Malgrado dubbi e insinuazioni di illustri opinionisti, politici e commentatori, continuano ad arrivare migliaia di adesioni sul profilo di Spider Truman. Vogliono a tutti i costi sapere chi c’è dietro Spider Truman, intervistarlo, proporre progetti editoriali: tutti ad osannare il suo coraggio, poi con le buone o le cattive sapranno come metterlo a tacere. Dicono che ha manie di protagonismo, ma al tempo stesso pretendono che sveli la sua vera identità. Editori, giornalisti, televisioni: centinaia di avvoltoi cercano di stanarlo. Allora dico a questi signori, ai politici che siedono sulle poltrone, alle schiere di sgherri sguinzagliati nei corridoi di Montecitorio come nel mondo virtuale del Web: state attenti. Spider Truman è lì vicino a voi. Spider Truman è ovunque. Spider Truman è ogni disoccupato che non trova lavoro perchè non ha santi in paradiso. Spider Truman è ogni precario che viene struttato per 900 euro al mese e poidopo anni e anni buttato in mezzo a una strada. Spider Truman è ogni cassintegrato che deve sudare per arrivare a fine mese. Spider Truman è ogni operaio sfruttato e malpagato per 40 anni alla catena di montaggio per un salario e una pensione da fame. Spider Truman è ogni giovane costretto ad emigrare perchè gli hanno rubato il proprio futuro. Spider Truman è ogni anziano costretto a sborsare decine di euro di ticket se ha la pretesa di andare in un ospedale. Spider Truman è ogni uomo e ogni donna che a luglio ed agosto non può permettersi nemmeno una settimana al mare. Spider Truman è uno, nessuno e centomila. I suoi segreti possono imbarazzare i potenti, ma è l’indignazione popolare che alimenta il loro vero incubo. Se avete paura di lui, significa che avete qualcosa da nascondere. E allora fate bene ad aver paura, perchè presto ci riprenderemo ciò che ci spetta. Ci riprenderemo la dignità. La giustizia. La democrazia. Da un anonimo internet-point diuna calda città italiana. Spider Truman La bacchetta magica dell’immunità "stradale" per amici e parenti. Quello che vedete in questa foto è il permesso ZTL della Camera dei Deputati. Sullo sfondo c’è un articolo di ieri sul tema della casta e dei suoi costi. Pubblico il permesso ZTL qui per due motivi. Descrivere il potere magico che incarna quel cartoncino, ma anche e soprattutto per rispondere alle critiche di chi ritenga che alcune notizie qui riportate sia possibile ritrovarle anche in qualche libro di denuncia sui costi della politica. Se ciò può anche essere parzialmente vero (non ho letto la sterminata bibliografia in merito, ma credo che le nefandezze sono sempre le stesse e prima o poi escono fuori: tutto sta nella capacità di lor signori di nascondere e insabbiare la verità), tuttavia certamente non danno in omaggio con il libro il permesso ZTL Camera dei Deputati!! Ma cos’è questo cartoncino magico? Quello che in apparenza sembra uno dei tanti semplicicontrassegni per accedere nelle aree a traffico limitato del centro di Roma, è invece una bacchetta magica in grado di rivestire non solo il conducente ma anche l’auto di una qualità molto ricercata negli ambienti di Montecitorio: l’impunità. Tutor e autovelox, vigili e poliziotti, divieti e sanzioni, nulla possono fare contro questo potente sortilegio. Qui non parliamo delle auto blu, per quelle già era scontato: i tagliandi vanno posti invece su una qualsiasi altra auto a discrezione di ogni deputato. Che sia il suv del suo bamboccione o l’auto dell’amante, poco importa. A volte succede che il figlio bamboccione (sembra incredibile ma ho conosciuto diversi figli di deputati, cretini almeno quanto Renzo Bossi: chissà se faranno anche loro carriera politica) venga pizzicato dall’autovelox a 180km/h sull’autostrada o con l’auto parcheggiata nel bel mezzo di una isola pedonale. Poco importa. Ci sarà sempre un servo dei servi, come il sottoscritto, a cui consegnaremulte e verbali. Costui sa già quel che bisogna fare: raccomandata A/r a Sua Eccellenza Illustrissimo Gentilissimo Prefetto....si comunica che in data x all’ora x...bla bla bla.... il sottoscritto travolgeva un’anziana sulle strisce (questa è una battuta, per carità)....improrogabili impegni istituzionali (la discoteca del bamboccione, l’appuntamento con l’amante, lo shopping della figlia)...esercizio delle sue funzioni.....cordiali saluti....on.dott.ing.Cettolaqualunque. In allegato al ricorso, lo schiavo non deve far altro che allegare la fotocopia del permesso ZTL Camera dei Deputati, che reca il numero di targa del veicolo incriminato, e il gioco è fatto! Veniamo al secondo motivo della foto. Si tratta di un vecchio permesso scaduto (il nuovo è sempre sul parabrezza dell’auto del figlio, almeno credo) che metto su internet non solo e non tanto per raccontarvi di questi oscuri sortilegi postmoderni, ma anche perchè all’oggi non credo che questo tagliando sia uscito inomaggio con qualche libro. Le condizioni tariffarie esclusive della TIM per i parlamentari italiani Questo invece sono le condizioni tariffarie riservate per i deputati!!sono del 2008, oggi sono ancora più vantaggiose! Anche qui, mica possono spendere come i comuni mortali!!! l’unico negozio abilitato ad attivare questa tariffa è il negozio tim in Largo Chigi: mostri il tesserino parlamentare ed ecco per te la tariffa DEPUTAT! I noti ladri che si aggirano a Palazzo Marini, sede degli uffici dei singoli parlamentari. Palazzo Marini, piazza San Silvestro, Roma. Qui di ladri non ce ne sono tanti, ma uno solo, che però risulta molto più scaltro dei tanti parlamentari che sopravvivono con "solo" 14.000 euro al mese. Lui intasca dalla Camera dei deputati all’incirca 2 milioni di euro al mese. Il suo nome è Sergio Scarpellini, un noto palazzinaro romano che guadagna, solo attraverso l’affare di Palazzo Marini, 150 volte più del "misero" stipendio parlamentare. Lo scandalogià alcuni anni fà venne fuori. In pratica la camera dei deputati paga 25 milioni l’anno per l’affitto dell’intero Palazzo Marini, per 20 anni. Il palazzo Scarpellini l’ha comprato con un mutuo, le cui rate vengono pagate dalla Camera dei Deputati. Geniale, vero? Ma non è finita qui. Il vero scandalo non è solo regalare a questo signore qualcosa come 150 stipendi parlamentari al mese, o 2000 stipendi normali, ma è anche e soprattuto nella misera funzionalità di questa struttura. Qui infatti hanno gli uffici i parlamentari "sfigati": i segretari di partito, i capigruppo, i presidenti di commissione hanno gli uffici all’interno di Montecitorio, ma essendo gli spazi limitati (limitati un corno: ho visto finanche 10 stanze con centinaia di metri quadri a disposizione di un singolo capogruppo d’opposizione), restavano qualche centinaio di deputati da sistemare. questi li hanno spediti a palazzo Marini, che è in piazza san silvestro, sono 500 metri o poco meno damontecitorio, ma essendo che i peones sono a roma solo dal martedì pomeriggio al giovedì per le votazioni, ed essendo il loro mestiere in quei giorni incentrato essenzialmente nel premere il pulsantino del voto al suono della campana, non possono permettersi il lusso di allontanarsi così tanto. E così quel palazzo è sempre vuoto, spettrale, cammini per centinaia di metri per i suoi labirintici corridoi senza trovare mai un’essere umano, un segno di vita. I corridoi sono sempre vuoti, le tasche dei palazzinari collusi invece sono sempre piene! spidertruman i misteriosi ladri che si aggirano nel Transatlantico poliziotti di servizio presso l’ufficio di polizia all’interno di Palazzo Montecitorio ci sono ormai abituati.Ogni giorno c’è sempre un deputato che denuncia il furto del suo costosissimo computer portatile , così come non disdegnano alcune giovani deputate dal denunciare il furto della propria pelliccia di valore. Ma come mai, malgrado i rigidi controlliall’ingresso di montecitorio, continuano ad agire indisturbati questo manipolo di ladri nel transatlantico e delle aule di Montecitorio? Forse perchè probabilmente i ladri sono coloro i quali entrano ed escono dall’ingresso principale quando vogliono: i deputati infatti sono gli unici esentati dai controlli. Ma perchè i deputati dovrebbero denunciare furti a montecitorio????? Semplicemente perchè c’è una polizza assicurativa che copre qualsiasi furto di qualsiasi entità che avviene all’interno di Palazzo Montecitorio. Poi si offendono se uno parla di quel palazzo come un covo di ladri! indovinello indovina-indovinello: i 9 barbieri che lavorano nella barberia di montecitorio, guadagnando 11.000 euro al mese sudati tagliando in media 2 o 3 cape gloriose al giorno, come mai parlano tutti lo stesso accento??? e come mai è lo stesso accento dell’allora presidente della camera che li assunse attraverso un bel concorso pubblico trasparente come i suoi capelli??? chi eracostui? La poco "onorevole" scorta armata per portare la moglie a far la spesa e il marito dall’amante. Nel mentre il padrone-deputato svolge le sue interminabili recite teatrali (leggasi incontri pubblici), mi capitava a volte di chiacchierare con alcuni agenti delle forze dell’ordine preposte al "servizio scorte" del Viminale. In tanti esprimevano un forte senso di frustrazione nel dover svolgere mansioni particolare mortificanti. Il mio "amico di sventura", il caposcorta del deputato-padrone, aveva iniziato la carriera nella squadra mobile di Palermo ed era finito ad accompagnare la moglie del deputato a fare la spesa tutte le mattine, mentre la sera gli toccava portare il deputato a casa dell’amante o ai festini in giro per le ville dei Parioli. Un racconto molto simile di un agente "anonimo" venne riportato alcuni mesi fà in quest’intervista : http://www.lettera43.it/attualita/2086/la-scorta-delle-escort.htm Mi chiedevo spesso come e perchè avveniva un simile dispendio di risorse e uomini. Dopo un pò di anni non solo ho scoperto come funzionava il meccanismo, ma ne sono diventato mio malgrado complice e vittima: nel prossimo post vi spiego.
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