Dopo la corsa all’eolico è iniziata la corsa agli impianti fotovoltaici e alle biomasse . Ad oggi sono in dirittura d’arrivo impianti fotovoltaici per circa 943 MW: • nel Comune di Foggia: circa 62 MW in località Posta la Volla – Gavelella Semplicione - Masseria De Nittis - Posta la Volta - Masseria Ricciardi - Tamaricciola, da parte della società SATEL RENEWABLE con sede a Foggia- Incoronata; circa 40 MW in località Posta La Volla – Gavellella - Semplicione - Masseria De Nittis da parte della società EMMESSENNE SOLAR s.r.l.; circa 3 MW in località “Incoronata”, circa 8,5 MW in località Mezzanone da parte della MACCHIA ROTONDA SOLAR SRL, con sede legale in Foggia (FG), Zona Industriale ASI località Incoronata( Gatel Renewable srl) • nel Comune di San Severo 40 MW in località Falciglia da parte E.ON CLIMATE & RENEWABLES ITALIA SOLAR di Milano; • nel comune di Troia 123 MW in località Montevergine-Tortorella- San Vincenzo-Serratraversa – Santissimo da parte della SOCIETA’ EN.IT. PUGLIA ( Roma); • nel comune di Cerignola 112 MW in località Mass. Pellegrini - Posta Paletti - Santa Maria -Acquarulo da parte di SATEL RENEWABLE di Foggia ed EN.IT. PUGLIA di Milano; • nel comune di Manfredonia circa 222 MW in località Posta Cogna - Verginuolo - Onoranza Valle - Piscitella -Contrada Monachelle - Macchia Rotonda da parte delle società SATEL RENEWABLE , TETI ( Bari), ERA, e SOLAR PARK ELISABETH S.R.L. ( Roma), “NÒVASOL2”con sede legale in via Conte Appiano -Foggia • nel comune di Ortanova circa 44 MW in località “Masseria La Ficora”, da parte della società SATEL RENEWABLE Il consumo di suolo sarà di circa 2.000 ettari di terreno agricolo, che cambierà destinazione d’uso per circa 25 anni e diverrà terreno industriale, che sarà sottoposto all’ICI e porterà nuovi introiti ai comuni. Questo è quello di cui siamo aconoscenza, ma centinaia di DIA sono giunte ai comuni per l’installazione di campi fotovoltaici da meno di 1 MW. Questa corsa porterà allo stravolgimento della vocazione naturale del nostro territorio e al consumo scriteriato di suolo, non tenendo in nessun conto che quello che oggi sembra essere sviluppo, nei prossimi anni potrebbe diventare degrado, anche perché questi impianti non portano occupazione duratura ma solo occupazione molto temporanea. Il nostro territorio rischia di diventare il più grande “produttore” di energia fotovoltaica con immense distese di pannelli, che ne modificheranno le caratteristiche paesaggistiche ed economiche. Il rischio è perdita di aree pregiate da un punto di vista agricolo, archeologico, naturalistico e paesaggistico, compromettendo, così, in maniera irreversibile il territorio e il futuro delle nuove generazioni, se non è già stato compromesso. Quello che è già accaduto con l’eolico non può e deve ripetersi. Bisogna incentivare i piccoli impianti sia eolici che fotovoltaici , andare alla costruzione di vere e proprie masserie agro energetiche , che rappresentano il futuro della nostra agricoltura in modo da non modificare il territorio da agricolo in industriale. L’invito di Legambiente Circolo “ Gaia” di Foggia è di limitare il più possibile l’uso di terreni agricoli per tali insediamenti. L’ installazione di centrali fotovoltaiche di "grande taglia" possono interessare solo nel caso in cui esse interessino aree soggette a interventi di bonifica e recupero (come ad esempio cave dimesse – discariche esaurite) oppure aree marginali e non produttive del territorio e di “solarizzare” la città ed i comuni . Anche per gli impianti a biomasse è in atto la corsa a cercare di installare quanti più impianti è possibile. Legambiente è favorevole solo alle filiere corte (nello spazio), e brevi (nel tempo), che garantiscano un bilancio energetico positivo con percentuale di produzionecomplessiva di CO2 negativa e non devono consumare tanta acqua. Insomma bisogna dare una svolta alle politiche energetiche sul nostro territorio con una strategia chiara che passa per alcuni campi di intervento prioritari: 1) Spingere l’innovazione attraverso l’introduzione della certificazione energetica degli edifici; 2) Fissare un contributo delle fonti energetiche rinnovabili minimo obbligatorio in tutti i nuovi interventi edilizi; 3) Una politica per l’efficienza energetica negli edifici esistenti. Solo con una ampia riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente sarà possibile ridurre in maniera sostanziale i consumi energetici civili, che costituiscono il 50% dei consumi elettrici e il 33% dei consumi energetici totali. Tonino Soldo
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