La grande manifestazione svoltasi il 29 dicembre scorso rappresenta una tappa importante della lotta intrapresa dagli apricenesi contro il progetto di costruzione di un cementificio che l’Amministrazione Comunale continua a sostenere caparbiamente, nonostante la relazione critica di *Medicina Democratica*, il parere contrario del Consiglio della Provinciale, la presa di distanza del Capogruppo di Maggioranza, la relazione avversa dell’Ufficio Tecnico dell’Assessorato Regionale all’Ambiente e all’Urbanistica, la massiccia partecipazione popolare ai Consigli Comunali aperti e la petizione indirizzata al Sindaco che ha già raccolto migliaia di firme. Quali sono le ragioni di un siffatto comportamento da parte di un’istituzione il cui compito primario è proprio quello di tutelare la salute pubblica? A nostro avviso, la risposta sta nel fatto che l’Amministrazione continua a privilegiare gli interessi individuali rispetto a quelli collettivi. Mala cosa più sconcertante è che per giustificare agli occhi dell’opinione pubblica tale atteggiamento ricorre al falso alibi della creazione di posti di lavoro che, solo eufemisticamente, possono essere definiti tali, per la semplice ragione che in questi casi nella migliore delle ipotesi, si costruiscono “cattedrali nel deserto” o, tutt’al più, ci si trova di fronte ad un “esercito” di lavoratori precari senza nessuna forma di tutela o garanzia. Questa mobilitazione popolare nasce, invece, dalla consapevolezza che la salute e l’ambiente sono beni collettivi non negoziabili e pertanto non possono essere lasciati alla mercé di qualche potentato locale che, con la compiacenza delle istituzioni, intende arricchirsi a scapito della nostra salute. Ed essa assume una valenza tanto più significativa in un territorio, come quello apricenese, di per sé fortemente compromesso sotto il profilo ambientale. Quelli che si auguravano che la manifestazione andasse deserta o auspicavano una scarsapartecipazione sono stati miseramente smentiti dai fatti. Mai,negli ultimi anni, si era visto un corteo così imponente attraversare le principali strade cittadine; mai, si erano viste migliaia di persone scendere in piazza spontaneamente per protestare in maniera energica contro questo dannoso progetto; mai si era visto un movimento così trasversale ed eterogeneo lottare così accanitamente a tutela della salute pubblica e della salvaguardia dell’ambiente. Mai si erano viste tante donne (soprattutto mamme) scendere in campo con tanta passione, preoccupate per il futuro dei propri figli. E ciò lascerà, certamente, una traccia indelebile nella storia politico-sociale di Apricena. Anche coloro i quali speravano che i comitati promotori potessero cadere nella “trappola delle strumentalizzazioni”, o sciogliersi come neve al sole sono stati contraddetti dai fatti. I partecipanti al corteo non solo hanno dato prova di estrema maturità manifestando in maniera pacifica e non-violenta edevitando provocazioni di qualsiasi tipo, ma hanno dimostrato la loro autonomia ed indipendenza da qualsivoglia partito politico. Ciò è emerso dagli interventi dei numerosi soggetti alternatisi all’interno del gazebo allestito nell’area antistante la villa comunale dove la manifestazione si è conclusa, ma soprattutto dalle parole di due autorevoli medici come Tonino d’Angelo (Presidente nazionale di *Medicina Democratica*) e Salvatore Onorati (Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Foggia), i quali hanno ribadito, ancora una volta, la pericolosità del cementificio. Non aspetteremo dunque che l’eco di questa manifestazione possa affievolirsi o spegnersi del tutto e, in attesa di un’immediata e chiara risposta politica da parte dell’Amministrazione, proseguiremo con estrema determinazione la nostra lotta dandoci una struttura permanente e creando una rete di collegamento con altri comitati e/o movimenti che perseguono fini analoghi. Il nostro obiettivocomunque non è quello di espugnare il *Palazzo* per modificare gli assetti politici esistenti, ma di diventare una sorta di “spina nel fianco” di ogni Amministrazione, al di là del suo colore politico. Comitato apricenese ATS (Ambiente, Territorio e Salute)
|