Lazio, attesa la sentenza del Tar su lista Pdl Il Piemonte annuncia ricorso
 











Il Tar del Lazio dovrebbe esprimersi stasera sul ricorso presentato dal Pdl contro l’esclusione della sua lista nella provincia di Roma per ritardo nella presentazione dei documenti in vista delle Regionali del 28 e 29 marzo.
All’esame dei giudizi amministrativi anche il controricorso presentato dal Pd.
Fonti giudiziarie riferiscono, infatti, che "gli avvocati sono stati convocati per le 19 per la lettura dell’ordinanza o della sentenza".
I giudici amministrativi si dovranno esprimere dopo che venerdì sera il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge interpretativo che al primo articolo considera assolto il rispetto dei termini orari per la presentazione delle liste quando "entro gli stessi i delegati incaricati della presentazione delle liste, muniti della prescritta documentazione, abbiano fatto ingresso nei locali del Tribunale".
Il medesimo articolo prevede che i delegati che si siano trovati nelle condizioni descritte"possono effettuare la presentazione delle liste dalle ore otto alle ore venti del primo giorno non festivo successivo a quello di entrata in vigore del decreto".
Luigi Medugno, legale del pool che difende il Pdl si è detto fiducioso sulla possibilità che il ricorso sia accolto "anche a prescindere dall’applicazione del decreto".
Gianluigi Pellegrino, avvocato difensore del Pd, ha sottolineato la mancanza della documentazione richiesta e non solo il non rispetto dei tempi.
"Abbiamo concluso per l’inammissibilità del ricorso: ciò che hanno depositato ai carabinieri non può mai essere la prescritta documentazione richiesta dallo stesso decreto legge" entrato in vigore sabato, ha detto Pellegrino.
Ma la partita si sta allargando. Stamanttina Mecedes Bresso presidente della regione Piemonte ha annunciato un ricorso contro il decreto. Mercedes Bresso, ha precisato che la decisione è stata presa nella riunione di giunta di questa mattina. "Non possiamo accettare - ha detto Bresso- ingerenze del Governo in una materia che in Piemonte è già regolamentata dalla legge regionale. Noi abbiamo attivato la procedura della legge elettorale regionale, tanto è vero che sono stata io a convocare i comizi elettorali e quindi ad indire le elezioni". "E’ vero che il decreto del Governo è riferito ad altre regioni - ha aggiunto Bresso rispondendo alle domande dei giornalisti - ma in futuro quello che il decreto sancisce sarà valido per tutte le regioni italiane. E anche ora lo sarebbe se ci fossero ricorsi di cui al momento non siamo a conoscenza".









   
 



 
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