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Le mezze verità di Benedetto XVI |
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Rosario Amico Roxas
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Il pontefice in Calabria ha ricordato la ricorrenza del 7 ottobre, identificandola come la Festa della Beata Vergine del Rosario. Nulla di più falso. Il 7 0ttobre 1571 ricorda lo scontro avvenuto tra le flotte musulmane dell’Impero ottomano e quelle cristiane della Lega Santa che riuniva le forze navali di Venezia, della Spagna, di Roma, di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Ducato d’Urbino e del Granducato di Toscana, federate sotto le insegne pontificie. La battaglia si concluse con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da Don Giovanni d’Austria, su quelle ottomane di Mehmet Alì Pascià, che perse la vita nello scontro. Il cadavere dell’ammiraglio ottomano Alì Pascià viene decapitato e la sua testa fu esposta sull’albero maestro dell’ammiraglia spagnola. Le cronache dell’epoca raccontano che il mare "rosseggiò di sangue". Il pontefice Pio V si schernì dal merito dellavittoria, attribuendolo alla Vergine Maria (che si sarebbe messa alla testa della flotta e avrebbe incitato gli arcieri a mirare sui naufraghi delle navi speronate. Il successore di Pio V, papa Gregorio XIII la trasformò in festa della "Madonna del Rosario", ben comprendendo l’affermazione blasfema che attribuiva alla Vergine Maria i meriti di quella carneficina. Pio V fu beatificato, malgrado fosse stato un grande persecutore degli ebrei (v, Bolla Hebraeorum gens 1569), ed abbia fatto mettere a morte Niccolò Franco pur difeso dal cardinale Giovanni Morone, quindi condannò al rogo per eresia il poeta Aonio Paleario. L’ultima perla del pontificato di Pio V riguarda la cacciata dal vaticano delle cortigiane al secondo anno di pontificato; segno che fin allora c’erano e di stabile dimora. Con una bolla proibì nei conventi di suore la presenza di cani di sesso maschile, per scongiurare rapporti carnali con le suore. PioV è anche ricordato come un rigoroso Inquisitore, cosa che Benedetto XVI apprezza, al punto di richiamare la figura di Pio V nel volerne ripercorrere le vie del rigore.
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