Prosar: cosa aspetta Fiore a sospendere la chiusura dell’ospedale di Monte S. Angelo?
 







riceviamo e pubblichiamo




“La segreteria provinciale del PRO.SA.R. (Professioni delle Sanitarie delle Strutture Riabilitative) interviene fermamente sulla chiusura dell’Ospedale di Monte S. Angelo, in quanto ritiene doveroso e previsto normativamente l’obbligo di garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini. A questo punto, ad oltre un anno dall’annunciata chiusura, ci chiediamo come mai ci sono stati comizi di piazza, rassicurazioni da parte dei politici locali (regionali), da parte di alcune organizzazioni sindacali ed il risultato, oggi, è sotto gli occhi di tutto. Il reparto di geriatria è stato chiuso! Come farà la popolazione ad avere garantita l’assistenza sanitaria? Ed i circa 8.000 anziani presenti in paese, sono stati condannati da Vendola e Fiore? Il paese è logisticamente difficilmente raggiungibile e comunque necessitano i necessari tempi di percorrenza per raggiungere Foggia, San Giovanni Rotondo o Manfredonia…Ma l’Assessore Regionale alla Salute Tommaso Fioreperché non autorizza il direttore generale dell’ASL di FG “Castrignanò” a sospendere la chiusura degli ospedali di Monte S. Angelo, Torremaggiore e San Marco In Lamis, così come ha disposto con provvedimento del 19.04.2011, la sospensione temporanea della disattivazione dei Reparti di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale di Ostuni e del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di quello di Ceglie Messapica, ‘fino all’emanazione, da parte della Giunta regionale, del regolamento di riordino della rete ospedaliera regionale per l’anno 2011”.
Presso lo stesso Ospedale di Monte S. Angelo insiste da decenni, anche il presidio della Fondazione “Centri di Riabilitazione P. Pio”, che ha già ricevuto il provvedimento di sfratto dei locali e che, quindi, a breve chiuderà, in assenza di concrete e tempestive alternative valide, ipotizzando una possibile interruzione di un servizio importante, quale quello di riabilitazione ai disabili, fino ad oggi garantito ai pazienti, dai n. 14fisioterapisti in servizio presso il presidio, coordinati dalla responsanbile dott.ssa Giovanna Troiano che si è spesa in prima persona e ad ogni livello, per scongiurarne la chiusura. L’Amministrazione comunale, tutti i politici locali (consiglieri comunali, regionali) dovrebbero intervenire con fermezza e determinazione, al fine di scongiurare quanto stà accadendo in queste settimane, ivi compresa la messa a disposizione di nuovi locali da adibire ad ambulatori per consentire il trasloco del presidio dei Centri di Riabilitazione “Padre Pio”, garantendo di fatto la cura dei pazienti in trattamento ed allo stesso tempo il mantenimento dei livelli occupazionali.
E’ necessario informare e/o ricordare ai cittadini ed agli operatori della sanità privata e pubblica che la riforma della Costituzione del 2001, in particolare dell’articolo 117, ha introdotto la potestà di legislazione concorrente dello Stato e delle Regioni e la potestà regolamentare delle Regioni in materia di tutela dellasalute.
La Regione ha un ruolo fondamentale nella programmazione, organizzazione e gestione dei servizi sanitari. E’ responsabile in via esclusiva dell’organizzazione delle strutture e dei servizi sanitari, è direttamente impegnata ad assicurare l’effettiva erogazione delle prestazioni incluse nei LEA (Livelli essenziali di assistenza) sulla base delle esigenze specifiche del territorio. E’ necessario, quindi, non consentire più che le scelte, in tal senso, non seguano esclusivamente i reali bisogni della popolazione del territorio della nostra provincia, rispetto anche all’estensione del territorio ed all’ubicazione e non ad assurde logiche clientelari e politiche che producono solo contentini di poco conto, attivando servizi inutili e costosi alla comunità, solo per tappare la bocca e placare le manifestazioni di protesta, per poi lasciare al loro destino la delicata utenza a cui detti servizi sono rivolti”.
Da Alberto Pinto, Commissario Territoriale della Prosar









   
 



 
26-06-2015 - er risparmiare le Asl acquistano sondini e cateteri pericolosi per la salute.
09-03-2015 - San Severo: otto pediatri portati a giudizio per la morte di Kevin
05-03-2015 - Acquistò mille flaconi di disinfettante inutile, sequestrati 25 immobili al dirigente Asl e ai suoi impegati
27-02-2015 - "Io, infermiere, vi racconto l’eutanasia silenziosa nei nostri ospedali"
25-02-2015 - Appalti per impianti audio in Asl e musei, blitz della Finanza: 9 arresti e 16 indagati
24-02-2015 - Cardarelli, muore in barella dopo un’operazione. Il ministro: "Troppi ricoveri inutili. Pronto soccorso vuoto quando gioca il Napoli"
23-02-2015 - Sanità, l’ingorgo delle barelle da nord a sud degli ospedali
22-02-2015 - Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza: ministero autorizza programma commissario per cessione
18-02-2015 - Ilva, ok a emendamento su soldi svizzeri dei Riva; 5 milioni per ricerca sui tumori infantili
15-02-2015 - Meningite scambiata per influenza: doppia inchiesta sulla morte del bimbo di Trapani
11-02-2015 - Medicina, storia del concorso delle polemiche "Test copiati, quiz rimossi e compiti modificati"
10-02-2015 - La crisi dei Pronto Soccorso
09-02-2015 - La operano per un errore ma sbagliano: lei denuncia
04-02-2015 - Sanità: "Difficile garantire Lea senza tasse"
26-01-2015 - Gran Bretagna: impianto anticoncezionale anche in bambine di dieci anni

Privacy e Cookies