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Zanda: -’Monopolio tv e uso perverso della fiducia, da Berlusconi un quadro inquietante |
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"In queste settimane estive il governo Berlusconi e la maggioranza stanno completando un quadro molto inquietante che fa prevedere un autunno difficilissimo per il nostro Paese". Lo afferma il vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, che sottolinea come "Rai e Mediaset stiano operando ormai come un monopolio di fatto, come dimostrano non soltanto l’occupazione delle reti, dei telegiornali e dei giornali radio, ma anche il plateale utilizzo della Rai da parte di Mediaset per cercare di mettere in difficoltà Sky". "Sul piano istituzionale poi - continua Zanda - ormai sono chiari a tutti gli effetti micidiali dell’uso perverso dei decreti legge, dei maxiemendamenti e dei voti di fiducia, denunciati ieri dallo stesso presidente della Camera. In Senato il Partito democratico sta da tempo chiedendo, senza ottenere risposte, la fine di queste pratiche incostituzionali". "E se non bastasse - insiste il senatore del Pd - il governo haannunciato di voler modificare, con ordinanza della Protezione civile, la normativa fiscale per le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto, operando così una forzatura totalmente contraria alla Costituzione. Così come pure è stato grave una settimana fa espellere dall’ordine del giorno, poco prima della discussione al Senato, due mozioni sgradite al governo". "Gravissimo è poi - continua Zanda - che il governo non abbia ritenuto di dover informare il Parlamento su come è stato utilizzato il buco di 35 miliardi di spesa pubblica denunciato qualche giorno fa a Montecitorio da Franceschini". "Infine - conclude - sempre in queste settimane estive stanno emergendo con grande evidenza le clamorose inadeguatezze nei confronti dell’utenza di Alitalia-Cai, le difficoltà dell’Anas a controllare il sistema autostradale che, pur forte dei benefici tariffari che il governo gli ha ripetutamente concesso con decreti legge, produce disfunzioni come quella del maxi-ingorgo del passante diMestre, mentre le ferrovie non danno alcun segnale in materia di sviluppo delle reti regionali per i pendolari, il cui calvario ricomincerà puntuale nelle prime settimane di settembre".Adnkronos
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