Qual è il nome che potremmo dare alla lobby che da vent’anni è proficuamente impegnata a favore dell’amianto? Non sono soltanto industriali, né solo politici di destra o di sinistra. Lo schieramento è ingrossato da personaggi anonimi e potenti, che dall’ombra tessono senza sosta le fila di un disegno ben preciso, capace di bloccare una legge, far naufragare un fondo pensionistico, introdurre senza alcuna logica apparente un emendamento tale da svuotare un provvedimento legislativo di ogni significato. Con il tempo ho capito che l’assenza di logica è solo apparente. In realtà una logica c’è, ci deve essere. Non riesco a credere che tanti comportamenti ostativi siano casuali. Sembra che il disegno preveda che tutto cambi affinché, però, tutto resti uguale. Il "facimmo ammuina", insomma […]. Volevo restare lontana dalla politica, ma non si può. Perché è qui che viene deciso il destino di migliaia di persone, nel bene e nel male. Ed è qui che bisognavenire per ritrovare il bandolo di una matassa altrimenti impossibile da sciogliere […]. Inizialmente avevo strutturato il mio lavoro con uno schema organizzativo. La legge per la messa al bando dell’amianto del 1992 doveva essere il mio faro. A partire da essa volevo rintracciare tutti quei provvedimenti legislativi successivi ad essa che hanno agito per la salvaguardia della salute pubblica. Tutti quelli di segno opposto mi avrebbero indicato chi rema contro questo processo. Ma non è stato affatto facile. Presto mi sono resa conto di essermi trovata in un labirinto dove le parti si erano invertite, i "buoni" erano diventati "cattivi"e viceversa. Senza contare che esiste un sottobosco di leggi regionali, ordinanze prefettizie e comunali che si annullano a vicenda e che mi hanno fatto perdere il filo. Mi sono resa conto che non sempre è vero che scripta manent . Nella vicenda amianto le parole scritte possono valere davvero poco. Allora ho deciso di cambiare strategia. E ho cercato gliuomini e le donne che della tutela della salute pubblica hanno fatto una battaglia di vita. Per chi si occupa d’ambiente Felice Casson è un nome che fa tornare subito in mente Porto Marghera […]. L’ho ritrovato seduto ai banchi della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito e lo ritrovo come firmatario del primo disegno di legge depositato durante il nuovo governo Berlusconi. Un disegno di legge sull’amianto […]. Il 19 marzo 2009 l’ex giudice prende la parola al Senato: «Per un processo che inizia in Piemonte sulle vittime dell’amianto sono decine e decine le indagini ferme in tutta Italia: dalla Sicilia alla Sardegna, dalle Puglie al Lazio, dalla Liguria al Friuli, dall’Emilia Romagna al Veneto e alla Campania. Migliaia di ammalati e morti in tutta Italia, oltre quattromila decessi l’anno, quattro volte i morti causati dagli infortuni sul lavoro, ancora di più rispetto alle uccisioni dovute alla criminalità organizzata. Indagini e processi difficili abbandonati in ufficigiudiziari sprovvisti di mezzi e inadeguati ad affrontare una delle maggiori stragi dell’era contemporanea, con la previsione di un picco per i decessi intorno al 2015-2020». Questa legge (di tutela delle vittime, ndr ) che dovrebbe tutelare le vittime della strage bianca è una vicenda a tratti misteriosa. È come una carrozza su cui vedo salire di volta in volta nuovi paladini. Il loro ruolo dura poco, qualche settimana al massimo, poi se ne dimenticano. Si distraggono, chissà. Avranno troppi impegni. È il caso del senatore Luigi Collino, del Popolo della libertà. Sua la firma dell’ennesimo progetto di legge. Personalmente gli sono stata dietro per quattro mesi, poi ho mollato. Gli ho telefonato due volte la settimana, da gennaio ad aprile. Mi chiedo: perché un senatore che si prende carico di un problema, tanto da scrivere e firmare un disegno di legge poi non lotta tenace mente per portarlo in discussione in aula? «Certo che lotto tenacemente» mi ha risposto l’ultima volta che cisiamo sentiti, a fine aprile. «Ma non dipende certo da me la calendarizzazione dei disegni di legge. Non ci sono solo io a proporre testi per la discussione». Sarà. A me continua a sembrare inverosimile che un senatore, tra l’altro della maggioranza governativa, non riesca a portare a casa il risultato. da "Amianto.
|