Bari, una talpa avvertiva i politici
 







di GIULIANO FOSCHINI e GABRIELLA DE MATTEIS




C’era una "talpa" nell’inchiesta che ha coinvolto l’ex assessore della Regione Puglia Alberto Tedesco. E’ l’ipotesi sulla quale sta lavorando il pm di Bari Desirèe Digeronimo, titolare di una delle quattro indagini sulla sanità pugliese. L’altro fascicolo, quello del sostituto procuratore Giuseppe Scelsi dal quale è stato stralciato il filone sul presunto giro di escort, ieri è stato invece caratterizzato dall’interrogatorio dell’imprenditore Enrico Intini, indagato per turbativa d’asta: a lui il pm ha chiesto, tra l’altro, notizie sui rapporti tra l’imprenditore Gianpaolo Tarantini e la Protezione Civile ed in particolare Guido Bertolaso.
Le inchieste di Bari procedono quindi in direzioni diverse. Il 18 giugno il direttore generale del Policlinico Vitangelo Dattoli è stato convocato a Palazzo di Giustizia come persona informata sui fatti. Ma durante l’audizione la sua posizione è cambiata. Al manager il pm ha contestato il reato di falsedichiarazioni. Secondo la procura, avrebbe rivelato a Tedesco l’esistenza di un fascicolo che lo coinvolgeva.
L’accusa si basa su una intercettazione. In una telefonata del settembre del 2008 (Tedesco ha appreso di essere indagato a febbraio), Dattoli ha rivolto una domanda all’allora assessore che suona più o meno così: "Ti sei messo nei guai ?", aggiungendo poi che avrebbe parlato della questione con una persona di sua conoscenza. Il direttore generale si è difeso, sostenendo che la conversazione si riferiva alle difficoltà politiche di Tedesco. Dichiarazioni non ritenute attendibili. La procura è al lavoro per cercare riscontri all’ipotesi dell’esistenza di una talpa.
Sul fronte dell’altra inchiesta (un filone è il fascicolo nato dalle dichiarazioni di Patrizia D’Addario, la escort che ha raccontato di aver trascorso una notte con Silvio Berlusconi) il pm Scelsi ha ascoltato l’imprenditore Enrico Intini, vicino ad ambienti del Pd, accusato di turbativa d’asta insieme all’exmanager della Asl Lea Cosentino, a Gianpaolo Tarantini e Cosimo Catalano, titolare di una azienda di servizi. Al centro dell’inchiesta il presunto tentativo di truccare un appalto per le pulizie all’azienda sanitaria. "Abbiamo chiarito la nostra posizione" dice l’avvocato Federico Massa. Nell’interrogatorio c’è stato spazio anche per chiarire il rapporto tra Tarantini e Bertolaso. Intini ha raccontato di aver conosciuto il capo della Protezione civile tramite l’imprenditore barese.de La Repubblica 

 









   
 



 
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