Legge di stabilità, Napolitano: "Nella manovra passi importanti per la crescita"
 











Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella legge di stabilità appena approvata dal governo sembra esserci "un riconoscimento ampio e ci sono misure importanti per la crescita, sia direttamente per quel che riguarda le politiche di investimenti, sia indirettamente per quello che riguarda la riduzione della pressione fiscale".
Il capo dello Stato interviene mentre è in corso un duro scontro sulla legge di stabilità. Nella manovra è prevista una clausola  che fa scattare tagli alla sanità se le Regioni non realizzeranno 4 miliardi di risparmi richiesti. Una decisione che ha fatto scattare la rivolta dei governatori contro  i tagli. "A questa manovra dobbiamo ribellarci, in tutte le forme legittime, perché noi non siamo una fonte di spreco. Prendo atto che il governo non ci sente, e allora dico che impugneremo la manovra davanti alla Corte costituzionale, dal momento che non ho alcuna intenzione di aumentare le tasse aimiei amministrati", ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia in un intervista a Repubblica. Contro le scelte del premier, Matteo Renzi, si sono schierati tutti i presidenti delle Regioni, ad eccezione di Marcello Pittella, governatore lucano.
"L’impatto per noi sarà devastante, e in misura ancora maggiore rispetto a Regioni non proprio così virtuose. Perché i risparmi noi li abbiamo già fatti. Devono imporre a tutti di essere virtuosi, non colpire in modo indiscriminato", sottolinea Zaia. Per il Veneto la manovra comporterebbe "azzerare i soldi sul dissesto idrogeologico e sulla formazione. E limare su sociale e sanità. Ma io non ho intenzione di farlo, nè di aumentare i ticket. Salgo sulle barricate".
Interviene per bocciare le scelte del governo anche il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, e sceglie ancora una volta il suo blog. "Renzi infila nella manovra la porcata della clausola taglia-sanità! Il presidente del Consiglio, se ha coraggio, vada in tv a dire laverità agli italiani, quella verità che ieri in conferenza stampa a palazzo Chigi ha nascosto: cioè che la sua legge di stabilità scarica sulle spalle delle regioni 4 miliardi di tagli e che questi si tradurranno in tagli alla sanità, cioè sulla carne viva dei cittadini"", scrive in un post Grillo.
 Per il  Il leader della Fiom, Maurizio Landini, oggi a torino dove è in corso un corteo dei metalmeccanici della Cgil,  la legge di stabilità "è follia. Se lo
Stato dà soldi pubblici alle imprese queste si devono impegnare a non licenziare. È Una manovra sotto dettatura della confindustria, che è l’ultima che può dare lezioni di come si sta in un paese visto che, se c’è crisi, è anche responsabilità degli imprenditori che portano i soldi all’estero e non fanno investimenti".r









   
 



 
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