Alla luce degli ultimi avvenimenti riguardanti il ricovero di n. 4 persone presso l’Ospedale di Manfredonia per intossicazione alimentare dopo il consumo di alici marinate, il Sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi quale Autorità Sanitaria Locale, ed il Direttore del Servizio Veterinario area B del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl FG, forniscono alcune importanti informazioni. I citati casi di intossicazione potrebbero derivare da presenza di larve di Anisakis nelle alici oppure da una Sindrome Sgombroide. Il genere Anisakis è presente nella maggior parte del Mar Mediterraneo. L’ ospite definitivo del parassita sono i grossi cetacei. L’uomo è ospite accidentale cibandosi di ospiti intermedi naturali come acciughe, sardine, sgombri, totani, calamari, etc. La patologia nell’uomo è rara, in alcuni casi però, chiariscono al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, i parassiti ingeriti possono invadere la mucosa gastrica o intestinale ecausare, già alcune ore dopo l’ingestione, dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, occasionalmente febbre e reazioni allergiche. La sindrome sgombroide è causata da consumo di pesce azzurro (alici, sarde, sgombri), poco fresco oppure apparentemente fresco ma conservato male (senza ghiaccio o non in banco frigo). Nell’uomo i sintomi insorgono da dieci minuti a qualche ora dopo il consumo dell’alimento (anche cotto) e possono essere: cefalea, reazioni allergiche, occhi arrossati, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali. COME E’ POSSIBILE ATTIVARE INTERVENTI DI PREVENZIONE DELL’ANISAKIS? La prevenzione è fondamentale, spiegano i Veterinari della ASL. E’ obbligatorio consumare cibi portati a cottura per almeno 10 minuti ad una temperatura superiore a 60°C, oppure consumare pesce crudo o praticamente crudo (marinato, carpaccio, sushi e simili), solo dopo congelamento a -20°C per almeno 24 ore. I ristoratori, possono proporre ai propri clienti prodotti della pesca crudi opraticamente crudi a condizione che vengano congelati a -20 C° per almeno 24 h in stabilimenti riconosciuti, oppure presso lo stesso ristorante, munendosi di attrezzature autorizzate allo scopo. COME è POSSIBILE ATTIVARE INTERVENTI DI PREVENZIONE DELLA SINDROME SGOMBROIDE? Per prevenire la sindrome sgombroide, puntualizzano i Dirigenti Veterinari della ASL, non si deve acquistare pesce azzurro da venditori occasionali o abusivi e tantomeno pesce azzurro esposto alla vendita, da pescivendoli poco accorti, senza ghiaccio o non refrigerato.
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