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Altolà di Fini al Governo: -’Non esautorare il Parlamento a colpi di maxiemendamenti- |
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La Giunta per il Regolamento della Camera discuterà sul ricorso alla fiducia da parte del governo su maxiemendamenti che spesso sostituiscono del tutto i testi usciti dalle Commissioni parlamentari. Lo ha annunciato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un’intervista al canale satellitare di Montecitorio sottolineando che il governo "non può pensare di esautorare il Parlamento". "La questione -ha detto Fini- non è nata in questa legislatura, ma almeno da due o tre legislature è nel dibattito politico: nella passata legislatura il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si rivolse al governo dell’epoca per sottoporgli il problema della presentazione di maxiemendamenti con fiducia. La conseguenza è che l’Assemblea, soprattutto se non è rispettato il lavoro delle Commissioni, si vede esautorata del diritto-dovere di discutere". "La questione sarà affrontata in Giunta per il regolamento. Tutti i gruppi parlamentari si sono dettidisponibili a farlo. Non so che cosa si può proporre da inserire nei Regolamenti ma certamente -ha evidenziato Fini- il governo deve essere consapevole che nel Parlamento nessuno vuole limitare il suo diritto-dovere di governare così come nessuno nel governo può pensare di non doversi confrontare con il Parlamento, di esautorarlo. E’ una questione che chiama in causa due principi della democrazia, che deve essere rappresentativa e governante". La terza carica dello Stato ha anche affrontato la questione del testamento biologico che in autunno arriverà in aula alla Camera, un "provvedimento di grande rilievo". Il testo ’’viene dal Senato. Si tratterà di una discussione ampia, seria e approfondita. Il mio personale auspicio -ha sottolinea Fini- è che al termine di quella discussione si possa registrare una convergenza sul testo molto ampia proprio perché sono questioni che non possono essere affrontate nella logica maggioranza-opposizione, ma proprio perché eticamente sensibili sonoquestioni doverosamente trasversali". Quindi un bilancio del primo anno di legislatura da parte del presidente della Camera, un anno "ancora interlocutorio ma tutto sommato positivo’’. ’’Sono stati mesi di intenso lavoro parlamentare: la dialettica, a volte aspra, tra maggioranza e opposizione si è sempre mantenuta su binari costruttivi". Tra le innovazioni positive, Fini cita quella del voto in Aula basato sul riconoscimento delle impronte digitali di ciascun deputato: "All’inizio c’erano delle perplessità, c’era preoccupazione sui tempi che si sarebbero allungati. Oggi molti sono coscienti che si è trattato di un intervento moralizzatore perché non è più possibile alterare la volontà dell’Assemblea". La ripresa dei lavori parlamentari a settembre, aggiunge poi Fini, sarà caratterizzata dal del G14 dei parlamenti: "Saranno ospiti a Montecitorio i presidenti delle Camera di 14 paesi e insieme discuteremo del ruolo dei parlamenti nella lotta al crimine organizzato".
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