Le candidature per le elezioni regionali che si terranno in primavera agitano le acque dei due schieramenti. All’interno del centro-sinistra, il nodo più difficile da gestire è la Puglia, con l’annuncio reiterato con un video su YouTube della ricandidatura del presidente uscente Nichi Vendola, sorretto da Sinistra e Libertà e dal Prc, deve però sconfiggere la resistenza del Pd (sia regionale che nazionale) che vorrebbe candidare l’attuale sindaco di Bari, Michele Emiliano che avrebbe l’appoggio pure di Udc e Idv. Il partito di Casini ieri ha infatti incontrato il ministro Raffaele Fitto, leader del Pdl in Puglia ed ex governatore, dicendo che se il candidato del centro-sinistra dovesse rimanere Vendola «ci sono molte possibilità che l’Udc corra con il Pdl». In questo quadro ieri il consiglio regionale pugliese ha discusso le modifiche alla legge elettorale regionale che saranno varate entro gennaio. All’ordine del giorno, la soglia disbarramento, attualmente al 4%. I piccoli partiti la vorrebbero eliminare o abbassare al 2%, il Pd più sotto del 3% non va. Ma la vera mina vagante è quella che alcuni giornali regionali riportavano ieri: il Pd starebbe preparando una modifica alla legge che renderebbe possibile la candidatura di un sindaco che solo dopo le elezioni dovrebbe scegliere quale incarico mantenere. Il Pd pugliese smentisce, certo è che sembrerebbe proprio una norma ad hoc per la candidatura di Emiliano... Qualcosa di più chiaro sta succedendo invece nelle altre regioni. In Lombardia per esempio sembrano già scontati i nomi che si sfideranno in primavera: Roberto Formigoni, presidente uscente del Pdl e Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano per il centro-sinistra. Oggi Penati dovrebbe ufficialmente presentarsi. L’altro nome certo del Pdl è in Calabria: Giuseppe Scopelliti. Ancora incerto lo sfidante, visti i tentennamenti di Udc e Idv a sostenere il presidente attuale del centro-sinistraAgazio Loiero. Alla maggioranza restano ancora molti nodi da sciogliere e il 16 dicembre si terrà a Palazzo Grazioli un vertice per trovare le soluzioni entro Natale. Puglia, Lazio e Campania le regioni più incerte, mentre al Nord è ancora in corso il braccio di ferro con il Carroccio nel Veneto e in Piemonte. La Lega sostiene con forza la candidatura del suo capogruppo alla Camera, Roberto Cota come sfidante di Mercedes Bresso, e rivendica a sè la poltrona di Giancarlo Galan, con in alternativa Luca Zaia e Flavio Tosi. L’Udc, vero ago della bilancia, potrebbe schierarsi con il Pd sia in Piemonte che in Veneto, mentre in Campania regna l’incertezza. Con Cosentino ancora in stand by, ieri Quagliarello ha fatto il nome di Guido Bertolaso come possibile candidato del centro-destra.
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