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Puglia, salviamo le città dalla cementificazione |
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di Pullo M. Rosaria
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La chiave di volta del nuovo piano delle regole urbanistiche è rappresentata dall’introduzione del sistema della perequazione e dall’abolizione dei vincoli delle destinazioni d’uso. Così le amministrazioni hanno spiegato i vantaggi derivanti dal nuovo Piano di Governo del Territorio . Il trionfo del vero regista dell’operazione: l’on. Lupi, autore di una proposta di legge che cancellerebbe definitivamente l’urbanistica nel nostro paese. Nell’articolo 9 c’è scritto che «la perequazione si realizza con l’attribuzione di diritti edificatori alle proprietà immobiliari ricomprese in determinati ambiti territoriali» e che tali diritti sono commercializzabili. Nel caso del Pgt la capacità edificatoria è estesa a tutte le aree ancora non coperte dal cemento: il trionfo della proprietà speculativa. Siamo l’unico paese dell’Europa che premia la rendita e danneggia di fatto ogni altra attività economica. Pensate alle aziende agricole localizzate asud. Una volta che verrà attribuita una rendita immobiliare espressa in metri cubi nessuno continuerà più a coltivare i terreni: si guadagna cento volte di più - e senza nessun rischio - a fare speculazione immobiliare. La liberalizzare la destinazioni d’uso ci renderebbe uguali all’Europa. Ma quando mai! Lì non rinunciano a governare il territorio. Applicano intelligenti flessibilità delle destinazioni urbane. Ne fissano l’escursione ma non le affidano alla proprietà immobiliare. E’ l’amministrazione pubblica che decide. L’equilibrio delle funzioni di una città, il rapporto tra le varie tipologie edilizie, tra servizi pubblici e attività lavorative, viene così affidato ai bilanci aziendali. Un mare di cemento non disegna una città. Purtroppo le amministrazioni non hanno riflettuto neppure sulla crisi immobiliare statunitense. E’ lì che hanno teorizzato e sperimentato il primato dell’economia a disegnare le città. Il fallimento di una così rozza concezione sta facendo tremareancora l’economia mondiale. Le uniche aree ancora non urbanizzate sono infatti quelle a sud, ed è proprio lì che si concentrano gli interventi del Pgt. E ciò che colpisce è il cinismo con cui si nasconde la realtà. La stampa amica amplifica le bugie: Ma se si guardano le carte si vede che nelle aree ancora verdi vengono previsti grandi ambiti di trasformazione urbanistica. In un elaborato di piano si ha l’improntitudine di classificare quelle aree come "Bellezze d’insieme". Nell’elaborato successivo si permette la loro edificazione. Altro che città più verde. Lo slogan pubblicitario potrebbe essere "Bellezza, ti hanno scippato la città".
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