Flagellante riforma Governativa...
 











Ministro Calderoli

Ecco la bozza delle riforme del governo firmata da Calderoli:Ridurre il numero di deputati e senatori a 250 per ciascuna camera,l’istituzione del senato federale della Repubblica piu’ stabilita’ di governo, maggiori poteri al premier (che non si chiamera’ piu’ presidente del Consiglio ma Primo ministro), introduzione della sfiducia costruttiva, ma esecutivo messo al riparo da eventuali ribaltoni. Queste le novita’ contenute nella bozza del disegno di legge che approderà domani mattina all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri.
Per quanto riguarda il taglio dei parlamentari, saranno praticamente dimezzati. La proposta è di far passare i deputati da 630 a 250; e i senatori da 315 a 250.
Il Senato diventa ’’Senato federale della Repubblica’’, in base all’articolo 2 della proposta di legge.
Sarà composto da 250 senatori, sessantacinque in meno rispetto agli attuali 315; e sarà "eletto a suffragio universale e diretto su baseregionale".
Ai suoi lavori, prevede la proposta di legge del governo, potranno partecipare (anche se senza diritto di voto), altri rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali.
Si potrà essere eletti senatori al compimento dei 21 anni.
Modifiche anche all’indennità dei parlamentari, che sarà corrisposta per la prima volta in base alla partecipazione ai lavori in Aula.
"I componenti della Camera dei deputati e del Senato federale della Repubblica - si legge nella bozza - hanno il dovere di partecipare ai lavori dell’Assemblea e delle Commissioni . Ricevono un’indennità stabilita dalla legge, in misura corrispondente alla loro effettiva partecipazione ai lavori secondo le norme dei rispettivi regolamenti’’.
Più poteri al presidente del Consiglio. Il premier diventa primo ministro col potere di nominare e revocare ministri e sottosegretari, che prestano giuramento nelle sue mani.
Inoltre il presidente della Repubblica può sciogliere la Camera dei deputati,sentiti il suo presidente e i rappresentanti dei gruppi parlamentari, anche su richiesta del primo ministro. Mentre l’attuale articolo 88 invece esclude il primo ministro e i gruppi parlamentari.
Viene "soppressa" la circoscrizione Estero. 
"All’articolo 48 della Costituzione, il terzo comma è abrogato": si legge nel testo del governo, con riferimento alla norma costituzionale che attualmente prevede l’esercizio del diritto di voto per l’elezione dei parlamentari, da parte dei cittadini residenti all’estero.
Il procedimento legislativo diventa più semplice e tempestivo: solo per poche materie (come ad esempio la revisione costituzionale) si procederà con il bicameralismo perfetto.
Negli altri casi la competenza sarà o della sola Camera o del solo Senato, con la possibilità dell’altra camera di formulare un parere entro trenta giorni.
Secondo il ddl, spetta ai regolamenti parlamentari definire più incisivi poteri del governo in parlamento e predisporre adeguategaranzie per le opposizioni parlamentari.
Cancellati i 5 senatori a vita; mentre ci sono novità sugli ex presidenti della Repubblica.
"E’ deputato di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica" si legge nella bozza. Il testo sostituisce integralmente l’articolo 59 della Costituzione e, vista la nascita del Senato federale, trasforma gli ex capi di Stato da senatori a "deputati" a vita.
Eliminato invece il secondo comma dell’articolo 59, che cancella la figura dei cinque senatori a vita che ad oggi il presidente della Repubblica può scegliere tra coloro che abbiano "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario".









   
 



 
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