Il gip di Milano Paolo Ielo ha disposto nuove indagini sul sindaco Letizia Moratti nell’ambito dell’inchiesta che vede il primo cittadino e altre quattro persone, tra le quali l’ex sindaco Giampiero Borghini, indagati per le cosiddette consulenze d’oro. La Procura aveva chiesto di archiviare il caso. Ma il giudice, all’esito di un’udienza camerale tenuta la scorsa settimana, ha dato tempo al pm Alfredo Robledo fino al 30 giugno prossimo di acquisire nuove testimonianze e documenti per approfondire meglio il caso. Letizia Moratti era stata indagata per abuso d’ufficio mentre le altre quattro persone erano accusate anche, a vario titolo, di truffa e concussione. "Il numero dei dirigenti nominati tra gli esterni non avrebbe potuto superare la decina, a fronte del numero di 51 concretamente nominati". E’ questo uno dei passaggi dell’ordinanza con la quale il gip di Milano, Paolo Ielo, ha disposto che la Procura non archivi, ma svolga nuoveindagini nei confronti del sindaco Moratti e di altri quattro indagati, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e concussione. Quanto a quest’ultimo reato, ipotizzato in un primo momento per gli incarichi non riconfermati nei confronti di una serie di dirigenti, per il gip, anzinché la concussione, bisogna indagare per violenza privata aggravata. Tanto pi§ che, sottolinea il giudice, "il materiale investigativo acquisito appare idoneo a sostenere l’accusa in giudizio con ragionevoli probabilità di condanna quanto meno di uno dei casi specifici esaminati. Per quanto riguarda invece l’abuso d’ufficio, invece, reato per il quale è stata indagata Letizia Moratti, il giudice svolge una serie di valutazioni e impone alla Procura di accertare "a chi sia concretamente riconducibile la gestione della scelta dei dirigenti con le modalità indicate; se, e in che misura, sia stata rappresentata a costoro la legittimità del procedimento adottato; in caso positivo l’autore di talerappresentazione". Secondo il gip Ielo, infine, per individuare i consulenti del Comune non è stata effettuata una ricerca diretta "consistente in un’attivita’ pronta a selezionare le diverse professionalità", e da questo punto di vista,"risulterebbe violato pure il più blando limite previsto dal regolamento".Adnkronos
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