Tav nel mirino dell’Autorità: costi alti e tempi lunghi, lesa la concorrenza
 











Le indagini effettuate dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture negli ultimi anni sulle attività poste in essere da Tav Spa hanno evidenziato alcune fattispecie rilevanti nella realizzazione dell’Av/Ac (Alta velocità e Alta capacità). E’ quanto si legge nella relazione annuale 2008 dell’Autorità che entra nel merito delle criticità: "Le fattispecie riguardano - si rileva - il mancato rispetto del principio della libera concorrenza nella stipula degli atti integrativi (in relazione alla circostanza che l’affidamento originario era stato effettuato senza alcuna gara), il mancato rispetto del principio di economicità nella realizzazione dei lavori (a causa della triplicazione del costo delle opere rispetto a quello inizialmente preventivato) e il mancato rispetto del principio dell’efficacia dell’azione amministrativa (in relazione all’abnorme dilatazione dei tempi di realizzazione)".
"I maggiori costi,per varianti, sospensioni e opere aggiuntive, - prosegue la relazione - sono stati tutti riversati su Tav Spa nonostante il contratto originario prevedesse espressamente, nella valutazione dei costi, i rilevanti rischi di esecuzione. Gli atti aggiuntivi, tra l’altro, hanno rimesso in discussione gran parte dei rischi posti inizialmente a carico del contraente generale".
La vigilanza dell’Autorità ha rilevato inoltre "una eccessiva frammentazione degli interventi per effetto del gran numero di soggetti che hanno partecipato all’esecuzione e un uso distorto dello strumento conciliativo, adottato anche per l’introduzione di consistenti variazioni all’oggetto contrattuale. La dilatazione dei tempi di realizzazione si è verificata oltreché per le usuali lungaggini dei procedimenti autorizzatori anche per la criticità di un affidamento effettuato in carenza di una adeguata progettazione dell’opera e della verifica di fattibilità della stessa". In conclusione "una corretta ed efficaceazione di Tav Spa avrebbe richiesto, per eliminare tutte le criticità evidenziate, di procedere alla risoluzione dei contratti essendosi verificata l’ipotesi di eccessiva onerosità sopravvenuta". Adnkronos









   
 



 
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