Pd, Bersani pronto a competere per la leadership. D’Alema: ’’Per grande partito utile il confronto’’
 











On. Pierluigi Bersani

"La volta scorsa ho fatto una grandissima cavolata a non candidarmi alle primarie". Ora "ho deciso di espormi perché sento il disamore dei nostri elettori, la mancanza di una prospettiva. Hanno bisogno di un punto di riferimento, altrimenti se ne vanno". Lo dice a ’Repubblica’ Pierluigi Bersani, a proposito di una sua candidatura alla guida del Pd.
"Per il 13 febbraio - annuncia - ho aderito alla mobilitazione dei metalmeccanici e del pubblico impiego. E non mi venissero a dire che sono filo-Cgil. Quando si parla con gli imprenditori ci vogliono le truppe".
E sulla prossima conferenza programmatica del partito afferma: "L’ho detto a Bettini. Coinvolgiamo subito la periferia, organizziamo assemblee sul territorio, facciamoci mandare dei documenti su 4-5 grandi temi: la crisi, l’Europa visto che si vota dopo poco, un Welfare universalistico, il Nord e il Sud. Mi ha ascoltato con grande attenzione, poi si è deciso il contrario. Si chiamano araccolta 3.000 persone il giorno prima, le si divide in una decina di gruppi, poi all’assemblea parlano i portavoce dei gruppi, due ospiti stranieri, magari Bono o chissà chi altro, si chiude con un discorso di Veltroni’’. ’’Ma così Walter si riduce a fare il leader dei supporter - insiste Bersani - e questo non può bastare a un grande partito. Sennò tanto vale mettere nei circoli quei manifesti che si appendevano dal barbiere: vietato parlare di politica".
A proposito della candidatura di Bersani, Massimo D’Alema osserva che "quando ci sarà il congresso, dopo le europee, legittimamente si confronteranno idee, piattaforme, personalità". "Un grande partito democratico, per sua fortuna, dispone di diverse personalità e deve essere pronto al confronto. Ma quando è il momento, non è mia intenzione anticiparlo", aggiunge.
"Ben venga la candidatura di Bersani’’, commenta Paolo Gentiloni, intervistato da Mario Adinolfi a ’Finimondo’ su Red. ’’La competizione è sempre una cosa buona,certo la scelta dei tempi non mi sembra felicissima, ci sono le elezioni alle porte, ma comunque adesso la cosa c’è. Voglio dire però che l’idea di Partito democratico di Bersani non mi convince affatto".
Pierluigi Mantini, neodem del Pd, apprezza ’’l’impegno di Bersani e la sua candidatura alla segreteria del Pd ma non i tempi né le parole con cui ripropone la continuità tra la storia del Pci, e le sue evoluzioni, e il Partito Democratico’’.
Per Mario Barbi, deputato ulivista del Partito democratico, "Bersani si accorge che il Pd non gode di buona salute e che c’è una sorta di difetto genetico’’. ’’Spero che - conclude - non finisca per avere paura del suo coraggio".Adnkronos

 


 

 









   
 



 
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