Fukushima: barre esposte per più di 2 ore, fusione quasi certa
 











Le barre di combustibile al reattore numero due dell’impianto atomico di Fukushima-Daiichi sono rimaste completamente esposte all’aria per due ore e mezza; una situazione che con ogni probabilità ha innescato il surriscaldamento e la fusione del nucleo del reattore. Le barre sono rimaste esposte perché una pompa antincendio che versava l’acqua del mare nel reattore per raffreddarlo è rimasta a corto di carburante. La Tepco, la società che gestisce l’impianto, ha spiegato che il livello dell’acqua più tardi è stato recuperato e che l’acqua è tornata a coprire la parte inferiore delle barre di combustibile per 30 centimetri. La fusione del nucleo del reattore comporta la dispersione di un’elevata quantità di radioattività: un’ipotesi mai verificatasi nella storia del nucleare civile (a Three Mile Island, nel 1979, si verificò la fusione ma la cupola di cemento del reattore rimase perfettamente integra); mentre a Chernobyl non si arrivò alla fusionedel nucleo. L’iniezione di acqua marina è iniziata alle 16:34, ma i livelli di acqua nel reattore numero due sono caduti bruscamente perché funzionava solo una pompa su cinque (le altre quattro potrebbero esser state danneggiate dall’esplosione verificatasi nel vicino reattore numero 3). Adesso il timore è di un’esplosione al reattore numero due, Come già avvenuto al numero uno e tre: per evitare l’esplosione di idrogeno, la Tepco ha annunciato che cercherà di praticare un foro nel muro dell’edificio che ospita il reattore per far fuoriuscire l’idrogeno; la società ha anche iniziato a depressurizzare la vasca di contenimento del reattore numero due, facendo fuoriuscire vapore radioattivo. -Agi-









   
 



 
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