bari è letteralmente seduto su un tesoro che vale centinaia di milioni di euro. A fronte delle spese per affitti, infatti, l’amministrazione può contare su un patrimonio di immobili fabbricati del valore di 982 milioni di euro, di cui 921 indisponibili, 51 disponibili e i restanti 10 demaniali. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dello stato patrimoniale dell’ente al 31 dicembre 2013, proposto dall’ex sindaco Michele Emiliano e contenuto nella delibera 316 di maggio. L’amministrazione comunale ha però cominciato a imboccare la strada dellarazionalizzazione del patrimonio: "Stiamo cercando di risparmiare  -  dice il sindaco Antonio Decaro  -  il primo risparmio è stato fatto con i municipi, accorpando tutte le sedi.
REGIONE
Nel 2012 la Regione spendeva ogni anno qualcosa come 5,6 milioni di euro in locazioni passive. Due anni dopo la spesa è scesa a 3,3 milioni. Merito del cambio di sede della protezione civile prima ospitata nell’aeroporto di Bari e soprattutto della realizzazione della nuova sede regionale di via Gentile in cui si sono trasferiti tra gli altri gli assessorati ai Trasporti e alla Sanità. Quest’ultimo fino a settembre 2013 si trovava in un palazzo condominiale privato in via Caduti di tutte le guerre, con una spesa in affitto per la Regione pari a 1,1 milioni di euro ogni anno. Ma merito anche di una serie di incastri e di un gruppo di lavoro regionale che si è costituto un paio di anni, guidato da Gianna Elisa Berlingerio ora dirigente del provveditorato eeconomato regionale, fa con l’obiettivo di razionalizzare l’immenso patrimonio immobiliare della Regione. Razionalizzare e valorizzare, visto che il valore del patrimonio di immobili pugliesi è passato da poco più di 100 milioni di euro nel 2011 a circa 800 milioni di euro del 2013. Nonostante questi sforzi, c’è ancora molto lavoro da fare per abbattere la spesa degli affitti. Il totale della spesa riferita al Consiglio regionale è stata di 1 milione 867mila euro (Iva inclusa) nell’anno 2013. Gli immobili del Consiglio comprendono, oltre alla sede dell’assemblea in Via Capruzzi che costa da sola più di 1 milione
e 500mila euro, anche gli uffici del Corecom in via Lembo e le sedi delle biblioteche del consiglio e del garage in via Giulio Petroni (il trasferimento del Consiglio in via Gentile è previsto a fine 2015). E dire che la Regione è dotata di un patrimonio immobiliare sterminato.Antonello Cassano,repubblica









   
 



 
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