Nucleare e salute, nessun rischio per l’Italia
 











Nessun pericolo per l’Italia dagli incidenti alle centrali nucleari giapponesi. Gli unici rischi teorici potrebbero venire dai prodotti alimentari importati dal Giappone: per questo il Ministero ha subito disposto l’aumento dei controlli su questi prodotti (soprattutto pesci, crostacei, caviale, soia, alghe, tè verde) confezionati dopo l’11 marzo, data del terremoto. Inoltre, in accordo con una raccomandazione della Commissione europea del 15 aprile 2011, l’Italia e gli altri gli Stati membri dell’UE effettuano a scopo cautelativo anche controlli per la ricerca di radionuclidi in prodotti della pesca provenienti da aree FAO dell’Oceano pacifico limitrofe al Giappone. Leggi l’approfondimento.
Per i cittadini italiani o stranieri provenienti dal Giappone dopo l’evento dell’11 marzo, il Ministero cura l’elenco dei centri di riferimento, individuati dalle Regioni, in grado di effettuare controlli e prestare assistenza, ove necessario. Al riguardo, ilMinistero ha discipinato con nota del 25 marzo 2011 il percorso assistenziale da parte dei centri di riferimento alle persone provenienti dal Giappone e il monitoraggio di tale attività, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità.
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e il sistema delle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente effettuano giornalmente il monitoraggio della radioattività ambientale.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha messo in guardia le persone preoccupate per l’incidente alla centrale nucleare in Giappone contro la auto-medicazione con compresse di ioduro di potassio o con prodotti contenenti iodio, che devono essere assunti solo in presenza di una precisa raccomandazione di sanità pubblica.
La distribuzione e somministrazione di ioduro di potassio è una delle misure prese in considerazione dal Piano Nazionale per la risposta alle emergenze nucleari (DPCM 19 marzo 2010). Sisottolinea che in Italia non c’è alcuna necessità di raccomandare l’assunzione di ioduro di potassio. Data ultimo aggiornamento: 9 giugno 2011









   
 



 
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