L’avvio dei lavori della “Commissione tecnico-scientifica interdisciplinare amianto per la redazione e l’attuazione del Piano Regionale Amianto Puglia Piano Regionale Amianto”, segna un momento significativo per la soluzione definitiva del problema amianto. L’ esperienza maturata a livello internazionale a circa venti anni dalla Legge 257/1992 che ha eliminato l’amianto dai cicli produttivi, consente di affrontare il problema con la massima efficacia e con il più ampio coinvolgimento di tutti i portatori di interessi. Presentano l’iniziativa l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro, l’Assessore alla Sanità, Tommaso Fiore, il Dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica, Giovanni Campobasso ed il Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione, Fulvio Longo. Sono cinquemila i tetti al veleno della regione. Cinquemila potenziali discariche killer sospese sulle teste dei pugliesi. A censirle, dopo averlefotografate dall’ alto, è stato l’ assessorato all’ Ecologia che adesso, in collaborazione con il Cnr, avvierà le operazioni di bonifica. Dopo la mappatura dei tetti in fibrocemento, sono state individuate circa 5mila coperture in amianto di cui 1.706 con dimensioni superiori a 500 metri quadrati e 2.751 con dimensioni superiori a 200 metri quadri. La verifica ha consentito anche di individuare i tetti in buono stato da quelli deteriorati. La commissione- presieduta dall’ assessore Nicastro - ha affrontato la necessità della definizione di una legge regionale per sburocratizzare e accelerare le procedure amministrative di bonifica, salvaguardando le misure di sicurezza e concorrendo a percorsi per la riduzione dei costi di rimozione e smaltimento dei materiali contenenti amianto. In più si andrà verso la redazione del piano regionale amianto, con l’ elaborazione dei criteri per la valutazione del rischio e delle priorità di intervento, il monitoraggio sanitario e epidemiologico,la definizione delle linee di indirizzo e di coordinamento delle agenzie regionali, i criteri per un piano regionale di smaltimento dell’ amianto, l’ informazione e la sensibilizzazione della popolazione sul rischio, l’ individuazione delle risorse finanziarie necessarie. Sarà varato un albo delle imprese specializzate e autorizzate alla rimozione dell’ amianto a costi convenzionati.Le attività dureranno 18 mesi e si struttureranno in cinque fasi, fra le quali fondamentali sono la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), la redazione del Piano regionale di protezione dell’ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica, l’informazione, la sensibilizzazione e la formazione. Allo studio anche una nuova mappatura dei tetti che verrà effettuata con sensori di maggior dettaglio. «C’ è un ambizioso cronoprogramma - ha detto Nicastro - che ci aiuterà a iniziare le operazioni di bonifica, ma soprattutto procederemo con la valutazione ambientale strategica convocando le parti sociali e gliimprenditori, non solo per gli aspetti tecnici, ma anche per quelli sociali ed economici». Le operazioni di bonifica partiranno entro la fine del 2011 ma nel frattempo la Regione dovrà reperire le risorse necessarie allo smaltimento di questi rifiuti pericolosi. Allo studio anche i contributi per consentire ai cittadini che hanno un tetto in fibrocemento di provvedere autonomamente a far eseguire la rimozione e di ottenere un rimborso pubblico per le spese sostenute.
|