Vulcano Islanda, verso chiusura Malpensa
 











"La situazione per gli aeroporti in Italia è dinamica, in evoluzione, abbiamo fatto a Roma la riunione con l’Enac, l’Aeronautica Militare e le altre strutture di servizio per la gestione del traffico aeroportuale: probabilmente stasera chiude l’aeroporto di Bolzano e domani probabilmente anche l’aeroporto di Malpensa". Lo ha annunciato il sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, a margine del sopralluogo sulla frana di Montaguto, a proposito dei problemi creati anche in Italia dall’eruzione del vulcano in Islanda.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Bertolaso ha rilevato che "questa problematica che ha già paralizzato gran parte dell’Europa, comincia ad allargarsi verso l’Italia". "Noi - ha aggiunto - non possiamo fare molto, non possiamo evitare la cenere vulcanica nell’atmosfera, quindi dobbiamo semplicemente seguire l’evoluzione del comportamento del vulcano in Islanda, seguire le correnti e aspettare che questo fenomenosi esauriscà". "Qui comanda Madre Natura - ha detto ancora - e nessun altro si può sostituire a Madre Natura che decide quello che deve essere il destino del traffico aereo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane: si naviga a vista".
LA SITUAZIONE IN EUROPA
ISLANDA: paradossalmente, nessun problema è segnalato per gli aeroporti del Paese, risparmiato dalla nuvola grazie alla
direzione dei venti.
GRAN BRETAGNA - Spazi aerei inglese e gallese chiusi fino alle 08:00 ora italiana di domani. Voli limitati dalla Scozia e
dall’Irlanda del Nord.
FRANCIA - Rimangono chiusi fino alle 08:00 di domani gli aeroporti nel nord del Paese, compresi quelli di Parigi.
GERMANIA - Prevista da stasera la chiusura di tutti gli aeroporti, compreso quello di Francoforte, il terzo d’Europa. 
Chiusa anche per i prossimi due giorni la base americana di Ramstein, il più importante aeroporto militare europeo, dal
quale decollano con regolarità voli diretti, tra l’altro, inAfghanistan e Iraq.
POLONIA - Chiuso l’intero spazio aereo. Chiuso dunque anche l’aeroporto di Cracovia, nel sud, dove domenica sono attese 80
delegazioni straniere per i funerali del presidente Lech Kaczynski.  
SVIZZERA - Prevista chiusura a partire dalla mezzanotte di tutto lo spazio aereo fino a sabato mattina.
AUSTRIA - Chiusura progressiva da stasera di tutto lo spazio aereo, che dovrebbe durare fino a domani.
BELGIO, OLANDA, DANIMARCA, FINLANDIA, ESTONIA, LETTONIA,  REPUBBLICA CECA, SLOVACCHIA E UNGHERIA - Spazi aerei chiusi fino almeno a domani mattina. 
NORVEGIA E SVEZIA - operativi solo alcuni voli interni
ROMANIA - Chiuso lo spazio aereo sul nord-ovest del Paese.  
RUSSIA - Per ora nessuna chiusura di spazio aereo o aeroporti.
’’PEGGIO DELL’11 SETTEMBRE’’ - La sala operativa di Eurocontrol, l’organismo che raccoglie 40 paesi europei, UE e non, per garantirne la sicurezza aerea, è incredibilmente tranquilla malgradodebba gestire una crisi senza precedenti. I telefoni squillano poco, gli operatori parlano a bassa voce e guardano piuttosto sconsolati i monitor che rivelando una Europa letteralmente tagliata in due dalla grande nuvola. La gigantesca massa di cenere, che sta raggiungendo un’altezza di 10 km, si sta muovendo verso sud est e ora lambisce le Alpi. Al di sopra di questa linea gotica vulcanica, l’Europa è blu e vuota. Al di sotto è attraversata da una miriade di piccole tracce, rosse gialle e verdi, che indicano in tempo reale gli spostamenti dei voli. Il bacino del mediterraneo sembra è tutto un ribollire di colori rispetto al vuoto del centro e nord Europa, anche se il monitor che mostra le previsioni dello spostamento della nuvola indicano che per domani mattina lambirà il nord dell’Italia. Il black out dei voli interessa dieci dei 40 paesi che aderiscono a Eurocontrol, ma rappresentano il 50% di tutto il traffico aereo europeo.
"E’ la peggiore emergenza che abbiamo visto. Inconfronto l’11 settembre non è stato un grosso problema", spiega Giovanni Lenti, uno degli operatori da ieri impegnati a fronteggiare l’emergenza vulcano. "Noi siamo scelti per mantenere la calma, ma certo non possiamo dire che sia ’business as usual’", ammette commentando l’atmosfera concentrata e silenziosa, che regna nella sala operativa di Eurocontrol. A metà pomeriggio i voli effettuati sono stati 10.119 rispetto ai 29.500 previsti per oggi. Una ecatombe che potrebbe continuare ancora per tempi non prevedibili. I metereologi riescono a fare previsioni solo per le prossime 24 ore e l’unica certezza a Eurocontrol è che la sicurezza dei passeggeri non può essere messa in discussione e che le misure di blocco dei cieli saranno in piedi fino a quando dal vulcano continueranno ad arrivare colonne di cenere. "Pensare che ci eravamo preparati. Avevamo fatto delle simulazioni recentemente proprio nel caso ci fosse stata l’eruzione di un vulcano in Islanda, ma questa è una situazionecompletamente nuova per noi", confessa Joe Sultana, uno dei dirigenti di Eurocontrol. "E’ una situazione senza precedenti", ripete quasi incredulo.
CENERI MOLTO PIU’ SOTTILI DEL PREVISTO - Intanto si apprende che le ceneri del vulcano Eyjafjallajokull sono molto più sottili del previsto e il magma è molto più viscoso, tanto da rendere l’attività del vulcano più esplosiva. E’ quanto emerge dalle prime analisi fatte dall’università islandese di Reykjavik, rese note dal geofisico Mike Burton, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Da Eurocontrol, l’organismo della sicurezza aerea europeo, non arrivano notizie incoraggianti: le previsioni sono che il blocco dei cieli durerà altre 24 ore, tenendo in scacco complessivamente sei milioni di passeggeri in tutto il mondo, se il blocco dovesse durare tre giorni, secondo le proiezioni del Center for Asia Pacific Aviation (Capa). Oggi, secondo i calcoli di Eurocontrol, dovrebbero essere assicurati 11.000 voli in Europacontro i 28.000 dei giorni normali, mentre dei trecento voli previsti dagli Usa verso l’Europa ne dovrebbe partire solo un terzo, circa 100-120. Lo spostamento verso oriente della mega nuvola sta facendo rifiatare alcuni scali, come quello di Dublino. La Norvegia ha deciso di riaprire una parte del suo spazio aereo come la Svezia.
Oltre alla Gran Bretagna, alla Danimarca, all’Olanda e al Belgio che manterranno chiuso il loro spazio aereo almeno per tutta la giornata di oggi e alla Francia dove il parigino Charles de Gaulle non sarà accessibile fino a stasera, il black out dei voli ha ormai colpito centri nevralgici come Francoforte che ha chiuso insieme ad altri 12 scali tedeschi. A vietare il sorvolo oggi anche Austria, Paesi baltici, l’aeroporto di Praga ha deciso di sospendere le attività. E la nuvola comincia a lambire Mosca. Lo stop ai voli europei ha già colpito la riunione dei ministri economici Ue a Madrid e non è escluso che possa mettere a rischio i funerali solenni delpresidente polacco Lech Kaczynski, previsti per domenica a Cracovia alla presenza di numerose delegazioni straniere.Ansa

 


 









   
 



 
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