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Gargano, la Procura apre l’inchiesta: abusivismo e disastro colposo
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La Procura della Repubblica di Foggia ha aperto un fascicolo di indagine, di iniziativa di ufficio, sulla alluvione che ha colpito nei giorni scorsi in particolare le zone di Peschici e San Marco in Lamis, su segnalazione dei carabinieri del Comando provinciale del capoluogo dauno. Le ipotesi di reato sono disastro colposo, violazione delle leggi urbanistiche, omissione di atti di ufficio. La Procura, nelle prossime ore, potrebbe disporre una maxi perizia. "Una buona notizia", secondo il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. "Bisogna capire - ha spiegato - se c’è una relazione tra alcuni effetti del disastro e alcune violazioni della legge dello Stato e naturale compiute in quell’area. Abbiamo visto delle brutture e degli stupri all’ambiente e stiamo tutti quanti imparando, finalmente, che non puoi pensare che la natura non reagisca se la strozzi. Ad un certo punto reagisce. Credo bisogna chiudere la lunga stagione dell’illegalità edell’impunità in materia ambientale". Nel frattempo, si continua a lavorare per riportare alla normalità la vita nelle zone colpite dall’alluvione. L’esercito, secondo quanto affermano dalla prefettura di Foggia, sta concludendo le attività di ripristino nelle zone di Peschici e Rodi Garganico, mentre la Provincia di Foggia e l’Anas sono impegnati a Cagnano Varano, Carpino, e Rignano Garganico per il ripristino della viabilità delle strade. La buona notizia è che, oltre al ritorno alla normalità, dopo la fuga di turisti dalle zone più colpite si stanno registrando nuovi arrivi, specie di tedeschi e svizzeri, che potranno godere di questo scampolo di stagione e del beltempo ritrovato. Molte delle attività turistiche risparmiate dalla furia delle acque di questi giorni stanno funzionando regolarmente.
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