Ospedale di Lucera: precarie cure ai malati oncologi
 











“Il trattamento riservato in questi giorni ai malati oncologici presso l’ospedale “Francesco Lastaria” di Lucera, privati da un giorno all’altro, senza preavviso, del medico che li curava da molti anni, è assolutamente inammissibile. Esso rappresenta un caso emblematico di cattiva gestione del servizio sanitario pubblico, perché, a causa di limiti finanziari, non si possono legittimare la negazione o la messa in discussione dei diritti dei pazienti”.
E’ quanto afferma l’avvocato Giuseppe Potenza, presidente provinciale di Adiconsum, il quale evidenzia come la Carta Europea dei diritti del malato sancisca “il diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari”, non riferendosi esclusivamente al trattamento sanitario vero e proprio, ma anche all’accoglienza del malato nella struttura sanitaria. La Carta prevede che “ogni individuo ha il diritto di evitare quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia” ed “i servizisanitari devono impegnarsi ad assumere tutte le misure utili a questo fine” (art.11). Secondo l’Associazione dei consumatori, la Direzione dell’Asl di Foggia “avrebbe dovuto e potuto evitare quanto accaduto, garantendo, in attesa del completamento del processo di stabilizzazione, il proseguimento del rapporto di lavoro del medico che ha così ben operato. Tanto si deduce dal fatto che il reparto di Oncologia di Lucera ha registrato circa 2000 accessi nel primo semestre dell’anno 2011. Un dato questo, che evidenzia indiscutibilmente il valore del servizio, svolto per una vasta area di territorio, non soltanto provinciale. Infatti, a parere di Adiconsum bisogna scongiurare la mobilità degli ammalati verso altri territori, con aggravio di costi per il servizio sanitario pugliese oltre che ovviamente maggiori disagi per gli stessi ammalati afflitti da gravi patologie”. A tal fine , l’Adiconsum evidenzia che la Carta Europea dei diritti del malato (art. 14) stabilisce che “ogni individuo hail diritto di ricevere un sufficiente risarcimento in un tempo ragionevolmente breve ogni qual volta abbia sofferto un danno fisico ovvero morale e psicologico causato dal trattamento di un servizio sanitario. I servizi sanitari devono garantire un risarcimento, qualunque sia la gravità del danno e la sua causa, anche quando la responsabilità ultima non può essere determinata con assoluta certezza”. Inoltre, l’Associazione dei consumatori esprime altrettanta preoccupazione per la situazione del reparto Oculistica dell’Ospedale Lastaria, presso il quale, a seguito del licenziamento di uno dei tre medici in forze, sarà pressoché impossibile eseguire interventi chirurgici, con la conseguenza di rendere lo stesso reparto non più adeguato alle necessità dell’utenza interessata dalle relative patologie. “Pertanto, l’Adiconsum di Foggia auspica, da parte della Direzione dell’Asl di Foggia, un tempestivo intervento per scongiurare tali gravi problematiche, che si stanno verificando a Luceracome in altri presidi ospedalieri della Capitanata, al fine di non mettere oltremodo a rischio i diritti di pazienti, consumatori, utenti, famiglie, soggetti deboli e comuni cittadini”.










   
 



 
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