"Sbagliati i lavori nei sotterranei L’ospedale potrebbe saltare in aria"
 











"Rischiano di esplodere le gallerie nei sotterranei del policlinico Umberto I: la rete dei gas medicali corre insieme con quelle dell’elettricità, dell’acqua, di trasmissione dati e con i tubi che trasportano il vapore a sette atmosfere con pericoli enormi per i pazienti e per il personale dell’ospedale". A far riemergere la questione sicurezza nel più grande ospedale universitario di Roma e d’Europa, dopo la raffica di indagati per sospette irregolarità nella gestione dell’appalto milionario dei tunnel, è la denuncia del ricercatore Antonio Sili Scavalli del sindacato autonomo Fials. Il suo allarme è sostenuto da due relazioni tecniche supersegrete commissionate dallo stesso policlinico. Il sindacalista dei camici bianchi dopo aver mandato più di una diffida alla Regione e alla direzione dell’ Umberto I, con la richiesta di un intervento immediato, ha inviato gli atti anche in Procura.
La questione dei sotterranei del Policlinico era stata sollevata da diversireportage del nostro giornale sin dal 2003. I video di Fabrizio Gatti (dell’Espresso) che, nel 2007 e nel 2008, avevano messo in evidenza lo stato di abbandono dell’ospedale, aveva obbligato gli amministratori a correre ai ripari in tutta fretta. A partire dal problema delle gallerie ipogee che era il più grave e urgente.
Costati, tra progettazione e opere, diciotto milioni alle casse della Regione, i lavori per la bonifica e la ristrutturazione dei sotterranei dell’Umberto I sono tutti da rifare. Perché da quei tunnel non sono stati allontanati i pericoli e le condizioni insalubri per i pazienti e gli operatori sanitari. Anzi, in quei 2,7 chilometri di sotterranei ci sono molte più insidie ora che prima che fosse avviato il cantiere. C’è, insomma, una "bomba" innescata sotto la vita di chi nel policlinico universitario va a farsi curare o a lavorare. Basterebbe un cortocircuito a far accadere un disastro.
Ma la questione sicurezza non è il solo male delle gallerie appenaristrutturate. Sui muri ancora freschi di calce, tra prese elettriche e condutture, affiorano macchie di umidità, muffe e salnitro che hanno già corroso qua e là l’intonaco delle pareti. E le piogge devono ancora arrivare. Di più: la rete delle fogne è rimasta fatiscente com’era, ma ora corre sotto uno strato di cemento armato di 30 centimetri. Impossibile ispezionarla senza ricorrere ai martelli pneumatici. E anche qui incombe un’insidia: "Se sottoterra si formassero sacche di gas nei tratti di fognature ostruite", spiega il sindacalista, "potrebbe verificarsi un’esplosione con qualsiasi innesco, devastando i padiglioni sovrastanti".
In corso d’opera e ancora prima che la gara fosse vinta da un’associazione temporanea di imprese (Società italiana costruzioni, Eugenio Ciotola spa), Sili Scavalli di diffide ne aveva già fatte quattro alla Regione e al management del policlinico universitario. Alla Corte dei conti aveva consegnato tre esposti e quattro li aveva lasciati alla procuradella Repubblica. Da questi ultimi sono scattate le indagini che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei sei componenti la commissione che scelse il progetto (Alessandro Chierchia, presidente, Daniela Celin, moglie dell’allora direttore generale Ubaldo Montaguti, Maurizio Pucci, allora direttore della Protezione civile regionale, Maria Pia Forleo, avvocato, braccio destro dell’allora presidente del Provveditorato alle Opere pubbliche Angelo Balducci, Carla Palombi e Luigi Abate, all’epoca comandante dei vigili del fuoco). Sono indagati anche la Società italiana costruzioni, la Eugenio Ciotola Spa e l’allora responsabile dell’Ufficio tecnico dell’Umberto I, Raffaellla Bucci. Lei per l’ospedale e Maurizio Pucci per la Regione avrebbero dovuto supervisionare l’andamento dei lavori. Che, a leggere un esposto presentato il 5 ottobre scorso dall’ingegnere Luigi Abate ora presidente della commissione regionale Sicurezza sui luoghi di lavoro, sono stati realizzati "in mododel tutto difforme dal progetto approvato come ho saputo leggendo Repubblica". "L’esecuzione del progetto", scrive Abate ai magistrati, "non ha nulla a che fare con quanto approvato dalla commissione (della quale anche lui faceva parte; ndr)". "Secondo il progetto che noi approvammo", continua Abate, "i gas medicali, gli impianti elettrici, i cavi di trasmissione dati, le tubazioni che trasportano vapoore a sette atmosfere dovevano essere confinati per evitare pericoli di incendio, rischi per l’ incolumità pubblica, in particolare per quella dei pazienti".
Dal G8 agli ipogei del Policlinico Nei cantieri d’oro gli amici di Balducci
C’è una rete di imprenditori e manager pubblici in affari con la cricca del G8, dietro al maxi appalto delle gallerie ipogee dell’Umberto I di Roma. Un cantiere d’oro da 12 milioni 473 mila euro, non ancora terminato ma pagato 15 milioni 200 mila euro dopo il contenzioso che le imprese costruttrici hanno mosso contro il Policlinico echiuso con un accordo bonario che ha consentito loro di incassare 2 milioni 790 mila euro in più rispetto all’importo iniziale. Altri oneri, sopra i tre milioni sono stati sostenuti dalla Regione per la progettazione sulla sicurezza del cantiere: in totale fanno più di 18 milioni.
L’opera fu assegnata in fretta e furia nel 2007 a un’associazione temporanea di imprese tra le quali figuravano l’Italiana Costruzioni spa della famiglia Navarra e la Eugenio Ciotola spa, due nomi che s’intrecciano con l’inchiesta sul "sistema di potere gelatinoso" che faceva capo ad Angelo Balducci & Co. e che avrebbero goduto della benedizione del Vaticano nell’assegnazione delle grandi opere. E tra gli indagati dalla procura di Roma per le procedure non regolari nell’ affidamento dell’ opera compare Maria Pia Forleo, avvocato del provveditorato alle Opere pubbliche e molto vicina a Balducci.
IL GRUPPO CIOTOLA E I REGALI AL PROVVEDITORE DE SANTIS. A Roma il costruttore EugenioCiotola è indagato per concorso in abuso d’ufficio per i lavori alle gallerie ipogee dell’Umberto I, insieme alla commissione giudicatrice della quale faceva parte Maria Pia Forleo. A Firenze il costruttore romano è finito nel mirino dei pm per il suo legame con Fabio De Santis, superiore della Forleo e stretto collaboratore del presidente del Provveditorato, Angelo Balducci. Proprio De Santis è stato poi promosso alla guida del provveditorato alle Opere pubbliche della Toscana. I rapporti d’ affari sono stati ricostruiti dai magistrati che tre anni fa avviarono le indagini sugli appalti pilotati per i grandi eventi, dai Mondiali di nuoto al G8, alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. Regali e benefits in cambio di corsie preferenziali per mettere le mani sugli appalti d oro, come parte dei lavori milionari per realizzare nella Villa Salviati a Firenze la sede degli archivi storici dell’ Ue, inaugurata in pompa magna il 17 dicembre scorso, presente il capo dello Stato. DeSantis, che è stato in carcere dal marzo al dicembre del 2010 per la vicenda Bertolaso-Balducci dell’Aquila e risulta tra i 18 rinviati a giudizio poche settimane fa dal gup di Perugia.
A De Santis e consorte, scrivono gli investigatori, la Ciotola spa, già da prima dell’incarico per Villa Salviati, aveva pagato una vacanza, mezza pensione da 3mila 380 euro, all’hotel Cristallo di Cortina d’Ampezzo (Belluno), dall’8 al 12 marzo 2009. Anche una Smart usata dal De Santis risulta intestata alla Ciotola spa. Proprio De Santis viene fotografato dai carabinieri in viale Gorizia a Roma il 13 novembre 2008 mentre, secondo gli investigatori, si recava a un appuntamento con una prostituta all’ hotel Fenix a bordo di una Smart intestata alla Eugenio Ciotola spa, di Gaetano Ciotola. Lo scambio di favori tra il dirigente pubblico e la Ciotola spa è documentato, a partire dal 21 febbraio 2009, da una serie di intercettazioni telefoniche e da foto scattate dalla polizia giudiziaria tra via deiServi, sede del Provveditorato, e la stazione di Santa Maria Novella. De Santis, che secondo gli investigatori aveva in uso con la moglie una Smart intestata alla Eugenio Ciotola spa, viene messo in contatto dal funzionario del dipartimento di via Ferratella, Fabrizio Ciotti, con l’agenzia Solaris in viale America all’Eur, che dovrà organizzare per il provveditore la vacanza sulla neve. In una rapida telefonata tra De Santis e l’agenzia, la sera del 23 febbraio è già chiaro chi paga le ferie sugli sci del funzionario pubblico con consorte al seguito. Dice De Santis: "Buonasera, sono Fabio De Santis... ah, non c’è più nessuno?... Allora posso chiamare domani?... posso chiedere di lei?... io c’ ho una cosa di... Ciotola lì... e quindi volevo... diciamo volevo organizzare... Allora chiamo domani mattina...". E la mattina dopo: "Buongiorno... sono Fabio De Santis... da parte di Gaetano Ciotola", dice il provveditore che poi fornisce le indicazioni per prenotare la suite 106. In una nuovatelefonata del 27 febbraio De Santis riceve dall’agenzia la conferma della prenotazione della vacanza al costo di 3mila 380 euro e fa notare di non aver esaurito il bonus di 4mila euro. Rimangono gli spiccioli, 620 euro, anche per un viaggetto della mamma, che De Santis chiama perché si metta in contatto con l’agenzia in modo da sfruttare il bonus. Per la cronaca, la vacanza in montagna di De Santis andò bene. Lui, entusiasta, la descrive così in una telefonata con Ciotola il 17 marzo: "Ah, guarda, una bomba, una bomba, tre giorni di sole ha fatto".
L’ITALIANA COSTRUZIONI: DAL G8 DI GENOVA ALLA RISTRUTTURAZIONE DELLA SEDE DI PROPAGANDA FIDE IN PIAZZA DI SPAGNA. La Italiana Costruzioni della famiglia Navarra è partner con la Ciotola spa nell’appalto delle gallerie ipogee del policlinico Umberto I e insieme gestiscono anche la manutenzione del centro polifunzionale della polizia di stato a Spinaceto. È un’azienda accreditata anche Oltretevere tanto da aggiudicarsidalla città del Vaticano la riqualificazione di piazza San Pietro. La commessa da 20 milioni prevede il restauro del colonnato del Bernini da ultimare entro il 2015. La Italiana Costruzioni ha anche la manutenzione del Campus Biomedico, il policlinico universitario dell’Opus Dei. Il gruppo Navarra è leader nelle grandi opere pubbliche: nel 2001 ha eseguito in soli sei mesi il restauro di palazzo Ducale a Genova per ospitate il vertice del G8 durante il secondo governo Belusconi. Gli incarichi pubblici crescono sotto l’era Balducci. Nel 2003 ottiene dal provveditorato alle Opere pubbliche del Lazio il cantiere per la nuova sede della Corte d’appello di Roma. Allora Navarra affidò la progettazione all’architetto Paolo Cuccioletta, stretto amico di Fabio De Santis. Nel 2004 si aggiudica la realizzazione della terza corsia del Raccordo anulare con il ponte sul Tevere di Castel Giubileo. Nel 2005 alla Italiana Costruzioni viene affidata la ristrutturazione della sede di Propaganda Fide inpiazza di Spagna, 15 milioni, dei quali due e mezzo sborsati dai ministeri dei Beni culturali e delle Infrastrutture. Per questa vicenda sono indagati l’ex ministro Pietro Lunardi e l’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe. Allora il prelato era il responsabile delle infrastrutture per Propaganda Fide. Per i pm fu decisivo "l’intervento risolutivo" di Angelo Balducci.
E sempre dai ministeri delle Infrastrutture e dei Beni culturali, ai tempi della giunta Veltroni, ottenne la realizzazione del Museo delle Arti del XXI secolo progettato da Hadid Zaha, il Maxxi, che venne costruito con la Sac spa di Emiliano Cerasi. A Firenze la Sac sta ultimando una delle opere finanziate e assegnate con procedura d’ urgenza, perché inclusa fra i "grandi eventi": il Parco della Musica nella ex stazione Leopolda, uno dei primi cantieri a finire nel mirino dei magistrati toscani: il responsabile del procedimento di gara è Maria Pia Forleo, anche lei nei guai per i tunnel dell’Umberto I, ristrutturati daNavarra e Ciotola. Nei lavori per il Parco della Musica la Sac spa è associata alla Igit di Bruno Ciolfi, un imprenditore in stretti rapporti con Diego Anemone: insieme hanno costituito la Musport che durante i Mondiali di nuoto ha avuto l’ incarico di realizzare il Nuovo museo italiano dello Sport a Tor Vergata.
MARIA PIA FORLEO, FUNZIONARIA DI FIDUCIA DELLA CRICCA. Maria Pia Forleo è indagata per abuso d’ufficio nell’inchiesta sull’appalto irregolare delle gallerie ipogee dell’Umberto I. La funzionaria del provveditorato alle opere pubbliche è finita sul registro della procura nella sua veste di commissaria della gara indetta nel 2007. Lo scorso 24 settembre, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Perugia, Claudia Matteini, l’ha rinviata a giudizio con altri 17 imputati nell’ ambito dell’inchiesta sul G8 relativa ad appalti e corruzione per i cosiddetti Grandi Eventi. Con lei, tra gli altri, saranno processati i suoi superiori Angelo Balducci, expresidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e Fabio De Santis, oltre a Mauro Della Giovampaola, all’ imprenditore Diego Anemone e all’ ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Per gli uomini della cricca, la Forleo è una funzionaria di fiducia, indicata per ricoprire incarichi delicati nella fase dell’ assegnazione dei lavori pubblici. Come nel caso dei tunnel del policlinico Umberto I. A Firenze il 19 ottobre 2007, Balducci la nomina responsabile di gara per il nuovo Parco della Musica. È l’appalto che farà esplodere l’ inchiesta sui "grandi eventi".  Marino Bisco e Carlo Picozza-la repubblica









   
 



 
14-01-2016 - I soldi nascosti dei politici
13-12-2015 - Salva-banche, Saviano: Boschi deve dimettersi
02-11-2015 - Expo 2015, cosa rimane dopo l’evento?
16-10-2015 - Fa crollare l’Italia, poi se la compra. Ma chi è BlackRock?
26-02-2015 - La Grecia e la suggestione di uscire dall’Euro Quanto è credibile lo scenario di una Grexit?
25-02-2015 - Yanis Varoufakis, storia di un ministro col volto da duro
23-02-2015 - Dietrofront degli italiani, ora sono i più euroscettici
18-02-2015 - Forza Italia, Berlusconi blocca Fitto: la Puglia commissariata con Vitali
09-02-2015 - I grillini incontrano il pm Di Matteo: "Mattarella gli esprima solidarietà"
02-02-2015 - Quirinale, traditori azzurri: i 43 nomi della lista dei veleni
29-01-2015 - Contadino e milionario: stipendio da record per il segretario generale di Coldiretti
14-01-2015 - Napolitano apre i giochi per la successione Tutti i precedenti tra veleni e franchi tiratori
08-01-2015 - Quirinale, le primarie online del Fatto Quotidiano: il più votato è Rodotà
05-01-2015 - Se torna in campo un leader usurato
04-01-2015 - M5S: "Renzi in vacanza su volo Stato". La replica: "Non scelte ma protocolli di sicurezza"

Privacy e Cookies