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Marina di Lesina, interrogazione all’Ue |
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-Non è accettabile che si mettano a rischio centinaia di proprietà immobiliari e la tranquillità di chi, legalmente, le ha acquistate parlando di delocalizzazione di un’intera cittadina, sotto pretesti comodi a pochi grandi nomi dell’edilizia-. Così gli eurodeputati Sergio Silvestris e Raffaele Baldassarre commentano il dissesto idro-geologico intorno al canale Acquarotta. Sulla vicenda Baldassarre e Silvestris hanno presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo la disponibilità di impegnare specifici fondi europei per fermare il degrado di Marina di Lesina. Da luglio 2007, anno in cui ebbe luogo il dissesto, le responsabilità del disastro sono quasi tutte da chiarire. La conseguenza è che ora la cittadina rientra in quelle aree cosiddette «emergenziali». «La verità é che gli unici a rimetterci, nel caos delle verifiche tecniche al sottosuolo e dei molteplici piani di perimetrazione, sono gli abitanti proprietari di appartamentiche si vedono ora recapitare lettere di sgombero». Infatti le Autorità di Bacino e l’Autorità per i grandi rischi, responsabili dell’accertamento e che per anni hanno esaminato la situazione, concludono con un verdetto non sperato. Si parla, infatti, di una proposta di delocalizzazione della località marina. La Regione, in base alle leggi vigenti e nell’ipotesi di delocalizzazione, non riuscirebbe nemmeno a risarcire tutti i proprietari (il numero complessivo è superiore a 4.000 unità immobiliari). -Il nostro appello è quindi al buon senso: non possiamo permetterci di perdere una località così meravigliosa. Bisogna dare un’aspettativa reale ai proprietari di Lesina Marina che vivono nel terrore da anni, e che sono in lotta per il riconoscimento dei propri diritti. Auspichiamo una soluzione in direzione dell’impermeabilizzazione e del risanamento del canale, e non nella delocalizzazione dell’abitato-.
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