Carlantino:Ricerca genetica sulla popolazione, al via la seconda fase
 











Carlantino riapre il suo laboratorio. Da mercoledì 20 luglio, infatti, è iniziata la seconda fase di studi del "Progetto Carlantino 2", la ricerca genetica condotta dalla Seconda Università degli Studi di Napoli proprio nel piccolo comune del preappennino dauno settentrionale. La scelta è ricaduta su Carlantino poiché la comunità carlantinese è stata fondata solo da 500 anni e al suo interno vi è stata una forte endogamia, ovvero il costume di contrarre matrimonio esclusivamente all'interno del proprio gruppo sociale locale. Nel gennaio scorso è stata effettuata la prima serie di esami, tra i quali la raccolta delle urine e quella del sangue, il test del gusto, la spirometria  e una completa visita oculistica. In questi giorni e sino al 9 agosto saranno effettuate visite audiologiche e un controllo delle abitudini alimentari. Saranno inoltre ripetuti esami della prima fase di studio. La ricerca genetica è nata per identificare i fattoriambientali e genetici di una serie di patologie. L'adesione alla ricerca da parte dei cittadini carlantinesi è assolutamente libera. Agli stessi saranno consegnati i risultati dello screening clinico effettuato. Paolo Gasparini, professore e ricercatore della Seconda Università degli Studi di Napoli, sta elaborando e gestendo il progetto. L'anno scorso, tra il Comune di Carlantino e l'Università di Napoli è stato stipulato un protocollo d'intesa. Le parti hanno concordato di disciplinare la loro collaborazione. Il Comune si è impegnato a mettere a disposizione, gratuitamente, locali idonei per la conduzione della ricerca nonché ad intervenire per la soluzione di problemi logistici. Tutte le attrezzature e il materiale necessario, invece, è stato messo a disposizione da medici e ricercatori partecipanti al progetto e coordinati dallo stesso Gasparini. Questa serie di esami saranno gestiti da una equipe giunta da Trieste e da Napoli e formata da tre genetisti, sette fra medici e tecniciche si occuperanno della visita audiologica, due oculisti e un dietista. L'auspicio dei medici e dei ricercatori per la buona riuscita della ricerca è la massima partecipazione dei cittadini allo svolgimento degli esami. In futuro sarà coinvolta nel progetto anche l'Asl, così come concordato sia dal sindaco di Carlantino, Vito Guerrera sia da Paolo Gasparini. Il direttore generale dell'Asl Fg 3, Attilio Manfrini, si è mostrato interessato all'iniziativa congratulandosi con la popolazione locale che si è fatta coinvolgere nell'iniziativa. In Italia, oltre al paese dauno, ci sono altri piccoli centri isolati geneticamente. L'obiettivo dei ricercatori è quello di creare, in futuro, una rete di studio fra i "paesi genetici". La scienza medica si aspetta un grosso contributo da questo lungo e difficile lavoro. L'analisi delle malattie ereditarie servirà a scoprire la causa genetica delle stesse che oggi, purtroppo, ancora si ignora.









   
 



 
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