Il clima sulla terra sta cambiando e la responsabilità è dell’aumento dei gas serra nella nostra atmosfera, principalmente anidride carbonica( CO2) e metano , prodotti dalla combustione di petrolio, carbone e gas naturale. L’aumento eccessivo di questi gas sta provocando l’aumento della temperatura che mette a rischio l’esistenza sul pianeta. L’obiettivo irrinunciabile è fermare i cambiamenti climatici, ridurre i consumi energetici, promuovere le fonti rinnovabili e abbattere le emissioni di CO2 in atmosfera. La Commissione Europea ha fissato chiari obiettivi da raggiungere al 2020: ridurre i consumi energetici del 20%; incrementare del 20% l’utilizzo di risorse rinnovabili e diminuire del 20% le emissioni di CO2 rispetto ai valori del 1990. Nell’ambito di questi impegni i governi, di ieri e di oggi, hanno introdotto una serie di incentivi per la produzione di energie da fonti rinnovabili, che hannostimolato e stanno stimolando le imprese che operano nel settore a proporre, legittimamente, ma talvolta con intenti meramente speculativi, progetti mirati a ottenere meri interessi economici. Il territorio della Capitanata ha un’attitudine territoriale alla produzione energetica da fonti rinnovabili ( vento e sole , ma anche biomasse) ed ha visto negli ultimi anni una continua corsa all’”oro” da parte di imprese piccole e grandi con la benedizione delle Amministrazioni locali, tanto che oggi la produzione energetica rinnovabile eccede del 60 % i consumi complessivi della provincia, infatti essa ospita la più alta percentuale italiana d’impianti installati. La corsa non si ferma e nessuno cerca di mettere argine a questa deregulation, anzi viene favorita dalle amministrazioni locali che vedono in questo un modo per rimpinguare gli asfittici bilanci , per creare clientela sempre utile per farsi rieleggere e dagli agricoltori che vedono in questo unavia per implementare i ricavi di una agricoltura in crisi. I vari campi eolici spesso sorgono in dispregio alle normative e con la connivenza delle amministrazioni , come per esempio sta accadendo per l’impianto eolico della API Holding in località Serra del Vento del Comune di S.Agata di Puglia, che vede l’installazione di alcuni aerogeneratori che non rispettano il dettato del Articolo 14 del REGOLAMENTO REGIONALE 23 giugno 2006, n. 9 , che prevede che il soggetto proponente stipuli una convenzione con il comune limitrofo nel caso in cui l’aerogeneratore più vicino disti meno di 500 metri dal suo confine amministrativo. Infatti almeno tre aerogeneratori sono a pochi metri dal confine amministrativo di Deliceto. E nessuno vede e tutti tacciono. Perché? Sono così rilevanti gli interessi che alcune amministrazioni sono cadute, altre vedono sindaci indagati ed altre ancora in continua fibrillazione. In tutta questa storia gli unici a guadagnarci veramentesono le società che giocano sulla concorrenza fra gli agricoltori e sulla connivenza delle amministrazioni locali, specie nell’ambito dell’eolico e per i cittadini non vi è alcuna diminuzione della bolletta. E intanto in questi affari si affaccia la malavita ; infatti i primi messaggi sono arrivati con alcuni attentati ai campi eolici nella scorsa estate , che ha costretto le società ad assumere vigilantes , come è accaduto ad un impianto eolico di S.Agata di Puglia. Accanto alla corsa all’eolico una nuova e pericolosa corsa si è aperta sul fotovoltaico con risvolti particolari, infatti ad oggi sono in dirittura d’arrivo l’installazione di circa: 40 MW nel Comune di Foggia in località Posta la Volla – Gavelella -Semplicione - Masseria De Nittis - Masseria Ricciardi da parte della società SATEL RENEWABLE con sede a Foggia- Incoronata; 40 MW nel Comune di San Severo in località Falciglia da parte E.ON CLIMATE & RENEWABLES ITALIA SOLAR diMilano; 123 MW nel comune di Troia in località Montevergine- Tortorella- San Vincenzo-Serratraversa – Santissimo da parte della SOCIETA’ EN.IT. PUGLIA ( Roma); 112 MW nel comune di Cerignola in località Mass. Pellegrini - Posta Paletti - Santa Maria -Acquarulo da parte di SATEL RENEWABLE di Foggia ed EN.IT. PUGLIA di Milano; 105 MW nel comune di Manfredonia in località Posta Cogna - Verginuolo - Onoranza Valle - Piscitella -Contrada Monachelle da parte delle società SATEL RENEWABLE , TETI ( Bari), ERA, e SOLAR PARK ELISABETH S.R.L. ( Roma). Per un Totale di circa 380 MW e con un consumo di suolo di circa 700 ettari di terreno agricolo, che cambierà destinazione d’uso per circa 25 anni e diverrà terreno industriale, che sarà sottoposto all’ICI e porterà nuovi introiti ai comuni. Questo è quello di cui siamo a conoscenza, ma centinaia di DIA sono giunte ai comuni per l’installazione di campifotovoltaici da meno di 1 MW. Questa corsa porterà allo stravolgimento della vocazione naturale del nostro territorio e al consumo scriteriato di suolo, non tenendo in nessun conto che quello che oggi sembra essere sviluppo, nei prossimi anni potrebbe essere degrado, anche perché questi impianti non portano occupazione duratura ma solo occupazione molto temporanea. Il nostro territorio rischia di diventare il più grande “produttore” di energia fotovoltaica con immense distese di pannelli, che ne modificheranno le caratteristiche paesaggistiche ed economiche. Il rischio è la perdita di aree pregiate da un punto di vista agricolo, archeologico, naturalistico e paesaggistico, compromettendo, così, in maniera irreversibile il territorio e il futuro delle nuove generazioni, se non è già stato compromesso. Quello che è già accaduto con l’eolico non può e deve ripetersi. Non può prevalere la strategia “ meglio un uovo oggi, che una gallina domani”. Bisognaincentivare i piccoli impianti sia eolici che fotovoltaici , andare alla costruzione di vere e proprie masserie agro energetiche , che rappresentano il futuro della nostra agricoltura in modo da non modificare il territorio da agricolo in industriale. Bisogna partire dall’istallazione del fotovoltaico su tutti gli edifici pubblici a partire dalle scuole, alle sedi dei comuni delle ASL , degli Ospedali ecc… . Questo a noi sembra il fotovoltaico buono che può portare enormi risparmi agli enti pubblici. L’invito di Legambiente Circolo “ Gaia” di Foggia è di limitare il più possibile l’uso di terreni agricoli per tali insediamenti. L’ installazione di centrali fotovoltaiche di "grande taglia" devono essere installate solo in aree soggette a interventi di bonifica e recupero (come ad esempio cave dismesse – discariche esaurite…) oppure aree marginali e non produttive del territorio . Insomma bisogna dare una svolta alle politiche energetiche sul nostroterritorio con una strategia chiara che passa per alcuni campi di intervento prioritari: 1) Spingere l’innovazione attraverso l’introduzione della certificazione energetica degli edifici; 2) Fissare un contributo delle fonti energetiche rinnovabili minimo obbligatorio in tutti i nuovi interventi edilizi; 3) Una politica per l’efficienza energetica negli edifici esistenti. Solo con una ampia riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente sarà possibile ridurre in maniera sostanziale i consumi energetici civili, che costituiscono il 50% dei consumi elettrici e il 33% dei consumi energetici totali. L’Ente Provincia , a cui è stato delegata la materia vigili , programmi ed indirizzi . LEGAMBIENTE Circolo GAIA
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