Ecomafia incassa oltre venti miliardi, anche nel 2010 il fatturato è in attivo.
 











Solo i rifiuti valgono circa 21 miliardi di euro in Italia.26 mila reati ambientali,uno ogni tre ore;una montagna di scorie pericolose alta 3100 metri;421 persone arrestate nell’anno in corso( più del 40%rispetto al 2009)1060 sequestri effettuati nei primi sei mesi del 2010.
Un quadro agghiacciante è quello che emerge dai dati del Ministero degli Interni.E potrebbero bastare solo questi numeri per dire che siamo in pieno record,rispetto al già drammatico periodo degli anni delle emergenze rifiuti in Campania.
Dalle cifre divise per competenze territoriale,poi,arriva un altra triste conferma:più della metà dei crimini ambientali si sono registrati in Campania e Sicilia.Inquitanti i dati sui rifiuti pericolosi( i veleni che uccidono nel tempo)che nei solo sei mesi del 2010 hanno fatto registrare il picco delle inchieste(175)ed un fatturato stimato di oltre 12 miliardi di euro.Secondo i calcoli di molte associazioni ambientaliste, la montagna discorie industriali-gestita illegalmente dalla "Rifiuti Spa"- è alta quasi quanto l’Etna: 3100 metri( ovvero 31 milioni di tonnellate di rifiuti tossici). L’unica nota positiva è l’aumento di arrestati e sequestri da parte delle forze dell’ordine.Le persone in manette passano da 210( nel 2009)ai 282(nei solo 8 mesi del 2010),ma è ancora troppo poco secondo il Ministero degli Interni per fronteggiare un esercito imponente come quello delle ecomafie.
La Campania dunque si appresta a vincere ancora nel 2010 la maglia nera delle ecomafie italiane e forse Europee.Seguita a grande distanza dalla Sicilia,Puglia e Calabria( al nord il primato spetta al Piemonte,anche se in percentuali bassissime rispetto alla Campania " 6%" ).
Per il quindicesimo anno consecutivo la Campania è in prima linea sul fronte dell’illegalità ambientale e del ciclo dei rifiuti e del cemento.Tra Napoli,Caserta e le provincie di competenza in tutto sono 80 i clan che gestiscono l’affare rifiuti,compresi quellitossici,con un fatturato che si aggira intorno ai 15 miliardi di euro annui,quasi come l’intera ricchezza economica di una nazione come la Romania.
Ovviamente in tutto c’è di mezzo la scarsa attenzione della politica,che spesso si amalgama senza dare nessuna traccia con la stessa "Istituzione illegale delle ecomafie"facendo appunto affari d’oro.
Ovviamente la domanda per un cittadino Campano è d’obbligo:"Che fine hanno fatto i rifiuti allegramente tolti delle strade nelle "emergenze" passate?...dove sono finiti i rifiuti tossici mescolati furbamente nei giganteschi cumuli che abbellivano le nostre città?.....le risposte forse le avremo fra qualche anno,quando si apriranno anche i dovuti fascicoli d’inchieste per questi oscuri reati "politici-criminali". voxnews-Giovanni Ciuonzo









   
 



 
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