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San Raffaele: 3200 licenziati. Appello alla Polverini |
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Da grandi elettori a grandi avversari. La Polverini alle prese col piano di rientro sanitario perde l’appoggio storico della famiglia Angelucci e degli oltre tremila dipendenti che lavorano nella sanità romana e laziale. Il mancato rinnovo delle convenzioni con il Gruppo San Raffale, infatti, ha prodotto come primo effetto l’avvio delle procedure di licenziamento per i dipendenti delle case di cura e la conseguente mobililtazione contro la Regione Lazio. Come primo atto il personale da ieri pomeriggio sta raccogliendo le firme in calce ad une lettera-appello edita da un comitato spontaneo e diretta proprio alla presidente. Si legge: “Lo scenario prospettatosi a seguito della comunicazione della San Raffaele S.p.A., inviata a tutte le Autorità e Istituzioni competenti, della cessazione dell’attività nel Lazio ii far data dal 15 aprile p.v. porterà a delle conseguenze disastrose per i cittadini della nostra amata Regione Lazio. Come è possibiledefinire altrimenti, infatti, le gravissime problematiche assistenziali che coinvolgeranno gli oltre 2.000 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere ed ovviamente i loro familiari nonché gli oltre 5000 utenti che tutti i giorni usufruiscono delle prestazioni ambulatoriali nelle strutture del Gruppo presenti nel Lazio? E l’emergenza sociale derivante dall’interruzione immediata del rapporto di lavoro per i circa 3200 operatori direttamente impiegati nelle attività di Assistenza e di Ricerca della San Raffaele S.p.A e per gli altri 2500 occupati nell’indotto?”. Il Comitato non risparmia accuse: “Una catastrofe dalle dimensioni doppie rispetto a quelle dell’Alitalia sta passando sotto il silenzio assordante e colpevole delle istituzioni e dei mass media”. Quindi l’appello, soprattutto al passato da sindacalista: “Presidente, lei ha sempre dichiarato: mi state a cuore! Questa e’ l’occasione per dimostrarlo. non dimentichi mai che noi siamo la sua gente!!. Non ci deluda, nondimentichi le sue radici di vicinanza e lotia con e per i lavoratori; ci sostenga nella difesa dei diritti costituzionali primari salute e lavoro”. affaritaliani-Claudio Roma
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